Mio Amico Carissimo

di Tusio de Iuliis

Mio Amico Carissimo
Quanti

sono quelli che oggi

hanno masticato l’aria

per l’ultima volta?

Quanti

quelli che oggi

per gioco

sono saltati in mille pezzi

passando sulle nostre mine?

E quanti

quelli che oggi

hanno respirato l’uranio nel vento

grazie alla tua cristiana umanità?

Non sai rispondere

non sai dire nulla che abbia senso

riesci solo

a biascicare parole bestemmiate

peggio di una baldracca distratta

bagnata solo di sudore e di noia

Mio Amico Carissimo

anche tu hai portato il cervello

al mercato delle cose inutili

se lo aprissero

troverebbero foruncoli purulenti

e barattoli di fagioli marci

frammenti incomprensibili

buttati qua e la



Mio Amico Carissimo

non ricordi più niente

cavalchi oramai senza fantasia

anzi cammini sulla roccia

e non avverti nemmeno il dolore

non senti più i profumi

ma nemmeno il tanfo

e soprattutto

hai perso l’orgoglio e l’ebbrezza

Mio Amico Carissimo

tu non puoi saperlo ancora

ma non hai più niente

non hai udito né voce

non hai occhi né vene

non hai più memoria

e nemmeno un cuore

sei morto ieri

con un colpo di pistola nella bocca

e la mia carezza.



Spoltore, 20.01.1998



Tusio de Iuliis



Venerdì, 19 ottobre 2007