La conferenza stampa delle vittime dei preti pedofili

Verona, 25 settembre 2010


La pedofilia clericale "crimine contro l'umanit�". Nessun dialogo con la chiesa che parla di "piano di dio" e non vuole riconosce la sua "complicit� attiva". La pedofilia � insita nella chiesa per il suo dominio sulle persone.


Le vittime dei preti pedofili, che per la prima volta si stanno riunendo in questa giornata a Verona, in una conferenza stampa chiedono alla comunità internazionale il riconoscimento della pedofila clericale come "crimine contro l'umanità". Chiedono inoltre di riconoscere l'esistenza di una "organizzazione pedofila dedita a tale crimine" che è rappresentata dalla Chiesa Cattolica.

Questa richiesta si basa sulla vastità sia numerica che geografica dei casi di pedofilia clericale, anche definita come “sacra”, scoppiati nel mondo e che sarà ancora più vasta e profonda quando verranno a galla sia i casi italiani, sia quelli del cosiddetto “terzo mondo”. “Quando la società italiana – è stato affermato nella conferenza stampa – si libererà del potere clericale le vittime si sentiranno libere di parlare e ciò che verrà fuori sarà impressionante”.

La conferenza stampa è stata tenuta da Salvatore Domolo, ex sacerdote, calabrese di nascita ma che ha operato per molti anni a Novara. Lui stesso è stato una vittima della pedofilia clericale e conosce bene ciò di cui ha parlato.

Durante la conferenza stampa è stato più volte ribadito la necessità che la chiesa cattolica riconosca

la sua “complicità attiva” con la pedofilia. Complicità che aveva lo scopo di salvare la propria immagine e che si manifestava con gli spostamenti dei preti pedofili da paese a paese.

“Non possiamo entrare in dialogo – ha affermato Salvatore Domolo - con chi non vuole vedere la verità”.

Molto duro a tale proposito è stato Domolo nei confronti delle ultime dichiarazioni di Benedetto XVI che ha paragonato le vittime della pedofilia a martiri della chiesa, lasciando intravedere dietro a tale vicenda una sorta di “piano di dio”. “Queste affermazioni sono il segno – ha detto Domolo – che la chiesa non vuole prendere coscienza della verità cosa che impedisce un dialogo con essa”.

Non si tratta – ha detto Domolo - per la chiesa di “Ingenua incapacità di trovare una soluzione al problema” ma di “complicità attiva”.

Riconoscere la verità è dunque per le vittime il primo passo da fare per aprire un dialogo che consenta di uscire insieme da questa tragedia.

Domolo ha messo anche sotto accusa il potere coercitivo che usa la Chiesa nei confronti della opinione pubblica clericalizzata.

Da oggi le vittime non sono più numeri o percentuali ma persone con un volto e con una storia terribile alle spalle. Oggi le vittime italiane rialzano la testa e scoprono di non essere sole.
E' stato anche annunciato il coordinamento con altre vittime di altre parti del mondo che terranno un appuntamento mondiale a Roma previsto per il prossimo 31 ottobre.
Di seguito la registrazione della conferenza stampa. La voce è quella di Salvatore Domolo.

La conferenza stampa delle vittime dei preti pedofili a Verona del 25 settembre 2010

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Sabato 25 Settembre,2010 Ore: 11:34