Natale 2007
Auguri in silenzio

di tonio dell’olio

E sia il silenzio il filo di questo Natale. Del Natale e oltre.

Un silenzio che non è stare zitti e tacere ma piuttosto riuscire a dire con i gesti e con i segni. Una mano che stringe, un abbraccio che libera, una lacrima che urla, una visita che coglie di sorpresa o un sorriso che riconcilia.

Silenzio che è l’opposto dell’omertà, semmai è protesta e denuncia. Sete di verità e desiderio di giustizia coltivati nelle zolle dell’anima e irrigati da lacrime nascoste.

Il silenzio della discrezione che non ama il clamore ma la sostanza e l’essenzialità. Il silenzio – insomma – del non sappia la mano destra ciò che fa la tua sinistra.

Un silenzio di contemplazione e di adorazione che non si lasci distrarre dalle parole. Persino in tali veglie di preghiera sembra che l’unico a fare silenzio sia Dio! Come ti parlerebbero le aurore e le montagne, gli occhi che ami e l’alito del vento, i colori del quadro, le campane, il pettirosso che in questa mattina di neve ha varcato appena la soglia della tua bottega, l’amico che se ne è andato, il respiro del mondo… se sei sempre tu a dire, a far rumore persino coi tuoi pensieri?

Una volta tanto vi sia anche il silenzio dei documenti, delle dichiarazioni, delle note e dei comunicati… per lasciar spazio all’autenticità dello stare accanto, del condividere la fatica, del comprendere le parole dell’altro… Un silenzio da samaritano, da fratelli, da vicini. Senza prediche. Sennò come fai a sentire il grido d’aiuto? Passerai oltre ancora una volta?

Spoglio della ricchezza della tua parola, nel silenzio vivi la povertà che si lascia incontrare. Da tutti. Ma proprio da tutte e da tutti.

Senza questo silenzio non ci raggiungerebbero nemmeno i vagiti di quel bambino che – a sentir bene – sono il senso vero del Natale.

E non ti dico buon natale. Faccio silenzio. E ascolto la mia anima che ti pensa.


tonio dell’olio



Venerdě, 21 dicembre 2007