Sul celibato
Concluso a Filadelfia, negli USA, il Sinodo della Chiesa greco-cattolica ucraina

Riprendiamo questo articolo da RadioVaticana (http://www.oecumene.radiovaticana.org/it1/Articolo.asp?c=160275). Sottolineiamo come al termine dell’articolo si sottolinei come questa chiesa "ha mantenuto la propria liturgia e le proprie specificità canoniche, prima fra tutte il non celibato del clero". Si può essere preti cattolici e sposati allo stesso tempo, ma solo se di rito orientale. Cioè figli e figliasti.


La Chiesa Greco-Cattolica ucraina di Rito Bizantino ha celebrato nei giorni scorsi a Filadelfia, il suo Sinodo generale, il primo a svolgersi negli Stati Uniti, con la partecipazione di vescovi ucraini da tutto il mondo. A causa della forte diaspora degli ucraini, essa ha, infatti, numerose arcieparchie, eparchie ed esarcati apostolici anche al di fuori del Paese, in particolare in Europa occidentale e in America. Il luogo e le date della sessione sono stati scelti per commemorare il centenario dell’arrivo di mons. Stephen Ortynsky, il primo vescovo cattolico di rito bizantino in America. Pochi, ma importanti i temi affrontati dall’Assemblea. I presuli hanno voluto focalizzare la loro attenzione sui grandi problemi pastorali comuni alle varie comunità greco-cattoliche nel mondo per concordare un’azione pastorale più mirata: evangelizzazione, vocazioni, formazione del clero e pastorale giovanile. La principale sfida della Chiesa cattolica ucraina oggi - ha spiegato alla conferenza stampa conclusiva il cardinale Lubomyr Husar, arcivescovo maggiore di Kyiv-Halic – è aiutare i fedeli ucraini che a migliaia continuano ad emigrare, a non perdere il loro senso di appartenenza religiosa. Un problema particolarmente sentito nei Paesi di più recente immigrazione, come il Sudafrica, Israele e la Libia, dove la presenza della Chiesa è ancora poco strutturata. A preoccupare in particolare i vescovi greco-cattolici è il mondo giovanile: sempre meno giovani partecipano alla vita della Chiesa e troppi se ne allontanano. Un problema che si riflette sulle vocazioni, in calo. Di qui l’esigenza avvertita dai vescovi ucraini di una pastorale giovanile più incisiva. All’argomento sarà dedicato un documento di prossima pubblicazione. Con i suoi circa 5 milioni 200 mila fedeli, la Chiesa greco-cattolica ucraina rappresenta la Chiesa cattolica di rito orientale numericamente più grande. In Ucraina, è maggioritaria rispetto a quella cattolica di rito latino. Anche se in comunione con Roma - dal Sinodo di Brest del 1595 - essa ha mantenuto la propria liturgia e le proprie specificità canoniche, prima fra tutte il non celibato del clero. (L. Z.)



Venerdì, 12 ottobre 2007