Preti sposati
Resoconto del Movimento dei Preti Sposati brasiliani a RECIFE: 10/13.01.2008

di Lino e Beatriz

Ringraziamo Fausto Marinetti per averci messo a disposizione questo importante resoconto del Movimento dei Preti Sposati brasiliani tenutosi a RECIFE: 10/13.01.2008.


1/01/2008
INCONTRO DELLA STERZATA
(Commenti sul XVII Incontro Nazionale dei Preti Sposati e familie - fatto da Lino e Beatriz)
10 al 13/01/2008 – Recife – PE
Aprendo le valigie, incontriamo nei bagagli il profumo di una terra meravigliosa e ricca e di un popolo amico, generoso, allegro, con cui abbiamo vissuto giorni indimenticabili. Recife é una delle belle cittá del Nordest brasiliano capitale dello Stato di Pernambuco, che fu palco di grandi e gloriose battaglie e fatti incisivi della nostra storia, terra del "frevo " e del "maracatú "( ritmi di danza e musica brasiliana che fanno molto successo specialmente a carnevale ) che animano ed infiammano ogni brasiliano in qualunque luogo si trovi.
Felicitazioni , gruppo di Recife, meritate 10 e lode! Il nostro incontro é stato piú bello perché é avvenuto lí nella vostra terra e in vostra compagnia. Sentiamo nostalgia di voi tutti con cui abbiamo compartecipato questi giorni di preghiera e meditazione.
Ci piacerebbe, con semplicitá, ma di cuore sincero, portare a tutte le famiglie dei Preti Sposati le nostre impressioni e conclusioni a riguardo del XVII Congresso Nazionale del MPC, chiamato "Incontro della Sterzata".
É stata data la sterzata ? Ecco la domanda di molti, specie di quelli che non hanno potuto o non hanno voluto venire. "Sterzata", generalmente é un movimento meccanico di guida, di chi si trova in una determinata traiettoria: indietro, verso destra o verso sinistra. Il Movimento dei Preti Sposati e loro famiglie che si riunirono a Recife, stando a quanto si sa, non cercava nessuna di queste direzioni.
Quello che volevamo e che vogliamo é andare avanti, difatti la nostra meta sta sempre davanti ai nostri occhi e principalmente davanti al nostro cuore. Riunendoci siamo andati a raccogliere forze e motivazioni per continuare il cammino.
Certamente ogni partecipante ne é uscito piú fortificato e convinto, che il successo del nostro Movimento passa in primo luogo attraverso la volontá e disposizione di ciascuno. Solo cosí possiamo auspicare gruppi forti e attivi. Mai si fará un cambiamento di rotta, al massimo piccole correzioni ed aggiustamenti di attitudini davanti alle realtá in cui ciascuno viene a trovarsi.
L’incontro per noi ha messo in evidenza che é necessario uscire dall’immobilismo e comodismo. Le grandi opere si costruiscono con piccoli granelli di sabbia, pietre e mattoni, che, molte volte, terminata l ’opera, nessuno vede, ma certamente sono i piú importanti. I talenti ricevuti nel Battesimo e nell’Ordinazione non devono rimanere fermi e sotterrati. É necessario che crescano, si moltiplichino, anche se la struttura ecclesiale in cui viviamo, nella maggioranza delle volte, é avversa e piena di preconcetti.
Questo incontro ci ha ricordato, che la cosa piú importante é il Tempio Vivo di Dio che sta nei cuori, nel corpo e nella mente di ciascuno di noi. E che "Amare" Dio sopra ogni cosa ed il Prossimo come a Noi Stessi avviene in maniera invisibile, ma reale, tra i membri del Corpo Mistico di Cristo, nella misura con cui ci fortifichiamo mutuamente e cerchiamo di essere fedeli alla chiamata di Dio.
L’esempio più grande del cammino è nelle piccole comunitá, che imitano quella dei primi cristiani, dove l’amicizia, il rispetto, la solidarietá e l ’amore erano la "conditio " per la vera compartecipazione della Parola di Dio e dell’Eucaristia. Ed oggi non è diverso!
Alla fine tutto è stato utile affinché rimanesse ben chiaro, anche senza nessuna conclusione formale, che la cosa piú importane é la coscienza e la partecipazione di ciscuno nella sua comunitá di fede, che il Regno di Dio é un piccolo seme che si lancia in terra e che col tempo germinará e fruttificará se sará trattato ed innaffiato di amore. E questo non si fa’ nelle piazze pubbliche o nelle mega concentrazioni di popolo. Il segreto sta nella preghiera e nell’azione, che sono indispensabili nella costruzione del Regno di Dio tra noi. "Ora et labora".
Altro punto forte dell’incontro, a nostro parere, é stata l ’affermazione di una cosa necessaria: i Preti Sposati hanno bisogno di liberarsi dai legami e paure che li paralizzano ed impediscono loro di agire. La Gerarchia, anche se é un potere costituito, non puó essere una forza inibitrice come sta succedendo da decenni.Il popolo di Dio continua la sua marcia attraverso i deserti della vita con o senza la gerarchia e noi possiamo e dobbiamo camminare con esso.
Cristo ci ha insegnato che la cosa piú importante é vivere l’amore. Egli era immensamente sensibile alla sofferenza della gente con cui conversava e pregava.Il nostro progetto di vita, e, se possibile, anche di azione (siccome non si fa quello che si vuole, ma quello che si puó), deve ispirarsi all ’esempio del Maestro.La certezza che il tempio migliore di Dio siamo noi, le nostre famiglie i nostri fratelli, ci spingerá sempre avanti senza che sia necessaria nessuna sterzata.
La famiglia del Prete Sposato nel mondo di oggi puó essere un segnale, luce e fermento di trasformazione e cambiamento. Tra non molto, certamente, il volto della Chiesa sará diverso da quello che vediamo oggi.
L’Episcopato Latino-Americano e del Caraibi (Doc. di Aparecida, pág. 99, item 200), anche se timidamente, ricorda che i Preti Sposati esistono e sono una forza viva all’interno del popolo di Dio, che non si puó disprezzare. Per fortuna! Intanto é necessario che nessuno di noi si dimentichi di questo. Perché questa veritá e realtá per molti anni é stata ignorata e soffocata e forse per questo si é parlato tanto nell’ "Incontro della Sterzata". Non é necessario sterzare da nessuna parte: ció che é necessario ed urgente é andare avanti a testa alta e senza paura.
A Recife, nel "Centro de Treinamento Cristo Re – Camaragibe", si é respirato autentico e puro slancio spirituale, molta allegria, ospitalitá ed amicizia.Chi ci é stato, ne é uscito certamente migliore perché la comunione dei santi é una realtá. Il gruppo é cresciuto, é diventato piú maturo. Il Movimento dei Preti Sposati con le loro Famiglie non sará piú lo stesso. Il cammino che deve percorrere in ciascuno di noi non sará senza pietre e spine, ma, con le luci riversate dallo Spirito Santo nell’Incontro sapremo, per mezzo di Lui, camminare senza farci male e ogni passo sará importante per la conquista della Gerusalemme Celeste, obiettivo finale di tutti.
Un abbraccio grande come il mondo,
Lino e Beatriz



Sabato, 26 gennaio 2008