Preti sposati
Il foglio di notizie di don Sante Sguotti, del suo cammino e degli avvenimenti.

OGNUNO SI SENTA ASSOLUTAMENTE LIBERO
Che non si capisca dove voglia arrivare è assolutamente plausibile.
Che la mia impresa sia impossibile e disperata è altrettanto certo.
Che nulla sia impossibile a Dio è verità rivelata.
Che molte persone si sentano in difficoltà a condividere la mia strada d’ora in poi è pacifico e giusto e addirittura consigliato anche da parte mia.
Ora il sentiero si fa impervio e ci si deve pensare bene prima di avventurarvisi. Per carità, c’è sempre la possibilità di tornare indietro ma contro ci saranno alleati insieme la Chiesa, la politica, la stampa, l’economia...e la gente non cattiva ma ignorante. Perché cambiare le cose non è conveniente; riflettere è faticoso, affrontare e risolvere i problemi costa molta fatica.
Il paese di Monterosso mi ha dato un sostegno, non mi stancherò mai di dirlo, al di sopra di ogni umana aspettativa. La realtà ha superato ancora una volta la fantasia. Se tanti ora ritornano alle vecchie consuetudini e alla vita di Chiesa tradizionale non devono avere nessun senso di colpa. Per me hanno già fatto anche troppo. Quando son partito sapevo bene quello che mi aspettava e cosa mi sarebbe venuto addosso. L’avermi accompagnato fin qui mi ha già dato tanta forza, fatto risparmiare un mare di energie e velocizzato i tempi.
Vi ho sempre detto che sarei andato avanti, anche da solo, perchè non è il fatto di trovarsi da soli che dimostri di aver sbagliato. Io vedo avanti e vedo che la strada che sto percorrendo è possibile. Qualcuno mi potrà raggiungere anche più tardi.
Continuerò ad essere prete e ad annunciare il Vangelo nella modalità della Chiesa Cattolica anche senza i permessi ufficiali. Faranno due fatiche: una a scomunicarmi e l’altra a ricomunicarmi. Da parte mia resterò sempre in comunione con il papa ed il vescovo mentendo l’impegno ad aiutarli nella fedeltà a Cristo. Li considererò sempre fratelli ed amici e solo partendo da questo presupposto mi scontrerò con loro.
Ho sempre esortato al confronto pacato e al massimo rispetto di chi la pensa diversamente. Ora invito ad avere la massima comprensione anche per chi, dapprima entusiasta, si è più o meno improvvisamente ritirato dalla rivoluzione. E’ giusto così, è nella normalità delle cose e della vita e nessuno ha il diritto di esprimere giudizi sulle scelte di una persona.
Se qualcuno, invece, vuole per il momento continuare a sostenere le iniziative dell’associazione Chiesa Cattolica dei peccatori, sa che in qualsiasi momento è libero di ripensarci. Io resterò sempre disponibile a donarmi in tempo ed energie per chi vuole tentare di rinnovare la Chiesa riportandola alle sue più sane tradizioni.
FEDE, PREGHIERA...PAROLE...E
E alla fine è toccato a d.Sante accendere il riscaldamento di chiesa, patronato, canonica.
Coloro che hanno scelto di essere in comunione con il Vescovo dovrebbero darsi da fare anche per accudire i beni ricevuti. Non bastano le belle parole.
Se don Giovanni non ha tempo qualcuno dovrà pure preoccuparsi delle cose pratiche. Ci sono le strutture della sagra da smontare perchè per legge vanno smontate, perchè tutto il materiale rischia di andare in malora, perchè abbruttisce la chiesa e fa disordine. Ci sono le foglie e le cartacce da raccogliere, naylon e altra attrezzatura lasciati in giro. Il calcetto e il ping pong rimangono stivati in magazzino.
Sulla scrivania di d.Giovanni la posta e le carte si accumulano e nessuno la sistema. E gli incontri di preghiera e di Lectio? E gli incontri vicariali per i giovani?
Speriamo che alla Curia interessino le persone di Monterosso e non soltanto piantare la bandierina.
MASSIMA DISPONIBILITA’
Da parte mia c’è la massima disponibilità a collaborare in qualsiasi maniera con la parrocchia di Monterosso, per gruppi, incontri, catechesi, organizzazione.
Confermo che lascerò le due stanze che ancora occupo entro il 31 dicembre 2007 non su invito del vescovo ma in base alle firme raccolte da almeno 40 parrocchiani che chiedono il mio allontanamento.
