Pedofilia clericale
Proposta di dialogo alternativa indirizzata al Pontefice.

di Zanardi Francesco

Dal primo luglio cominceṛ uno sciopero della fame per ottenere di essere ricevuto dal Papa


In questi anni e soprattutto negli ultimi mesi ho segnalato più volte gravi episodi di pedofilia che accadono nella Diocesi di Savona, episodi che da più di trent’anni continuano malgrado le segnalazioni e che puntualmente muoiono nelle gole profonde degli archivi Pontifici.
Cadono nel vuoto, anche i numerosi appelli ai Vescovi da parte del Pontefice e delle massime autorità ecclesiastiche, le linee guida non vengono applicate, non si indaga, non accade nulla di risolutivo, tutto come sempre, i sacerdoti vengono spostati di parrocchia in parrocchia, di Diocesi in Diocesi, ma la giostra della pedofilia è li, non si ferma.
A nulla sono servite le segnalazioni, le richieste di intervento e gli appelli alla chiarezza di diversi sacerdoti del savonese, i quali non tollerano tutto ciò che sta accadendo.
Ho più volte scritto al Pontefice e alle massime autorità Vaticane ma non ho ottenuto risposte, probabilmente il Pontefice è allo scuro della situazione del savonese, o forse crede che tutto sia sotto controllo e in via di soluzione.
Oggi invierò un’altra richiesta di udienza al Santo Padre che più volte si è offerto di ascoltare le vittime di abusi sessuali da parte dei sacerdoti, nella speranza che voglia ricevermi, in caso non vi sia alcuna risposta da parte della santa sede, il primo luglio comincerò una “proposta di dialogo alternativa” che consisterà nell’inizio di uno sciopero della fame che si protrarrà, sotto controllo medico sino a che non verrò ricevuto ed ascoltato con la giusta e dovuta considerazione.
Questa non è un attacco alla Chiesa, anzi è un atto d’amore che vuole mantenere gli occhi aperti per mantenere la fede.
Questo chiedono le vittime e i sacerdoti del savonese.
 
Zanardi Francesco.


Venerd́ 11 Giugno,2010 Ore: 11:44