Preti sposati - Notizie
Come sta tuo padre, Padre? Il sesso non è un male, dicono i preti

(Traduzione di Stefania Salomone)

La tradizionale visione dell’astinenza sessuale del prete come "chiamata divina" sembra in crisi a causa di recenti scoperte di testi di autori latini dello scorso millennio.


Fonte: http://www.manchester.ac.uk/aboutus/news/display/?id=133422

Il Dott. Conrad Leyser dell’Università di Manchester afferma che il voto di celibato del clero cattolico sia invece da ricondurre al tentativo di salvaguardare le proprietà della chiesa e puntare ad un clero carrierista. Secondo il Dott. Leyser, che collabora con il Centre for Late Antiquity in the School of Arts, Histories and Cultures,la regola del celibato che risale al 1137 potrebbe derivare da un periodo di tumulti iniziato col processo post-mortem a Papa Formoso nel 897.

L’istituzione cattolica riesumò il cadavere di Formoso, lo vestì dei paramenti, e fece finta di interrogarlo sulle presunte accuse di aver abbandonato "illecitamente" il suo ruolo di vescovo per tentare la scalata al soglio pontificio, facendo precipitare la situazione che evidenziava già l’ambizione e la disonestà del clero.

Il conflitto culminò successivamente con l’elezione di Papa Giovanni X, presunto amante di Teodora, la nobildonna più potente di Roma.

Dice: "Questi eventi storici sono una base importante per coloro che sostengono che rinunciare al voto del celibato sia un modo per invertire la tendenza della scarsità di vocazioni".

"Se la chiesa dovesse tentare seriamente di invertire questa tendenza - continuare a riternere il celibato come "un dono divino" non gioca a suo favore, poiché certamente non è così.

"Lo stesso papa ha riconosciuto pubblicamente che il celibato è una norma recente rispetto all’antica tradizione cattolica."

"Il celibato è stato introdotto quale meccanismo per lottizzare i beni della chiesa tra i laici durante un periodo di grave sconvolgimento."

Testo originale

How’s your father, Father? Sex not ungodly, priests told

http://www.manchester.ac.uk/aboutus/news/display/?id=133422

The traditional view of priestly abstinence as a ’ godly calling’ has been challenged by new evidence from Latin commentators of 1000 years ago. Dr Conrad Leyser from The University of Manchester says the vow of celibacy in the Catholic clergy can instead be traced to attempts to safeguard church property and keep tabs on careerist clerics.

According to Dr Leyser, who is based in the Centre for Late Antiquity in the School of Arts, Histories and Cultures, the 1137 rule of celibacy can be traced to a period of upheaval beginning with the trial of Pope Formosus’ corpse in 897.

The Catholic establishment tried Formosus’ dead body for " illegally" leaving his post as Bishop and seeking promotion to the papacy precipitating clashes over attitudes to careerism and trustworthiness of the clergy.

The conflict escalated in the following decade with the election of Pope John X, rumoured to be the lover of Theodora, the most powerful noblewoman in the city of Rome.

He said: "These historical events give a strong case to those arguing for abandoning the vow of celibacy as a way to reverse declining numbers of priests.

"If the Church is to find a way of reversing this decline - then arguing that celibacy is ’god given’ holds no water at all as it is not .

"The Pope himself has recognised that celibacy is a late addition to Catholic tradition.

"Celibacy was created as a mechanism to help carve up church wealth between lay people and priests during a period of upheaval.



Sabato, 22 marzo 2008