Le Chiese Cristiane Evangeliche nella Valle del Sele

Cenno storico, sviluppo, attività e peculiarità organizzative


di Romolo RICCIARDIELLO

Nato sullo spartiacque dell’Appennino Campano, in provincia di Avellino, a S. Andrea di Conza, ho, fin qui, trascorso la metà della mia vita (28 anni) nel mio paese nativo e l’altra metà in Battipaglia, nella provincia di Salerno.
Questo tratto dell’Appennino, alla confluenza delle province di Avellino e Salerno con quella di Potenza, alimenta il fiume Ofanto, che scorre nell’omonima Valle immettendosi nel Mare Adriatico, ed il fiume Sele, che attraversa la Valle del Sele e sfocia nel Mar Tirreno: mi vedo, perciò, obbligato a tratteggiare anche il sorgere delle Chiese Evangeliche nella “Valle dell’Ofanto” per poi soffermarmi su quelle della “Valle del Sele”.
Correvano i primi anni 1920 quando, al mio paese, giunsero notizie che alcuni emigrati in Argentina, tra i quali mio nonno, Giuseppe Ricciardiello e mio zio, Angelo Maria Cassese, si erano “dati a Dio” ed avevano abbandonato la religione cattolica dopo aver “incontrato” il Signore Gesù ed esperimentato il battesimo con lo Spirito Santo tramite i segni del “parlare in lingue” in una Congregazione di Buenos Aires (Anziano Mingrino). Successivamente, alla morte di mio nonno, questo mio zio rientrava in Italia, portando alla famiglia la testimonianza viva di quanto era accaduto a lui ed altri, testimonianza, peraltro, subito confermata da rientri, da Chicago-USA, negli stessi anni, di altri compaesani che avevano avuto la medesima esperienza in Nord America.
Da queste testimonianze sorsero le prime Congregazioni nell’Alta Irpinia e nella Valle dell’Ofanto, oltre che nel mio paese, anche se il momento politico non era dei più favorevoli, anzi tendeva a restringere gli spazi di libertà per via del Regime Fascista che si andava instaurando e dei privilegi del Cattolicesimo Romano che si andavano sviluppando e consolidando, come tutti sappiamo.
Ciononostante, tutti gli anni venti e trenta furono anni benedetti da Dio, con tutte le persecuzioni che ci portarono, per via della testimonianza sparsa e per l’evangelizzazione efficace e fruttifera che fu effettuata, e videro i nostri nonni e la loro generazione, pionieri di questa causa, benché oggetto di ostracismo da parte degli evangelici esistenti nella zona, generalmente Battisti, o di vera persecuzione da parte del Romanesimo e delle stesse autorità, politiche, civili, militari, iniziare un lavoro sistematico di predicazione ed insegnamento a tutti, uomini e donne, grandi e piccoli, colti ed analfabeti, con mansuetudine-riverenza e timore-rispetto (1a Pietro 3:15-17), sempre pronti a rendere conto della speranza che era in loro a chiunque, interessato, ne faceva loro richiesta.
In una conversazione, ad esempio, col Vescovo, Ordinario Diocesano pro-tempore in S. Angelo dei Lombardi e Conza della Campania, che lo apostrofava pubblicamente di “ignorante ed eretico” per non aver voluto riverire il crocifisso al suo petto, uno di questi pionieri, umilmente, chiariva che, purtroppo non poteva, in alcun modo, riverire chi era rimasto in croce, per la condanna inflittagli, e spiegava come, dei tre condannati e giustiziati in croce, l’uno, Gesù, era risorto dopo tre giorni e tre notti di sepoltura, il secondo, il ladrone pentito, era andato con Gesù in paradiso in seguito alla sua confessione ed al ravvedimento, mentre il terzo, e soltanto lui, il ladrone malvagio, potrebbe essere quello rimasto in croce, senza alcun cambiamento... beh, ad un tale egli non poteva tributare né riverenza, né venerazione. La Croce di Cristo, vuota, spoglia, quella meritava ogni tributo di interesse e di sincera riverenza nell’impegno della predicazione (Galati 6:14 e 1a Corinzi 1:18), e questo personalmente stava facendo…
Vennero gli anni quaranta con guerre e bombe e tanti cambiamenti, peraltro annunciati in profezia per lo Spirito Santo nei decenni passati, e vedemmo cadere il Regime e la regnante casa Savoia; venne la Repubblica con la sua Costituzione e le libertà, che non furono automatiche nel territorio: bisognava guadagnarsele, palmo per palmo, presso le Autorità per l’enorme influenza del Romanesimo che premeva e spingeva alla persecuzione ed alla negazione dei nostri diritti per conservare i suoi privilegi. Fu proprio nei primi anni cinquanta che dovemmo esperimentare una recrudescenza di intolleranza tramite processi nelle Preture e nei Tribunali oltre che comparizioni nei Commissariati e nelle Questure, specialmente per ì nostri conduttori, pastori o anziani, e vere retate intimidatorie nelle chiese che erano venute allo scoperto con l’illusione delle piene e reali libertà costituzionali.
