CHIESE ED AZIONE

di Renzo Coletti.

(Letizia Tomassone ha aperto la VII Assemblea della Rete cristiana europea per l’ambiente)


Letizia Tomassone, pastora valdese che conosco personalmente, ha invitato le Chiese all’azione immediata per salvare l’ambiente (Leggi l’articolo).
Non vorrei entrare nel merito del problema sollevato, poiché ormai è quasi un tormentone. Come ho più volte affermato in vari articoli, noi siamo parte integrante del “tutto” quindi se la terra diventasse sterile, noi spariremmo come specie e con noi una parte importante della vita stessa. Ciò che intendo sottolineare è l’assenza di una logica al problema proposto così tardivamente. L’unione fa la forza e l’obiettivo diventa realizzabile. Cosa impedisce, nella realtà possibile, lo sforzo comune per una esigenza primaria e inderogabile? Ciò che accade oggi è il risultato di secoli di azione e cultura che ci ha caratterizzato e tuttora ci caratterizza. Le Chiese, quindi le religioni, non sono estranee al processo evolutivo della società e conseguentemente anche responsabili. Senza tema di smentita, posso affermare che la cultura occidentale, quindi giudaico cristiana, ha oppresso tutte le diversità che ha incontrato sul suo cammino, senza badare a quali mezzi venivano utilizzati. Tutti possiamo vedere la realtà storica del genocidio degli Indiani d’America, o quello delle popolazioni africane e non solo. La Storia della conquista del nuovo mondo è caratterizzata da un bianco con una mano che impugna una pistola e con l’altra una Bibbia. Le colonizzazioni hanno continuato la loro opera di repressione e sfruttamento in ogni parte del mondo. La presunzione di una cultura superiore, quindi portatrice di verità e benessere, caratterizza secoli di Storia. Oggi la cosa non è assolutamente finita, anzi procede con più metodo e forme più tragiche e barbare. Dove erano e dove sono le Chiese e come agiscono? Quale etica o morale ha condannato milioni di persone alla fame e alla disperazione, oppure alla morte ed alla tortura? Può il ruolo di un missionario, in buona fede, tamponare le ferite inflitte e portare una parola d’Amore e speranza? Quale simbolo viene appeso alle pareti di scuole, uffici e istituzioni pubbliche? Quel messaggio come possiamo interpretarlo? Coerenza vorrebbe che l’unica interpretazione possibile fosse: “questa è la fine che fanno e faranno i giusti di ogni tempo.” .Chi pensa di poter scacciare i mercanti dal Tempio sarà perseguitato, torturato e infine ucciso. Un antico rito cristiano iniziava con le parole: “Vieni Gesù Vieni…” e invocando Gesù invocava giustizia e amore per dare la forza di essere degni del suo dono e di portare il suo messaggio all’umanità. Se il tempo è galantuomo, io son figlio di nessuno. 2000 anni sono passati, ma… La prima cosa da fare , necessaria per tutte le Chiese e i credi, non può che essere la rinuncia ad ogni presunzione di verità e certezza che costituiscono l’anticamera del fanatismo. Questo significa comprendere la natura umana e dare alla mente il ruolo e l’importanza che riveste. Imparare ad imparare è cessare di essere tiranneggiati da un’idea , o un’ossessione e quindi anche da una Fede. L’ambiente è costituito anche dalla nostra mente ed è ciò che la mente riconosce dell’habitat che la circonda. Noi interagiamo con la natura attraverso i sensi e oltre il limite del conoscibile. La civiltà moderna, definita da certi sociologi la società del malessere, inizia in qualche sua concezione ancora fragile e acerba, a riconoscere l’errore commesso nel considerare selvaggi e semi umani, popoli con riti che apparivano manifestazioni irrazionali e assurde, se non addirittura follia e infantilismo. Cosa fa della nostra esperienza un malessere incurabile? Libertà, eguaglianza, fraternità, democrazia sono