UN’ESTATE INDIMENTICABILE … IL CUORE DEL PAPA E’ CON NOI!

di Stefania Salomone

Riporto due notizie:

Il cuore del Papa con chi non può godere le vacanze
CASTEL GANDOLFO, domenica, 27 luglio 2008 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha affermato questa domenica di portare nel cuore tutte le persone che quest’anno non potranno godere le vacanze per situazioni personali difficili.
"Non dimentico quanti non possono beneficiare di un tempo di riposo e di vacanza: penso ai malati negli ospedali e nelle case di cura, ai carcerati, agli anziani, alle persone sole e a coloro che trascorrono l’estate nel caldo delle città", ha detto.
"A ciascuno assicuro la mia affettuosa vicinanza e un ricordo nella preghiera", ha aggiunto.
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(…) Venticinque gendarmi del Vaticano alloggeranno presso il Seminario Maggiore, mentre 400 tra poliziotti, carabinieri, guardie forestali vigili urbani di Bressanone e di altri comuni provvederanno alla sicurezza esterna.
Fonte Apcom (28 luglio 2008)

COMMENTO:

Siamo alle solite. Grande notizia da prima pagina: il papa va in vacanza.
Ha scelto un luogo di montagna dove parlino la sua lingua, nonostante si tratti di zona italianissima. Cari fedeli, la preferenza dei grandi uomini di Chiesa è la montagna, più vicina a Dio e senza quella scostumata abitudine di denudarsi per prendere il sole. Molti preti e religiosi, e lo so per certo, ritengono che la montagna sia più consona alla propria scelta di vita. Ci sono luoghi più idonei per sfuggire alle tentazioni del mondo. Contenti loro …
Benissimo, seguiremo tutti da vicino il meritato riposo del pontefice che, tra una lettura e una strimpellata al pianoforte, rivolgerà il suo affettuoso pensiero a tutti coloro che le vacanze non possono permettersele. E questi sono i più fortunati, perché a loro è riservata anche una preghiera speciale, che immagino suonerà più o meno così: “ti ringrazio Padre per i privilegi che mi hai concesso, provvedi a tutti coloro che non li hanno, senza toccare i miei, possibilmente …”
Questa è la chiesa di Cristo, quella vicina agli ultimi.
Sono notizie che ormai non ci fanno neanche più riflettere, ci siamo abituati, anzi, ci sembra una cosa normale. Il fatto che sconcerta non è la vacanza in sé, è questa assurda pretesa di essere vicini ai bisognosi col pensiero, con la preghiera. I bravi “cristiani” fanno questo. “Pregherò per te”, cioè chiederò al Padre che tu possa stare meglio, che mandi qualcuno ad aiutarti, mentre io mi godo la mia vacanza.
E i quattrocento uomini che si occuperanno della sicurezza, chi li paga? Li paghiamo noi, tutti noi, quindi anche quelle famiglie che rimarranno a casa. Li paghiamo con l’8 per mille, anche se abbiamo firmato nella casella “per lo Stato”.
E i devotissimi che hanno accolto l’arrivo del papa a Bressanone, sventolando bandiere, cosa ne pensano? Non ne pensano. L’importante è che, dopo aver guadagnato il posto a ridosso delle transenne, ci scappi la stretta di mano e il paradiso è assicurato.

Stefania Salomone



Martedì, 29 luglio 2008