[Ringraziamo Giulio Vittorangeli (per contatti: g.vittorangeli@wooow.it) per questo intervento.]
Le festivita natalizie sono il periodo dellanno nel quale luniverso del regalo viene in primo piano.
Soltanto che tutto e diventato oramai unorgia consumista, per cui il regalo non e piu un dono ma una merce; perdendo cosi anche il piacere del fare regali.
La soluzione non e nel non fare regali, ma nel riscoprire nel regalo la sua forte valenza di dono, che accende la scintilla del contatto e della condivisione. Solo cosi il tempo che dedichiamo a fare regali non e tempo perso nellacquisto ma tempo guadagnato nella "seduzione" di persone.
I regali, principalmente a Natale, sono per i bambini, ma e proprio della persona adulta la capacita di uscire dal piccolo cerchio del bisogno e dalla pretesa del ricevere, per entrare nellarea del piacere di donare gratuitamente senza aspettarsi nulla in cambio.
Per questo, parlare del regalo nella sua vera veste di dono e mettere al centro della nostra riflessione la dimensione umana piu spontanea e pacifica.
*
"Non mi capita mai di non sapere che cosa regalare e di solito non sbaglio. Ce sempre una frase, unocchiata, un ricordo dellaltro o dellaltra che mi mette sulla pista dei suoi desideri; basta non sovrapporre allincertezza di quella pista la certezza senza rischio di unetichetta, di un logo, di una hit parade.
Fare un regalo non e altro che mettersi sulle tracce dellaltro, scoprire una voglia e soddisfare un piacere, riportare a presenza quella frase, quellocchiata o quel ricordo che ce lhanno segnalato...
Il regalo allora non e un oggetto ma un medium, non riempie un bisogno ma allude al desiderio di altro e dellaltro; non e una merce ma un legame, il tramite di una relazione, la testimonianza di uno scambio, non nel registro dellavere ma in quello dellessere.
Per questo mi sono sempre sembrati tristi quei propositi anticonsumisti di non farsi regali sotto lalbero: una resa al carattere alienato dello scambio di merci a mezzo merci, come se non fosse possibile ne oggi ne mai rivoltarne il segno e scambiare di tutto, e prima di tutti noi stessi, nel regime del lusso che il desiderio consente e domanda" (Ida Dominijanni).
*
Sostiene chi ne sa, del resto, che il dono ai bambini e il rapporto che genera piu forti relazioni personali. Cio nonostante si verifica uno dei fenomeni piu stupefacenti del mondo moderno: i donatori reali sono mascherati, come se volessero sottrarsi a ogni gratitudine, introducendo un personaggio mitico, strano ed evanescente, Babbo Natale.
Perche gli adulti giudicano tanto necessario che i bambini credano a Babbo Natale, al punto che molti bambini fanno finta di crederci per far loro piacere?
Perche questo soggetto che ha una sola funzione, donare, e una esistenza cosi effimera?
Perche una simile abnegazione che ha qualcosa del sacrificio, del dono agli dei?
Perche uno spirito moderno invoca una figura cosi primitiva, una concezione cosi profondamente religiosa del dono?
Forse si tratta di liberare il bambino dal debito cosi pesante che ha verso i genitori, di liberarlo dal pericolo del dono totale che costituisce il rapporto attuale genitori-figli.
Per permettere al bambino lapprendistato del dono, della gratuita, della catena di trasmissione, per permettergli di vivere lesperienza di uno sconosciuto che da senza ragione, nemmeno perche si e stati buoni, motivo oggi quasi scomparso.
Infine, ce chi sostiene una ipotesi piu precisa: quella delliscrizione del dono nella filiazione.
Il nome del personaggio gia lo indica: e un padre. Ha una gran barba, ride con voce grave e prende i bambini sulle ginocchia. Assomiglia a un nonno. E un antenato.
Nel momento di quella grande festa annuale dei bambini che e oggi Natale, gli antenati ritornano, e sono loro che danno i regali ai bambini. I regali di Natale sono i primi oggetti che un bambino riceve dai genitori, nella sua vita, come un dono.
Gli ultimi che ricevera saranno leredita, alla morte dei genitori, quando costoro andranno a raggiungere gli antenati.
Cosi il primo e lultimo dono provengono dagli antenati: sono i soli a donare.
Babbo Natale apre luniverso chiuso della famiglia moderna, ristabilisce un legame con il passato, nel tempo, ma unisce anche i bambini al resto delluniverso, nello spazio. Tratto da Notizie minime de La nonviolenza è in cammino
proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it
Arretrati in: http://lists.peacelink.it/
Numero 312 del 23 dicembre 2007
Domenica, 23 dicembre 2007
|