Un gruppo di cattolici si appellano a Benedetto per l’ordinazione di uomini sposati e donne

Traduzione di Stefania Salomone


Più di 200 cattolici australiani hanno scritto a papa Benedetto, chiedendogli di iniziare un periodo trentannale di prova in Australia, ordinando uomini sposati, come soluzione alla crisi di vocazioni e alla scarsità di preti.

Le lettere chiedono al papa, che arriverà a Sydney domani per la GMG, di consentire subito all’ordinazione di uomini sposati e di considerare l’eventualità di ordinare le donne.

La campagna è stata organizzata dall’associazione Catholics for Ministry, che già l’anno scorso inviò una petizione con ben 17.000 firme ai vescovi australiani, facendo le medesime richieste.

"La nostra chiesa si sta frantumando di fronte ai nostri occhi", ha scritto una madre di sei ragazzi, che attualmente è nella lista di coloro che ospiteranno i pellegrini. "Guardando la nostra comunità, ci rendiamo conto che i preti sono in difficoltà. I preti e i vescovi sono nervosi e stanchi, e i parrocchiani arrabbiati per non aver accesso ai sacramenti".

Un laico dell’australia del sud ha scritto: "Santo Padre, è facile rinchiudersi fra le mura Vaticane e ignorare ciò che il popolo australiano le chiede, così come lo struzzo nasconde la testa sotto la sabbia. In quasi tutte le parrocchie d’Australia ci sono preti ordinati tra i banchi delle chiese. La loro unica colpa è essersi sposati".

Le lettere, scritte da laici uomini e donne, impiegati ecclesiastici, religiosi, diaconi permanenti e preti, chiedono al papa di intervenire direttamente. Sono state inviate a Roma, secondo l’organizzatrice Terry Curtin, poiché il grosso impianto di sicurezza rende il papa irraggiungibile in Australia.

I richiedendi affermano che in Australia non ci sono preti a sufficienza per celebrare le Messe e i sacramenti, che le parrocchie vengono chiuse o accorpate, e che i preti delle zone periferiche devono percorrere 600 chilometri ogni fine settimana per celebrare.

L’età media dei preti in esercizio è 61 anni, e nei seminari non ci sono abbastanza candidati per rimpiazzali una volta andati in pensione.

I firmatari chiedono che lin ’Australia si possa iniziare un processo sperimentale trentennale in cui vengano ordinati "uomini sposati attentamente selezionati e formati".

Inoltre affermano che le donne svolgono i tre quarti del lavoro pastorale, ma non sono rappresentate affatto nella leadership ecclesiastica.



Testo Originale
Traduzione di Stefania Salomone




Catholics appeal to Benedict on ordination of married men, women

* Barney Zwartz
* July 12, 2008
* http://www.theage.com.au/national/catholics-appeal-to-benedict-on-ordination-of-married-men-women-20080711-3dsk.html

MORE than 200 Australian Catholics have written to Pope Benedict, asking him to start a 30-year trial in Australia of training and ordaining married men as priests to help ease the crisis in numbers.

The letters ask the Pope, who arrives in Sydney tomorrow for the week-long World Youth Day festival, to ordain married men immediately and consider ordaining women.

The campaign was organised by Catholics for Ministry, which last year sent a petition from nearly 17,000 Catholics to Australia’s bishops, making similar requests.

"Our church is crumbling before our eyes," wrote a mother of six who is hosting overseas pilgrims. "We look at our community and see our priests struggling. I look at the anger and concern of tired priests and bishops and also see the real hurt, sadness and even anger of parishioners who are denied the sacraments."

A South Australian layman wrote: "Holy father, it is very easy to stay behind the walls of the Vatican and ignore what the people of Australia are trying to tell you, as does the emu with its head in the sand. In almost every parish in Australia there are ordained priests sitting in the pews. Their only fault — they got married."

The letters — written by laymen and women, church workers, people in religious orders, married deacons and priests — ask the Pope to intervene directly. They have been sent to Rome, according to organiser Terry Curtin, because the Pope’s impenetrable security means he cannot be reached in Australia.

The letter writers say Australia does not have enough priests now to celebrate Mass and the sacraments, that parishes are being closed or merged, and that some rural priests must travel more than 600 kilometres every weekend to offer Mass.

The average age of priests is now 61, and too few are being trained to replace those who will soon retire.

The writers ask that the church in Australia be allowed to mount a 30-year experiment in which "carefully selected and thoroughly trained" married men are ordained.

They say that women do three-quarters of the pastoral work in Australia, but are not represented among senior church leadership.



Marted́, 15 luglio 2008