In questo momento storico ed in questo contesto politico sorsero le chiese nella Valle del Sele (inizialmente a Caposele, poi Contursi Terme e Oliveto Citra), negli anni 1946-50, con l’opera evangelizzatrice di Pasquale Albano, da Caposele, al rientro dal suo lungo servizio militare (6 anni) e dopo la sua personale conversione e manifestazione di “nuova nascita” (Giovanni 3) con successiva esperienza del battesimo con lo Spirito Santo. Egli era frutto, unitamente a sua moglie, della precedente testimonianza in Alta Irpinia da parte di emigrati in Nord America, i quali, partecipi degli avvenimenti di Topeka ed Azusa Street, avevano avuto anche chiaro mandato da Dio di lasciare Chicago per venire a rendere testimonianza, in Italia, alle loro famiglie ed ai loro connazionali.
Questa era un’ altra epoca, quella dei banditori (2a Timoteo 1:11) che evangelizzavano più pubblicamente ricercando nuovi metodi ed approfittando, gradualmente, di tutte le opportunità che la nuova situazione politica andava consentendo.
Gli anni sessanta videro il grande Risveglio nelle nostre zone e, mentre le chiese nell’Alta Irpinia e nella Valle dell’Ofanto si consolidavano ed uscivano sempre più allo scoperto, aderendo alle “Assemblee di Dio in Italia” o restandone fuori, indipendenti, tutta la Valle del Sele, non toccata tanto dalle precedenti evangelizzazioni, sull’una e l’altra sponda del fiume, veniva coinvolta nella decisione concreta per Cristo ed il Regno di Dio per l’opera del pastore Albano e dei suoi collaboratori, che egli aveva discepolati, fino a raggiungere le città di Salerno, Avellino e Potenza con lavoro diretto, estendendosi al Materano, Calabria e Sicilia con collegamenti di comunione e raggiungere la Toscana, Piemonte e Lombardia per l’immigrazione interna dei nostri fratelli a motivo di lavoro.Il 1970, in cui trapassò il Fr. Albano e gli anni immediatamente successivi furono anche per me densi di vari cambiamenti: finalmente mi fu consegnato l’appartamento acquistato due anni prima e potei trasferirmi a Battipaglia, dove avevo iniziato un lavoro itinerante di evangelizzazione, proseguendo nel lavoro con la Assicurazioni Generali (ero stato assunto nel 1966), fui appoggiato alle Agenzie del Salernitano, lasciando quelle dell’Avellinese e proseguivo nell’interessarmi di Consulenza del Lavoro; dovetti però, far fronte alla mancanza del Pioniere nelle varie chiese della Valle del Sele e ne dovetti assumere il coordinamento mentre continuavo la mia personale opera di evangelista (col collaudato vecchio metodo del paese nativo) ed affrontare tutte le problematiche dell’evangelizzazione di una città senza alcuna chiesa evangelica e completamente ostile a questa “nuova religione”, coordinando anche l’attività dei colleghi (anziani e/o pastori) anche nell’alta Valle de Sele.
E’ stato un trentennio benedetto da Dio il periodo dal 1968 ad oggi che ci ha visto consolidare in varie linee l’opera del Signore tra noi in numero di aderenti e membri di chiese, in preparazione teologica e biblica dei vari ministri e collaboratori e nella dotazione di infrastrutture (locali di chiese, centri di accoglienze, consultori spirituali e familiari, biblioteche, ritrovi, ecc.) alle varie associazioni o Cooperazioni costituite.
Gli ultimi 15 anni ci hanno visti impegnati nel Coordinamento dei Ministri Pentecostali per contattare e tenere insieme le varie componenti pentecostali nella Nazione e l’ultimo quinquennio, nella riscoperta dell’evangelizzazione di massa (mentre non cessava quella personale ed individuale), ci ha visti spingere anche questo tipo di evangelizzazione nel promuovere Congressi, Conferenze e Seminari, aiutati da Ministri specialisti Nazionali, Europei, Sud e Nord Americani, Asiatici ed Africani, sempre certi che i benefici delle esperienze, fatte nei vari Continenti, possano essere utili anche all’Italia, cristiana per tradizione e vanto, ed all’Europa post-cristiana per via dei pericoli della secolarizzazione, spesso ed ovunque presente.
Il resto è attualità presente nel nostro impegno:
…nella costituzione della Consultazione Ministeriale Evangelica (C.M.E.)-Agenzia Italiana per il Patto di Losanna (L.C.W.E.)-per un raccordo nazionale dei Ministri dell’Evangelo;
…nello spingere e favorire aggregazioni internazionali e mondiali alla ricostituzione dell’Alleanza Evangelica Italiana (A.E.I.) Agenzia Italiana per un’effettiva e stretta collaborazione con le ben note Alleanza Europea e Mondiale di essere raccordati ad organismi trans-nazionali;
…nella preparazione di una piattaforma per l’Alleanza di Chiese Cristiane Evangeliche in Italia (A.C.C.E.I.) per utile raccordo delle Chiese, Comunità, Congregazioni, Opere o Missioni, esistenti in Italia, con le competenti autorità governative, politiche e sociali a livello centrale (nazionale) e/o periferico (regioni, province e comuni).
Facendo seguito alle precedenti note, specifico, in dettaglio, che:

