Per i sopravvissuti che la notte rivivono gli incendi dei paesi, per i fucilati caduti sui monti o nelle piazze, per gli scampati nascosti nelle viscere nere dei camini, per chi il giorno della strage incontrò una donna e prese unaltra via - lo ricorda oggi come miracolo di pianto - questo è il giorno della festa
(nel tempo delluomo, relativo, per un mattino chi è morto torna vivo, appare in un corteo, svolta dietro langolo, salta una transenna, si perde come il pensiero dentro unemozione)
"festa daprile", passi sulla strada, musica e bandiere: minoranze in marcia. Si ode il battito dali della dignità.
Borgo Ticino, 25 aprile 2008
Eleonora Bellini
Sabato, 26 aprile 2008
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