Natale

di Renzo Coletti.

Un anno dopo l’altro, il Natale brucia il suo fuoco di paglia. Come dice un detto buddista: “La paura bussò alla porta, la Speranza andò ad aprire. Non c’era nessuno.” L’invito del Papa, ribadisce la necessità e il valore della speranza, nella certezza di un dio, sia amore in sé, sia dispensatore dello stesso. Se è lecito interrogarsi sul Dio Creatore, è altrettanto lecito, almeno credo, interrogarsi sulla logica del creare, quindi se il nostro Dio ha pensato l’Uomo, cosa eleva questa sua creatura a progetto Universale su cui costruire una complessità che infine raggiungerà la scintilla da cui ha avuto origine? La specie umana,, nel suo essere una manciata di secondi nel tempo cosmico, può essere altro che mito? Cosè infine il mito stesso e la società che lo culla nel suo seno? La Fede, di cui siamo portatori, non è forse la cosa più banale e quotidiana del nostro vivere? Sognare la realtà, è vivere la vita, come l’energia è il suo fluire nel divenire fenomeno e materia. La verità ultima non ci appartiene, come la realtà non può essere diversa da come la conosciamo e influenziamo.
Compito delle Chiese, è stato per secoli, insegnarci il timor di Dio, quindi il senso di peccato. Questo freno psicologico, definibile moralismo oppressivo, dopo migliaia di anni, dove ci ha condotto? Il primo comandamento è senza possibilità di dubbio: Nega! Qualsiasi cosa accada o tu faccia accadere, ricordati di negare! Le bugie, più sono grandi, più sono vere ed accettate. Perdona e sarai perdonato, ama e sarai amato, dona e ti sarà donato, pentiti e sarai assolto. Il mostro è il tuo nemico e il nemico è il diverso. Quando troverai il diverso avrai individuato il nemico e il tuo mostro lo squarterà. Si tratta quindi di giungere primo sul luogo e gridare al mostro, prima che lui ti identifichi. Se la scelta del nemico è importante e fondamentale, la scelta dell’Amore sopra ogni cosa, è geiale. Una Cometa indicherà un percorso, lascerà sul suolo un suo seme, un Angelo lo inseminerà in un terreno vergine, quindi un frutto di simile purezza e forza morale, sarà il fulcro intorno a cui girerà il mondo intero. Il Sole, la Luna, le biodiversità, l’equilibrio tra terra e acqua, il respiro del mare e il calore del fuoco, saranno gli elementi da cui un genere Umano, inizierà il suo cammino. Un cammino senza una meta, è girovagare senza fine e con solo il mezzo di deambulazione. Se il mezzo sarà tecnologia prodotta dalla scienza, il mezzo può trasformarsi in fine, quindi l’Uomo tecnologicus, è caotico come il suo pensiero. Le aspirazioni a confronto, sono la mappa che noi seguiamo nell’incoscienza del territorio che raffigurano. Un sorriso di suora mi accoglie tra le sue braccia, mentre la sua mano afferra un gesso e inizia un disegno sulla lavagna. Renzo sta cadendo dalla bicicletta, ma un angelo lo sorregge e lo salva dalla caduta. Quanti angeli sono acorsi in mio aiuto e non ho saputo vederli? Eppure quel ricordo non svanisce e quel sorriso mi augura spesso la buona notte. Fornse un angelo veglia ancora il mio sonno di bambino che riposa in me e chiama il sogno a difesa della realtà. Quell’angelo ha accompagnato la mia vita, senza rumore e senza eccessi, ha donato forse grazie ad un primo slancio d’amore che ha colmato il mio cuore ancora acerbo e innocente. Il coraggio dell’incoscienza, mi ha spinto in avventure al limite delle mie possibilità e della mia ragione, ma dopo essere precipitato, sono riemerso e oggi sento che il mio compito non è finito. Crescendo e invecchiando, si comprende che il nemico è spesso il tuo compagno migliore e il tuo insegnante più efficace. La Luna, gonfia il tuo cuore di romantica passione, ma il dramma della vita è color del sangue che scorre alla luce languida e bianca del nostro satellite. Il sogno è così reso realtà e tra il ricordo e l’obblio, si rinnova la fiamma esplosiva e rapida di un giorno di Speranza.
Il natale ha bussato alla porta, la speranza è andata ad aprire. Non c’era nessuno.
IL capo ormai grigio, si posa sul cuscino. Un lieve fruscio è il battere di ciglia d’un giovane viso che dipinge la vita sulla lavagna dell’Amore. Il sogno spicca il volo e ali di gabbiano incontrano il cielo sotto un fuoco di paglia.


Renzo Coletti.




Domenica, 30 dicembre 2007