Preti sposati - il caso di Padova
SANTE DE ABANO, ORA PRO NOBIS

di Ernesto Miragoli

Da prete sposato che da anni cerca di dialogare con tutti per far capire l’anodinità della consustanzialità della lex celibataria al sacerdozio maschile cattolico, devo dire che il caso di Sante Sguotti, il parroco di Monterosso (frazione di Abano Terme in diocesi di Padova) mi lascia alquanto perplesso.
Fra le molte perplessità ne cito una sola: la conferenza stampa in chiesa in cui, sotto i riflettori dei maggiori media nazionali convocati per l’occasione, il parroco ha sostenuto che un prete può amare una donna, e, alla domanda se è il padre del bambino, ha risposto che l’ha lasciato credere, ma può non essere vero. A lui, ha detto, piace scherzare.
No, Sante, su queste cose non si scherza. Non si ammicca dicendo che quel figlio potrebbe essere mio, ma forse no, fate voi.
Il merito d’aver riproposto per l’ennesima volta all’attenzione nazionale il problema del celibato obbligatorio dei preti, delle donne che silenziosamente e con infinita sofferenza vivono chiuso nel proprio cuore un dramma d’amore clandestino che le sconforta quando lo vedono impossibile per la sclerocardia di lui; il merito d’aver richiamato i Pastori sul tema... tutti questi meriti si sono infranti contro lo scoglio di una maliziosa uscita che ha fatto andare a nozze i falchi della stampa i quali si interessano poco del dramma interiore di un prete o di una donna che ama: prerfiscono la ghiotta preda del mostro in prima pagina.
E’ difficle essere uomini di comunicazione oggi. Ma non impossibile.
Questa è stata una scivolata che, a molto modesto avviso di chi scrive, non ha giovato alla causa per la quale molti, silenziosamente, lottano, soffrono, pregano, sperano e dialogano da anni.



Sabato, 01 settembre 2007