Riflessione
I Global diventano No-Global

di Mario Mariotti

Ci siamo: il capitalismo privato, oggi soprattutto finanziario, senza antagonista, manifesta la propria natura….
Facciamo un po’ di storia. I sostenitori del capitalismo, del mercato e della competizione, rimuovono dalla loro coscienza le conseguenze delle loro opere, tre quarti di mondo nella miseria, sfruttamento dei lavoratori, perfino dei bambini, migliaia di piccini che ogni giorno devono morire per mancanza di uno spicciolo, e perseguono l’idolo del massimo profitto.
Essi, servendosi delle risorse e delle tentazioni offerte da Mammona, servendosi anche della religione cristiana, convincono il socialismo reale ad abbandonare l’utopia della fratellanza e ad accogliere la “triade benigna”. Ecco che l’impero del Male si suicida, e trionfa quello del Bene. Vince il progetto cancrogenico del Beati i ricchi, esso si globalizza a livello quasi planetario, i tre dogmi maligni vengono interiorizzati e metabolizzati anche dal Sindacato e dalla sinistra, che non crede più nel socialismo. E si mette a scavalcare la Destra nelle liberalizzazioni, nel mercato, nella competizione.
Ecco, però, che incomincia a emergere qualcosa che non funziona. Non mettendo a fuoco, nessuno, il cancro che si è globalizzato, essendo stato rimosso dalla memoria lo sfruttamento selvaggio che il capitalismo privato nell’800 aveva operato ai danni dei lavoratori, essendo stato rimosso dalla progettualità lo strumento che allora era servito per contenere lo sfruttamento e l’ingiustizia, cioè il socialismo, ecco che i lavoratori prostituiti in consumatori, perdono le conquiste dello stato sociale, e si ritrovano ostaggi della “triade maligna”.
A questo si aggiunge però un altro negativo, che rischia di avere delle conseguenze micidiali: c’è un cancro all’interno del cancro, che incombe sull’intera umanità. Il capitalismo, infatti, oltre che a praticare il fascismo sui suoi sudditi, che sono talmente rincoglioniti da sostenerlo col voto in quanto “libero e democratico” è sempre stato portato a strutturale alla propria natura, l’ambizione egemonica, la volontà di prevalere sugli altri capitalismi.
Convinti tutti a diventare capitalisti, ecco che il capitalismo occidentale si trova a dover fare i conti con quello emergente della Cina, dell’India e dell’ex Unione sovietica, Paesi che hanno imparato la lezione, sfruttano fino all’osso i lavoratori, superano in competitività le economie occidentali.
Ecco allora che i principali responsabili della diffusione del cancro si mettono a ululare contro il cancro, contro la globalizzazione selvaggia, contro il mercato e la competizione che ora danneggiano loro stessi e diventano, essi stessi, dei no-global.
E, in aggiunta, beffa delle beffe, si pongono alla sinistra di quella Sinistra che non crede più nel socialismo e fa ora appello al capitalismo, purché moderato e regolato. C’è solo un dettaglio del tutto trascurabile: questi nuovi no-global non ci pensano assolutamente a superare il negativo assumendo il progetto dell’ex Sinistra, cioè il socialismo, l’economia pianificata, la prevalenza della politica sull’economia, l’equalizzazione delle condizioni di vita dei cittadini. Essi fanno appello alla sostanziale unità politica dell’Europa animata da spirito leghista, da popolo eletto, ed a un’alleanza ancora più stretta con gli USA, per contrastare i capitalisti asiatici che incombono, e mettono in discussione l’egemonia occidentale.
Ecco che l’Europa deve diventare una fortezza che si sa difendere dalle infiltrazioni del mondo arabo e asiatico; ecco che ci si deve difendere dal mercato; ecco che si fa appello alle radici giudaico-cristiane dell’Occidente, dell’Europa e ci si appoggia agli USA che sono la nazione militarmente più avanzata e più forte a livello globale.
I capitalismi occidentali, litigano fra loro per l’egemonia, hanno causato le due guerre mondiali; oggi l’Occidente ricco e cristiano è all’origine della miseria mondiale, dell’olocausto della grande favela del Sud; infine i Paesi emergenti cercano di imitare il modo di vivere e di consumare dei ricchi: ci sono tutte le premesse sia per una prossima guerra mondiale, che per il prossimo collasso ecologico del pianeta.
Bandiera europea, italiana, padana, a sventolare sulle guglie delle chiesa in Italia, dentro ad un’Europa che impone regole per contrastare il mercato, che aumenta il bilancio della difesa per opporsi alle invasioni barbariche, che rinsalda la propria unità sulle radici cristiane (si vede che l’Olocausto si è manifestato sugli atolli del Pacifico), che continua a sruffianare gli Stati Uniti perché i più forti militarmente a livello mondiale. Così ai no-global anticapitalisti, al popolo di Seattle che crede nel socialismo, si stanno affiancando i no-global leghisti, capitalisti ad intermittenza, fascisti in pectore; e mentre S. R. Chiesa mette in discussione l’Illuminismo perché sgretola il piedistallo di ignoranza e di alienazione che la regge, gli ex diffusori della triade maligna oggi inneggiano all’Europa cristiana, che difende la propria identità e si difende dallo sterminato popolo degli sfruttati e degli esclusi della Terra, che gli USA e lei stessa hanno reso tali.
Ecco l’esempio di un uso della Verità per bestemmiare le Verità e continuare ad opprimere l’uomo, dopo averlo sfruttato, affamato e derubato perfino della Verità. Il fatto che oggi il 15% della popolazione mondiale si appropria dell’80% delle risorse del pianeta e lascia il resto agli altri, cosa che ha come risvolto uno sterminato dolore per milioni di nostri fratelli, i cui piccini sono i primi a morire, non affiora mai nei dibattiti televisivi delle persone incravattate, che poi, per merito degli allocchi, hanno in mano le sorti del mondo. L’indignazione etica resta sempre fuori dalla porta.
E quello che poi più indispone e demoralizza, è la dematerializzazione della Sinistra, che ingoia la bestemmia dell’operaio dell’Est o cinese che vengono pagate venti volte di meno dei nostri; che non vede che la concentrazione cristallizza le ingiustizie, che il capitalismo Occidentale si sta attrezzando come una fortezza armata per difendere i propri privilegi, che la religione continua a venir usata per dividere gli altri e per benedire Sire Mammona, che i ricchi sono la bestemmia di quello che dicono se parlano di giustizia, che senza una progettualità socialista, oltre a tornare al capitalismo selvaggio dell’800, rischiamo anche le conseguenze di guerre catastrofiche tra capitalismi, oltre al collasso dello stesso pianeta, che ormai non regge più l’avidità e la violenza dell’oligarchia dei ricchi e dei potenti, che è sostenuta dal popolo globalizzato degli allocchi.
Io vorrei dire a questi ultimi che le soluzioni che vengono dai ricchi dovrebbero essere sempre viste con sospetto, e che se uno le prende come riferimento negativo e fa l’opposto, forse va a finir meglio per lui e per i suoi compagni. Ma io gracido ai pochi intimi, e la TV a milioni di persone. Se qualcuno sa come andrà a finire è bravo. Io continuo a lavorare per togliere sofferenza e per fare aprire gli occhi a chi li ha chiusi. Spero che questo virus riesca ad attecchire.


Mario Mariotti



Domenica, 31 agosto 2008