Auguri
di don Aldo Antonelli
Care amiche e cari amici, avrete notato il mio silenzio di questi ultimi giorni. Appena ieri scrivevo allamico Antonio di Rimini: "Mi trovi senza parole, muto come un pezzo di marmo e pensoso come un interrogativo ambulante.... ................ Dovrei solo bestemmiare.... ma nemmeno questo mi riesce!". Sono le tre e quarantacinque del mattino. Mi sono svegliato di soprassalto. Il letto mi è diventato difficile e il silenzio incontinente. Mi sono alzato e, nero su bianco, mi sono così pronunciato. Verbum Caro Proferiamo ancora parole Per ucciderne lanima Più che affidarne lo spirito; E la bocca diventa ogiva infernale. Scriviamo vieppiù caratteri di piombo Per spargere sangue Più che germinare vita; E la mano si fa assassina. Coniughiamo impossibili orditi Confezioniamo luciferini ossimori Che come mine vaganti Veicolino buio nella Babele della già umana comunicazione. Aborto di consegna è la tradita Tradizione. Ma è ancora Ciononostante Testardamente Persistentemente NATALE. …………. Et Verbum Caro factum est! Sono i miei Auguri per questo Natale 2007. Aldo Marted́, 18 dicembre 2007 |