Pedofilia clericale - riflessione
Il Papa e Bertone chiedano perdono alla vittime

di Paolo Farinella, prete

Mercoledì scorso non avevo ancora finito di scrivere che dopo gli Usa , l’Irlanda e la Germania sarebbe venuto il turno dell’Italia che … zac … vengono fuori alcuni casi di pedofilia. Mi si stringe il cuore perché ci troviamo di fronte a tragedie che sono gravi e complicate sotto molti aspetti. Penso che la responsabilità primaria sia dell’educazione di seminario che spersonalizza e «infantilizza» anche chi entra adulto: il prete deve essere un eterno bambino, senza testa propria, sempre pronto ad eseguire ordini dei superiori che deve anche adorare come idoli indiscutibili. I preti che crescono bambini non hanno coscienza, almeno sul momento, di fare male ai bambini, ma con essi giocano avendo una struttura psicologica ed affettiva fanciullesca e deviata perché vissuta in modo subliminale. Quando qualcuno gli fa prendere coscienza, allora è troppo tardi.
Come sono state tristi le parole di P. Lombardi che cerca di scusare il suo mondo dicendo che questi misfatti accadono anche in altri ambienti che pure dovrebbero tutelare i bambini! E’ vero che anche alcuni/molti genitori sono colpevoli di abusi su minori «dentro le mura domestiche», ma ciò non è un motivo né logico né etico per tentare di ridurre il dànno: le responsabilità sono indivisibili e chi pretende di insegnare la morale deve saperlo e, in casi anche tacere. Non hanno parlato quando dovevano, stiano zitti adesso, se tentano di straparlare.
Più grave ancora il maldestro tentativo del cardinale-prima donna in gonnella e coppola, Bertone che gongola di avere sventato il «complotto» di denigrare la Chiesa e il papa. Poveretto, non si rende conto di quello che pensa, non solo di quello che dice. A denigrare la Chiesa ci pensano i prelati in gonnella come lui e i preti che lui/loro hanno formato e che adesso scaricano, tirandosi fuori in modo vigliacco e lasciando abbandonati a se stessi i preti colpevoli, ma non da soli: si lavano le mani anche senz’acqua e si stirano la coscienza.
Non è possibile perché anche se in Germania e nella diocesi che fu del papa non fosse successo nulla e suo fratello fosse totalmente estraneo, il papa in quanto tale è responsabile di tutto ciò che succede nella Chiesa universale. Se pretende tutta l’autorità e impone tutta l’obbedienza al suo magistero, deve anche assumersi tutta la responsabilità che gli deriva dal suo ruolo. Chi fa le leggi? Chi fa le norme e i regolamenti? Chi obbliga al celibato senza misericordia? Chi ordina preti persone immature e magari fallite in altri campi? Chi accoglie nei seminari candidati malati? Chi ordina vescovi carrieristi disposti a vendersi anche l’anima senza alcuna fatica pur di avere una striscia rossa come i carabinieri? Chi forma i preti alla degenerazione psichica e affettiva?
Il papa è colpevole come e forse più del prete pedofilo. Bertone è colpevole se crede di salvarsi con una battuta degna del peggiore berlusconismo che deve avere sempre ragione a costo di girare le frittate non una, ma dieci, cento, mille volte. Invece di dire di avere «protezione dall’alto», Bertone chieda perdono alla vittime e rassegni le dimissioni per evidente fallimento suo e della cricca che sgoverna la Chiesa.


Giovedì 18 Marzo,2010 Ore: 10:57