Per quanto riguarda l’aspetto economico dell’uso della canonica e del telefono: ritengo di usarli non per me ma per la Chiesa, se però il Consiglio degli affari economici mi presenterà il conto, lo pagherò.
“E IL PADRE DIVISE TRA LORO LE SOSTANZE...”
Don Giovanni, nell’assemblea del 24 ottobre, ha detto che chi vuole fare la Chiesa dei Peccatori prenda e se ne vada. Credo si un vero peccato, con tutte le chiese le canoniche e i patronati che già sono chiusi e che verranno chiusi nei prossimi anni investire soldi per costruire un’altra chiesa, patronato e canonica. Sarebbero veramente soldi rubati ai poveri. E molto più logico, dato che crediamo nello stesso Gesù Cristo, usare insieme gli stessi ambienti e collaborare nelle stesse attività dato che la parrocchia è piccola e vogliamo restare uniti. Se però il risentimento il Vescovo non lo permette e il suo desiderio di spegnere sul nascere ogni dissenso ci costringerà ad andare alla ricerca di altri luoghi per riunirci ricadrà sulla sua coscienza lo sperpero di risorse umane ed economiche che potevano andare in ben altra direzione.
C’è anche da ricordare che il Padre della Parabola evangelica non mandò via il figlio ribelle a mani vuote ma gli consegnò metà dell’eredità. A don Sante e a dei parrocchiani che tanto hanno fatto per la parrocchia il Vescovo e don Brusegan dicono invece: “Andatevene via e a mani vuote e fate il più presto possibile. A noi tutto, a voi niente, così imparate a non ubbidire” Che il Vescovo lo abbia letto con attenzione il vangelo? Chi è allora a volere veramente la divisione? Chi lancia continuamente accuse e giudizi? Chi ha lo sguardo pieno d’odio?
GRAVI MINACCE
Ci sarà tempo per tanti commenti e confronti sulle vicende dell’estate folgorata e tempestata di Monterosso. Uno è assolutamente urgente.
Nell’assemblea indetta e condotta da don Giovani Brusegan mercoledì 24 ottobre si è perpetrato ancora una volta, tra il plauso dei giustizieri, il rito inverecondo della Chiesa che condanna senza processo e senza appello in nome del più sgualcito e becero moralismo. Senza fare nomi (come da manuale cattolico) ma riferendosi a precise persone ben chiare nella mente di tutti si sono sprecati giudizi e sentenze basati unicamente su voci di donnette e omuncoli della più bassa lega. Il delegato vescovile per l’ecumenismo e la cultura si è manifestato in tutto il suo “vescovile” e in tutto il suo delegare l’ecumenico e la cultura ad altra sede. Ha cancellato con un solo colpo di spugna la Costituzione italiana fatta di diritti e doveri ben chiari e inalienabili. Non ne parliamo di come ne è uscito il vangelo di Gesù Cristo.
Ciò ha una conseguenza molto semplice e pratica: autorizzare tutti a emettere sentenze su tutto e tutti facendosi leggi a proprio uso e consumo, cosa che ho sempre cercato di condannare nella maniera più assoluta. Don Brusegan enunciò la condanna e qualcuno si è premurato di eseguirla.
Venerdì 2 novembre, giorno in cui la chiesa commemora i defunti, è stato recapitato un pacco indirizzato all’ex parroco di Monterosso. Ad inviarlo è, forse, uno dei presenti a quell’assemblea. Il pacco destava sospetti. I carabinieri di Abano, subito intervenuti, l’hanno posto sotto sequestro e aperto con cautela in caserma. Dentro c’era un foglio con la sentenza e 4 cartucce per la caccia ai cinghiali, una per don Sante, uno per la donna, uno per il bambino e uno di riserva in caso di errore.
Se questo è un fedele cattolico obbediente al papa e favorevole al celibato dei preti ...tanti auguri!
Se qualcuno vuole divenire consapevole che il confronto è su temi importanti e leciti e può essere portato avanti in maniera corretta e serena, non può più perdere tempo.
CASSETTA DELLA POSTA O E-MAIL
Questo foglietto sarà consegnato solo alle persone che lo vogliono ricevere e finché lo vorranno ricevere. Sarebbe più snella la consegna se chi ha una casella di posta elettronica segnalasse la disponibilità a ricevere il foglietto via mail a santz@libero.it



Domenica, 11 novembre 2007