Il rozzo cocchiere americano

di Renzo Coletti

COSA ci spinge a credere che “il rozzo cocchiere americano”, come diceva M.F. Sciacca, sia l’unico percorso tracciato che noi europei possiamo o dobbiamo seguire? Quale legame profondo esiste tra America ed Europa? Quanto sangue è stato versato dai nostri alleati americani per essere loro riconoscenti sino all’auto annientamento di ogni identità culturale , economico-sociale e religiosa? I civili uccisi nei bombardamenti e i militari fucilati allo sbarco in Sicilia, non sono sufficiente valore di scambio per il piano Marshall? L’aver garantito la fuga di criminali nazisti attraverso la via dei conventi, non è stato sufficiente a colmare le fila dei servizi segreti e carenze intellettuali criminali? Quale dovrebbe essere il nostro debito nei confronti dell’URSS e dell’est eurasiatico? Se gli americani uccisi nella seconda guerra mondiale sono circa 50000, come controbilanciare con più di 20 milioni di sovietici, di cui circa la metà civili? Se Stalingrado non avesse retto, cosa sarebbe oggi l’Italia e il mondo? Se la megalomania di Hitler non lo avesse spinto verso Mosca, cosa avrebbe fatto l’America oltre a fornire industrie e solidarietà al regime nazista?
Le nostre origini culturali, la nostra Storia si è evoluta sino ad un grado di civiltà considerata patrimonio insuperato, nato dal rapporto politico e commerciale tra noi e il mondo asiatico. La scienza sta oggi attingendo da filosofie orientali creando quella che Prigogine definisce “La nuova alleanza” tra un pensiero teologico e scientifico, patrimonio ancora sepolto dalla miopia occidentale e giudaico cristiana. L’Islam oggi nemico per eccellenza e barbaro nel pensiero inespresso di molti, ci appare qualcosa di incivile o violento, come se non avesse apportato un contributo indispensabile all’evoluzione sia scientifico matematica che filosofico giuridica e psicologica. Se Oriana Fallaci, tra i suoi deliri, tuonava: “Cosa abbiamo a che fare noi con quei barbari musulmani che porgono il culo al cielo 5 volte al giorno, anziché contribuire al progresso si perdono in preghiere lunghissime! ”, altri in modo più sofisticato e ipocrita, ribadivano l’inferiorità e prendevano le distanze. La Storia la scrivono i vincitori, tutti lo sanno e nessuno lo capisce. Se le radici del fascismo italiano erano imbevute di Storia e tradizione tratte dall’impero romano e una ricerca di superamento dell’Uomo verso un evoluzionismo di tipo nietzchiano, o visione filosofica leopardiana, quali radici contiene ciò che definiamo cultura occidentale e modernismo o democrazia e pluralismo? Forse la cancellazione della popolazione indiana, la schiavitù e il massacro dei neri deportati dall’Africa, sono peccatucci che non meritano attenzione? Il lancio di bombe atomiche su popolazioni civili non è che un semplice esperimento per attingere nuove conoscenze scientifiche? La trappola della Destra o della Sinistra, con relativo Centro, sono il vero oppio dei popoli: ideologie e filosofie per i propri interessi politici e personali. Nella cultura del nuovo e del progresso tecnologico ad ogni costo, tutto è merce e tutto è giusto se produce denaro e profitto. Se non sei d’accordo, sei un reazionario fascista o un ribelle comunista o una beghina da parrocchia. Così accade anche per genocidi come quello ebraico, che sono il male più male conosciuto e conoscibile, mentre altri genocidi sono operazioni di polizia internazionale, guerre al terrorismo, esportazione di Democrazia e Pace. La pena di morte, da noi abolita da tempo, piace ancora al democratico americano e la tortura è ancora il quotidiano di una emergenza creata ad arte. Se ci interroghiamo sul perché ricordiamo l’Olocausto ebraico e non ricordiamo il genocidio indiano, o quello portato in Iraq, Afghanistan, in Somalia in Vietnam si è tacciati di negazionismo, di nazismo, di crudeltà mentale, di falsità e persino perseguitati giuridicamente. Tutto è lecito, ma solo se voluto e desiderato dal campione della libertà che è il sistema capitalistico e politico cultural anglo-americano. Associazioni segrete come: “teschio e ossa”, a cui sono iscritti i Bush, padre e figlio, possono svelare la vera natura che sta oggi guidando il mondo. Giurare sul teschio di un capo indiano: “Geronimo”, ha in se qualcosa di demoniaco, come chiamare Apache gli elicotteri d’assalto. Sarebbe come se i nazisti avessero scritto sui frontali dei loro stukas: “ebreo”. No! I nazisti non erano arrivati a tanto.
