Il Papa e i preti pedofili

di Guido Ceronetti

http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa/080422ceronetti.pdf

in “La Stampa” del 22 aprile 2008

Tra Chiesa romana e sessualità umana la pace arriverà alla fine dei tempi - o al compimento della profezia di San Malachia, cui non mancherebbero che due papi. Senza compromessi, tolleranze e nascondimenti nei confronti di tutto il clero, alto e basso, l’istituzione non avrebbe retto, né reggerebbe, con una diga di soli principii sulla bellezza della castità. Lo scandalo americano, che ha costretto Benedetto XVI all’intervento pubblico (dunque a precipitarsi, con quel nefando carico, nel Dovunque) e all’imbarazzante incontro con cinque vittime, su migliaia, dei preti pedofili, denuncia che un buon numero di casti per obbligo di religione hanno facilmente ceduto al contagio che sempre più, enormemente favorito da Internet, va facendo dell’infanzia un oggetto del desiderio, sia omofilo che eterofilo, di stuoli di maniaci delle nostre giungle urbane. Ordinariamente, tradizionalmente, l’attenzione omosessuale, preti o laici, è rivolta al corpo dell’adolescente maturo o del giovane adulto: ma nello sconfinato bacino criminale oggi la vittima sacrificale preferita è il bambino o la bambina, l’innocenza totale, l’incoscienza del male, passività illimitata. Sullo sfondo, ritualità arcaiche dei miti, di ritorno. Famiglie e Stato (e Chiesa) possono poco.

Il Papa, riconosciuto finalmente il crimine, prega. Ma la preghiera è ambigua: non discrimina il colpevole dalla vittima. Benedetto XVI potrebbe tuttavia (ne ha il potere, il coraggio non so) attuare una grande riforma, anche per mezzo di un concilio, capace (forse) di prevenire e di non far dilagare la pedofilia dei suoi religiosi. Lo soccorre la massima paolina: melius nubere quam uri. Il suggerimento è di umile buon senso, non riguarda le teologiche altitudini: togliere - e più presto che si può - l’obbligo del celibato, la condanna a vita ad una castità irraggiungibile da comuni essere umani. Finché il Papa gli imporrà di essere ad ogni costo astinenti, i suoi preti gli daranno crucci e motivi di vergognarsene.



Giovedì, 24 aprile 2008