Preti sposati - Lettera
Vino nuovo in otri nuovi

di Pino Scalabrino

Da qualche tempo seguo il vostro sito, perchè anch’io sono un ex-prete sposato da 26 anni. L’anno scorso ho celebrato il mio 25° di matrimonio e in contemporanea avrei dovuto celebrare il mio 40° di sacerdozio. Uscii dalla Chiesa cattolica non per motivi vocazionali o celibatari, ma unicamente per motivi disciplinari e teologico-dottrinali: non potevo più mettere il vino nuovo negli otri vecchi delle tradizioni e superstizioni religiose, ma il vino nuovo negli otri nuovi del Vangelo (Marco 2:21-22). Non potevo nè volevo cucire più il pezzo di stoffa nuovo della tunica inconsutile di Gesù sul vestito vecchio della tradizione cattolica. Non potevo più mercanteggiare e adulterare la Parola di Dio. Non volevo più essere un sacerdore pagano o uno simile a quelli dell’Antico Testamento, perchè oramai il Sommo e unico Sacerdote è Gesù e noi tutti siamo Re e Sacerdoti con Lui (Apocalisse 5:10).Questa problematica mi si ripropose quando oramai emarginato dalla gerarchia emigrai dal sud al nord Italia e decisi di sposarmi. Fu la Parola di Dio che mi convinse che "non è bene che l’uomo sia solo, Io gli farò un aiuto conveniente" (Gen.2:18): questa è la specifica e originaria volontà di Dio, cioè il matrimonio che Dio nell’Eden benedisse. Che poi la Chiesa sia intervenuta in questa materia modificando la Parola di Dio, si tratta di una vera e propria dottrina di demoni- come afferma l’Apostolo Paolo: "Ora lo Spirito dice espressamente che negli ultimi tempi alcuni apostateranno dalla fede dando ascolto a spiriti seduttori e a dottrine di demoni, per l’ipocrisia di uomini bugiardi marchiati nella propria coscienza, i quali vieteranno di maritarsi" (1 Timoteo 4:3). Non discuto se il celibato sia o meno un carisma, perchè lo è anche il matrimonio, ma Gesù ebbe a dire: " Ci sono eunuchi che sono nati così dal grembo della madre, ci sono eunuchi fatti dagli uomini e vi sono eunuchi fatti da sè per il Regno dei Cieli" (Matteo19:12). I Preti obbligati alla legge del celibato sono eunuchi fatti dagli uomini. Ora noi credenti in Cristo " non siamo più sotto la Legge, ma sotto la Grazia" (Rom.6:14), perchè chi è sotto la Legge è ancora sotto peccato- continua ad affermare l’Apostolo Paolo.

Vi saluto nell’unico nostro Signore Gesù Cristo, che ancora bussa alla porta della Chiesa Cattolica - come è scritto nell’Apocalisse - per entrare e portare liberazione, ma intanto è tenuto fuori dalla gerarchia, che si è indebitamente appropriata dei suoi titoli, della sua Signoria e della sua autorità. E’ solo Lui l’unico Sommo Sacerdote, l’unica vera "Santità", che ha compiuto l’unico sacrificio eterno e ci ha liberato dal peccato, dalla Legge e dalla Religione ("religuio religat"), per farci entrare nel Regno della vera Libertà, della Grazia e dell’Amore.
Purtroppo nella Chiesa non regnano nè la Fede nè l’Amore, ma la freddezza dei sentimenti non solo nei riguardi di Dio, ma anche nei riguardi degli uomini e delle donne e in particolare dei preti sposati che sono ancora emarginati come poveri peccatori e traditori, chiamati "Giuda Iscarioti".
Noi non abbiamo tradito il Signore, anzi abbiamo sofferto e stiamo ancora soffrendo come Lui l’incomprensione, il giudizio, la persecuzione e l’emarginazione. "Preti spretati: fuga o profezia?". era il titolo di un saggio sociologico scritto da Silvano Burgalassi negli anni ’70. Pensiamo di essere profeti non nel senso che prevediamo il futuro, ma nel senso che anticipiamo e prepariamo il futuro pagando di persona sulla nostra pelle.
E’ tempo che la Chiesa si incarni nella situazione umana come anche Gesù ha fatto. I Pastori delle Chiese evangeliche con le loro mogli sono un esempio per noi. Quello che conta è il culto della vita. "Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me, invano mi rendono un culto" - afferma Isaia e Gesù aggiunge: "Non chi mi dice: Signore-Signore entrerà nel Regno, ma chi fa la volontà del Padre mio" e questa volontà non è il Codice di Diritto Canonico o la volontà di uomini che si atteggiano a padri-padroni populisti delle coscienze umane.

Vorrei concludere questo scritto complimentandovi col vostro sito, perchè voi riuscite a sensibilizzare un’opinione pubblica nuova in seno alla Chiesa, cercando di svegliare la gerarchia dal suo torpore e dai suoi compromessi.



Dott. Prof. Pino Scalabrino

Laureato in Lettere e Filosofia all’Università di Napoli e in Teologia all’Angelicum di Roma.



Sabato, 15 dicembre 2007