Lettera
Beatificazione di Giovanni Paolo II

di Renato Pierri

La corrispondenza sicuramente innocentissima, durata 55 anni, tra Giovanni Paolo II e Wanda Poltawska, che il Pontefice chiamava affettuosamente «Dusia», «sorellina», rischia di frenare il processo di beatificazione. A mio modesto parere, il processo di beatificazione non andava proprio fatto. Ma posso osare di fare delle critiche ad un papa ritenuto da tutti i fedeli grandissimo e santo?  Al massimo posso permettermi di accennare perché avrebbe potuto essere ancora più grande e ancora più santo.  Sarebbe stato ancora più grande e più santo, e forse un martire, se oltre a cambiare la storia del mondo, avesse tentato di trasformare la Chiesa; se l'avesse resa, ad esempio, meno ricca e meno potente. Il Signore inveiva contro i ricchi e i potenti; poteva mai avere un'idea di chiesa rispondente a quella attuale? Sarebbe stato ancora più santo, se non avesse messo, con sconcertante disinvoltura, aborto ed eutanasia sullo stesso piano dell'omicidio, e soprattutto del delitto commesso da Caino; trascurando il particolare che all'origine del fratricidio biblico, c'erano la gelosia, l'ira, l'odio profondo, sentimenti che non possono essere, ovviamente, all'origine dell'aborto e dell'eutanasia. Più grande e più santo, se non avesse negato, come i suoi predecessori, il sacerdozio alle donne. Ancora più santo, papa Woityla, se avesse detto ai sacerdoti, che rifiutare l'Eucaristia ai divorziati risposati, significa mettersi in una posizione diversa da Gesù, il quale offrì a tutti il pane spezzato, non escludendo neppure chi si trovava in peccato gravissimo: l'apostolo traditore. Sarebbe stato più santo, se avesse riconosciuto che non è possibile, in base al vangelo, ed alla ragione, ovviamente, ritenere peccaminosi gli atti di omosessualità. Ancora più santo, il papa, se avesse riconosciuto la liceità del ricorso ai contraccettivi artificiali. L'uso del profilattico, infatti, non riguarda solo la procreazione; si tratta anche di evitare, ricorrendo ad un mezzo innocuo, il diffondersi di una tremenda malattia che produce morte e sofferenza; e l'indifferenza della Chiesa di fronte a questa tragedia, contrasta palesemente con lo spirito del vangelo. Ancora più santo, il pontefice, se ai diritti dell'embrione avesse anteposto i diritti delle donne. Se non avesse canonizzato personaggi, come Padre Pio, i quali con la santità avevano poco da spartire. Più santo, infine, se non avesse creduto in una strana Madonna, (Nostra Signora di Fátima), che avrebbe sacrificato bambini; e che si sarebbe preoccupata delle vittime del comunismo, e non di quelle del nazismo e del capitalismo.

Renato Pierri



Luned́ 15 Giugno,2009 Ore: 15:02