Preti sposati
Testo di un Vescovo bizantino

Ecco il resoconto dell’incontro del Vescovo di LUNGRO col Clero coniugato.


Una prassi più che naturale e normale, quella del clero coniugato, in Italia, fra i preti CATTOLICI di rito bizantino:

(Tratto da "Notizie dall’Eparchia", di Zoti Mario Aluise) Nella sua meditazione, il Vescovo è partito dalla considerazione del volto del Risorto, leggendo la Novo millennio ineunte.
L’incontro col volto di Cristo ci porta alla conversione e alla salvezza e la Chiesa nel terzo millennio deve annunciare il volto di Cristo risorto. Questa testimonianza è compito particolare del sacerdote, e se è coniugato, questo è compito anche di tutta la sua famiglia. Alla missione del sacerdote coniugato partecipano anche la moglie e i figli, che devono vivere con zelo. Altro compito particolare del sacerdote è di essere l’uomo dell’Eucaristia. Nella tradizione orientale, solo il sacerdote ha contatto con l’Eucaristia. Il sacerdote e la sua famiglia sono consacrati a questa funzione: sono allo stesso tempo consacrati e consacratori degli altri. Terzo compito del sacerdote e della sua famiglia è di essere propagatori della pace.
Al termine della meditazione del Vescovo, i presenti hanno preso la parola, comunicando le loro esperienze di come si cerca di testimoniare quotidianamente il volto di Cristo. L’incontro è terminato con il canto della Paraklisis, inno di invocazione alla Madre di Dio.



Una riflessione.

Non sorgono naturali le contraddizioni nella considerazione della obbligatorietà del celibato per i sacerdoti cattolici?

Chi abbraccia il rito latino automaticamente dentro di sé scegliendo il sacro ministero sacerdotale dovrebbe in un certo senso essere “portato” a scegliere il celibato E chi abbraccia il rito bizantino riconosce la armonizzazione fra Matrimonio(che è sacro) e il sacro Ministero sacerdotale oltre che l’armonizzazione fra Celibato (che è sacro), e il sacro Ministero sacerdotale, nella scelta facoltativa dettata dal Carisma.

Ma penso che si parli di carismi diversi.
-La vocazione al Ministero sacerdotale è un Carisma.
-La vocazione al Celibato o al Matrimonio è un altro Carisma.

Ma non entriamo nelle dissertazioni.

Certo che molti vivono il conflitto.

Ho descritto una cosa che ritengo sia una contraddizione.

Temo che l’apertura verso il dialogo interreligioso e speriamo anche “INTRARELIGIOSO”creerà non poche confusioni.

Betta



Lunedì, 01 ottobre 2007