[Ad aver letto Swift da giovani, si sa, per tutta la vita si rischia una querela]
Illustrissimo Signor Presidente, non potrebbe lastuto ammiccante Ministro bombardiere chiedere anche alla mafia di contribuire a finanziare la famosa trionfale "riforma della giustizia" in Afghanistan, fiore allocchiello della guerra terrorista e stragista e delloccupazione militare di quel remoto paese che dai tempi dellArmata rossa si prolunga praticamente senza soluzione di continuita, e per la quale gia tanti fiumi di pubblici denari sono stati versati conseguendo i prestigiosi risultati che ognun sa? Maggiore dei quali, come e noto, il potenziamento della produzione e del traffico delleroina appunto, merce perfetta che tanto beneficio reca alleconomia mondiale. E quanto agli effetti collaterali, riducibili alla bagatella (questo soave vocabolo che uso una volta quel celebre scrittore Celine per un suo certo opuscoletto) di un popolo pluridecennalmente massacrato oltre ogni dire, suvvia, dal punto di vista della storia universale sono i risibili prezzi del progresso, chi di noi vecchi hegeliani lo ignora? E dunque: ragionevolissimo sarebbe chiedere che la signora mafia devolvesse allazione della signora comunita internazionale in Afghanistan picciola una parte dei proventi del traffico delleroina, la signora comunita internazionale apprezzerebbe assai, il risanamento - che altri chiamerebbe soluzione finale del problema afgano - continuerebbe con vieppiu entusiasmo, e il Gabinetto che regge oggi il nostro bel paese ne trarrebbe gran successo dimmagine e potrebbe risparmiar qualcosina del ben noto tesoretto custodito nella grotta aulente di sesamo dei quaranta statisti. Siamo certi che se il signor Ministro lo chiedesse (con le dovute forme, va da se: magari potrebbe farsi dare qualche buon suggerimento da un illustre senatore a vita) la signora mafia non disdegnerebbe un obolo, e non solo per i benefici ricevuti, ma anche e ancor piu in nome di una palese affinita nel modus operandi con governanti distintisi per aver cosi eminentemente contribuito alla mattanza degli jugoslavi nel 99 e per esser cosi flagrantemente devoti alla causa di una politica fondata sul terrore e dedita alle stragi. Illustrissimo Signor Presidente, qualora la cosa andasse in porto, non altro avrei a pretendere che un misero cinque per cento degli appalti eventualmente finanziati col citato contributo. Con mio cugino Armando abbiamo gia costituito alluopo unimpresetta edile, di security e quantaltro (e se ci fosse da unger qualche ruota, insomma, siamo anche noi italiani e sappiamo come va il mondo). Tratto da Notizie minime de La nonviolenza è in cammino
proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
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Numero 147 dell11 luglio 2007
Mercoledì, 11 luglio 2007
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