Chiamati al voto, come possono i popoli europei, in particolare il popolo italiano, esprimere una vera rappresentanza? Se i veri padroni sono oltre oceano e nei territori europei, legati da una fitta rete di multinazionali, basi militari, associazioni segrete o gruppi terroristici di comodo? Perché ancora oggi esistono tre organizzazioni sindacali di diverso orientamento politico? Dove stanno le differenze nei bisogni e diritti doveri dei lavoratori? Non basterebbe forse un unico sindacato a livello europeo e eletto come un tempo, da strutture di base reali e con delegati di settore? Come affrontare tematiche di salvaguardia e tutela del lavoro, salario, sicurezza, salute, pensione, quando il mercato è mondiale e l’azienda è una multinazionale con sede all’estero? Chi ha interesse a celare temi così importanti e assolutamente logici e funzionali? Ho personalmente interrogato alcuni sindacalisti e la risposta è stata assurda quanto ipocrita. Basti citare una sola risposta ovvero: un sindacato europeo non può ancora essere funzionante perché manca una controparte politica! Basterebbe mezza giornata di sciopero generale a livello europeo e come d’incanto la controparte salterebbe fuori persino dalle finestre senza paracadute.
Come contrapporsi ad un periodo così oscuro e autodistruttivo che gli induisti definiscono Kaly Yuga, è domanda non facile a cui dare risposta esaustiva. Un inizio semplice e curioso, potrebbe rivelarci un po’ del nostro essere europei e darebbe un volto ad una cartina geografica dimenticata tra i banchi di scuola. Avete mai preso l’oriente express? La transiberiana è forse il modo più semplice e diretto per sentirci parte. Ancora grattacieli? Montagne rocciose? Gioco d’azzardo e città finte? Provate davvero qualcosa di nuovo ed antico allo stesso tempo! Mi ringrazierete. Il cellulare? La TV? Lasciate tutto a casa, perché una nuova casa vi attende e vi darà il benvenuto. Per gli studenti è consigliabile una borsa di studio o uno stage nei paesi dell’est, come per un moribondo è importante un po’ d’ossigeno. Beh… viaggiate almeno con la fantasia e puntate ad oriente, almeno per una volta nella vostra vita. Come liberarci dalla schiavitù anglo americana e israeliana? Non credo sarà un problema a cui opporci, ma solo da ribaltare con una nuova visione politica che ci è stata sino ad oggi impedita attraverso un lavaggio del cervello costante e pieno di lusinghe brillanti e colorate come le perline che hanno ingannato le popolazioni, semplici e non avvezze alla perfidia dell’uomo bianco. L’impero americano è giunto infine sul binario morto della Storia, piaccia o meno, quindi cercherà di giocare l’ultima carta sulle nostre spalle e di tutti i suoi alleati. Una nuova resistenza e un nuovo orgoglio nazionale ed europeo, sarà ancora una volta la soluzione possibile per rifarci una dignità ed una identità con cui porci al giudizio del mondo e del nuovo vincitore. Chi sta affogando, spesso compie l’ultimo atto, dettato dalla disperazione e l’orgoglio, che lo condurrà ad una conclusione drammatica in cui cercherà di trascinare chi tenterà di aiutarlo. Il seme della discordia lanciato nei Balcani, (Kosovo) forse sarà l’ultimo gesto vile e distruttivo del nostro alleato. Poi il buio scivolerà sul pianeta e saremo noi e solo noi a dover inventarci e tracciare un nuovo cammino
I nostri capi naturali non avranno tecnologia in eccesso, non avranno rifiuti inquinanti e incollocabili, non avranno problemi di obesità e colesterolo, ma possiederanno un’antica saggezza, un sapere a noi sconosciuto o dimenticato. Porteranno in sé una ricchezza che una capanna al margine d’un bosco, una tenda tra le sabbie del deserto, una bidonville ai confini di una metropoli, un dialogo con la natura e la coscienza, gli hanno suggerito da sempre e che noi pensavamo di poter cancellare con una spugna e memorizzare in una mente artificiale senza anima e cuore.
Mani protesi smetteranno di applaudire alla menzogna, lingue sceglieranno con cautela le parole, menti saranno finalmente parte di un tutto che ci comprende come qualcosa che si chiama vita.


Renzo Coletti.


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Martedì, 19 febbraio 2008