Realtà complesse e bisogni complicati

di Renzo Coletti.

(Quanta politica possiamo ancora sopportare?)


Nodi e supernodi giungono al pettine della Storia. Nuove realtà incombono sul nostro futuro come nubi paurose e zolle tettoniche vibrano sotto i nostri piedi. Ideologie smarrite gonfiano onde che si frangono come giuochi di frattali. Scienza e natura si incontrano oltre il confine di uno spazio tempo sconosciuto. Un nuovo punto d’osservazione sarà centro o una variabile ininfluente? Microspcopi potentissimi scrutano il vuoto, mentre cannocchiali altrettanto potenti frugano il firmamento. Microscopico e macroscopico cercano un nuovo equilibrio come necessità di sapere. Società antiche e moderne entrano in contatto come particelle libere e caotiche, mentre menti umane ritrovano una superiorità che inciampa nei suoi dogmi ed errori ancora incompresi. Naufraghi delle certezze e razzisti di ogni tempo e scuola inseguono ideologie e leggi a loro immagine e somiglianza, come Dio a cui appellarsi, certi della sua benevolenza ed Amore. Può un dio essere razzista e sanguinario? Quale demone opporre a tale visione divina? Tecnologie avanzatissime e menti artificiali entrano in rapporto, mentre super tecnologie affiancano l’Uomo in cerca di una simbiosi con cui evolversi oltre un limite senza fine e orizzonti concepibili. La Terra ora non più somma delle parti, vive come un “tutto” di cui siamo solo una piccola realtà. Ciò che era vita intesa come somma delle sue espressioni intuisce la struttura che connette e inizia il viaggio verso la “libertà” responsabile e cosciente. La sfida delle sfide sarà “Uomo” capace di guidare la Storia o sarà travolto da una variabile sottovalutata che può condurre soggetti più consoni e adattabili verso una nuova evoluzione? Cosa guida i passi di coloro che riscoprono la natura e i suoi ritmi? Sarà istinto o paura? Il peso della “Libertà” quanto ci può appartenere come specie? Se ideologie o Fedi globalizzanti e internazionaliste hanno creato imperi e aspirano al governo del mondo, è altrettanto vero che gli imperi sin qui conosciutisi sono dissolti e ricreati in altra forma e su diverse basi sociali ed economiche. Il mondo così come oggi ci appare è strutturalmente identificabile in poteri che sfidano l’evoluzione, oggi compresa e indirizzabile, tentando di mantenere uno status quo in equilibrio al limite del collasso e della trasformazione inevitabile. Prigionieri di uno spazio tempo politico superato e impotente, mentre chiediamo riforme, alimentiamo pregiudizi, disconosciamo leggi e costituzioni, confermiamo privilegi e caste, sacrifichiamo nuovi emarginati, tracciamo nuovi confini sempre più limitanti, ma siamo giunti alla resa dei conti. No! Nessun politico può darci ciò di cui abbiamo bisogno, nessun esercito può salvarci dai nostri generali, nessun potere finanziario ed economico può più guidarci oltre la catastrofe. Analizzando più dettagliatamente ciò che ci blocca alle corde di un ring e ci getterà definitivamente al tappeto, possiamo identificarlo con carenza di fonti energetiche ed alimentari, clima sempre più imprevedibile e ostile, industrializzazione a scopo unicamente consumistico, piani di sviluppo del terzo mondo che producono miseria, morte e malattie di ogni specie e genere. Migrazioni di massa sono realtà a cui non abbiamo risposte da offrire, guerre infinite non bastano a mantenere privilegi di classe e razza, mentre religioni propongono un passato che non può essere né presente né futuro. Gaia (la Terra intesa come forma vivente nel suo insieme) non può attenderci e fermare un processo per cui è programmata e vita sempre più complessa. L’intelligenza artificiale sta creando una nuova forma di analisi sociale intelligente, una nuova scienza che potremmo definire “Simbiotica” traducibile in scienza, tecnologia, creatività, cultura, progresso, neurofisiologia, sociologia e biologia, verso una modernità e futuro che è proposta sempre in espansione e auto riequilibrazione. Il fine non è punto d’arrivo ma solo percorso. Chi sta giuocando l’ultima partita dell’umanità? Paesi emergenti, e non solo, hanno un’economia specialistica, basata su un’unica fonte di reddito, e sono quindi destinati a dipendere interamente da altre nazioni che possono invece contare su un’economia generalista e su di una struttura industriale e militare diversificata. Paesi che hanno una produzione agricola monocolturale o un’industria specializzata in una sola tecnologia, non possono che affidarsi ad altre potenze che, sino ad oggi hanno creato la loro instabilità e la loro progressiva perdita di identità culturale. Ma Imperi come la Cina, la Russia, gli Stati uniti e altre potenze possono davvero agire per un bene comune e un fine nobile? Religioni a confronto potranno agire in nome di una morale ed un’etica universalmente condivise? Se la Politica ha perso la sua capacità di programmare oltre l’interesse nazionale, che funzione può avere lo Stato e le sue istituzioni? Una politica regionalistica può essere proponibile nella ricerca di un governo mondiale dirigista e oppressore? Opzioni come “Comunismo o barbarie” possono avere oggi un senso ed essere riproponibili? La definizione di materia ha oggi un significato molto diverso da quello proposto dall’antica teoria marxista che la associava al benessere; oggi conosciamo la corrispondenza tra materia ed energia e l’interazione esistente tra un osservatore e la realtà osservata, perciò nelle dinamiche caotiche che possono originarsi anche casualmente, quali forme assumerà la materia e quanta realtà potremo analizzarne? Spingermi oltre sarebbe difficile per me e per voi, ma il frutto proibito è stato ormai mangiato e stradigerito, quindi il ritorno alle leggi naturali di un paradiso non più stabile, ma inserito in un processo continuo, non può che invitarci a partecipare insieme a questo cammino evolutivo.
La mente umana ha fantasticato nel mondo della fantascienza, ma può una mente essere altro rispetto a ciò che riesce a pensare, immaginare o sognare? Quale sarà la diversità tra esperienza virtuale e reale? Dove finiscono i sogni e comincia la fantasia, se la fantasia è parte del reale possibile ? Come sciogliere questo supernodo che mi spinge a scrivere un pensiero in cerca di simpatia e collaborazione?
Non ho finito e dopo l’estate torrida di problemi irrisolti e politica infame, vi attendo per proseguire insieme il mio cammino.


Renzo Coletti.



Lunedì, 28 luglio 2008