aspirazioni generalizzate, un tempo inconcepibili, che ognuno di noi sperimenta come fallimenti e frustrazioni. Le religioni nel rafforzare il nostro bisogno di certezze e paura della morte, apparentemente citata come passaggio verso un mondo divino, diventa ossessione e delirio vissuto come orgasmo mistico. Quei popoli definiti primitivi e selvaggi erano solo diversi , perché capaci, cosa per noi ancora quasi impossibile, di separare il razionale dallo spirituale, nel rituale di un mito. L’Uomo con Dio o senza Dio, è schiavo oggi come ieri di convinzioni e certezze che derivano da una concezione deterministica e riduzionista che quindi ricerca causa ed effetto di ogni azione e pensiero. La differenza tra un animale vivo ed uno morto è sostanzialmente la presenza o l’assenza di una interazione con ciò che lo circonda o lo circondava. La struttura che connette è quindi il primo scalino da superare per una conoscenza della conoscenza.
Tornando all’agire possibile delle Chiese unite, quale sarebbe la differenza sociale raggiunta se ad ogni manifestazione di piazza per un bisogno represso e una vita migliore, tutte le campane avessero chiamato a raccolta i propri fedeli per un’azione congiunta? La famiglia, tanto citata e sostenuta, sarebbe oggi impossibilitata a formarsi per mancanza di risorse economiche o lavoro precario e una flessibilità che disunisce qualsiasi coppia di fatto? La salute pubblica sarebbe oggi un’aspirazione per pochi fortunati danarosi e socialmente eletti, oppure tutti avrebbero una assistenza garantita? Se tutte le campane chiamassero a raccolta e tutti i cleri scendessero in piazza e condannassero la guerra, si parlerebbe ancora di ampliare la base militare di Vicenza? Gli italiani si sarebbero resi responsabili di genocidi come nel caso della Palestina, dell’Iraq, dell’Afghanistan, della Somalia e oggi forse verso luoghi dell’ex URSS? L’acqua, parte indispensabile della natura e le sementi, altrettanto indispensabili e parte della natura, il pane, il latte, le verdure, la frutta, le carni, sarebbero proprietà di pochissimi privilegiati che gestiscono il potere delle multinazionali?
La creazione del Parlamento mondiale delle religioni ha forse modificato il sistema corrotto dominante e creato movimenti organizzati e gestiti direttamente dai responsabili religiosi nei ranghi più elevati? Credo fermamente che la parola “tolleranza” sia stata la più predicata e inculcata nei fedeli, come pure il pacifismo che celebra se stesso in movimenti e manifestazioni di piazza; ciò nonostante tali dimostrazioni hanno contribuito al perpetuarsi di violenze e ingiustizie di ogni potere internazionale e legislativo, apparentemente moralista, a cui è demandato il compito di gestire l’intero sistema globalizzato. Una banca come lo IOR non è forse concausa della crisi finanziaria ed economica che ci sta travolgendo come un ciclone?
Se il governo mondiale sta suonando le sue trombe, quando risponderemo con le nostre campane?
Cara Letizia, sai che ti stimo ed ammiro, sai anche che dico sempre ciò che penso, sai che mi sono sempre schierato dalla parte del più debole, che mi comprende, sai che ho lottato con tutte le forze e continuo anche con questi miei articoli che molti non apprezzeranno, ma non mi importa. Quando organizzi o intervieni ad un convegno di qualsiasi tipo e natura, ricordati di queste mie parole e poi lascia che il tuo respiro ti respiri, quindi ricorda tutti gli aspetti della natura e della nostra Terra oggi definita Gaia, quindi saprai cosa sei e cosa dire e proporre per il bene comune e per un mondo che contempli il razionale e lo spirituale nella loro forma apparentemente antagonista, ma sostanzialmente in stretta collaborazione.Vieni Iesus vieni.

Renzo Coletti.




Venerdì, 10 ottobre 2008