La Chiesa Cristiana Evangelica di Battipaglia (Salerno) fondata nell’anno 1970, fa parte dell’Unione delle Chiese Cristiane Evangeliche nella “Valle del Sele” insieme a quelle di Caposele (Av), Oliveto Citra, Contursi Terme, Campagna, Eboli, Bellizzi e Olevano sul Tusciano (Sa), costituite in oltre 50 anni, come specificato innanzi nel breve profilo storico, tutte attualmente regolarizzate in Associazioni, oltre alle varie Missioni o Delegazioni sotto la cura delle Chiese medesime;

Le nostre attività, che, in passato, si compendiavano in celebrazioni, insegnamenti religiosi e/o secolari (anche ai fini dell’indispensabile alfabetizzazione da consentire la lettura delle Sacre Scritture) presso i locali del culto ufficiale (sotto la cura di Pastori, Predicatori e/o Anziani incaricati), oggi sono estese anche alla Consulenza spirituale presso i “Consultori pastorali” annessi alle chiese ed i “Centri Family”, alla preparazione teologica, pastorale e pratica, dei vari ministri ed all’indottrinamento basilare cristiano dei credenti stessi.

Funziona regolarmente, a cura dei ministri specificamente incaricati, un sevizio di sussidio alimentare settimanale (ultimamente anche con fondi CEE tramite il banco alimentare AIMA di Caserta) e di beneficenza delle chiese per le famiglie meno abbienti dei nostri centri, anche su segnalazioni comunali;

Per le varie attività culturali funzionano aule attrezzate, centri di studio (Seminario Biblico di Fede e Scuola Cristiana di Formazione al Ministero) con programmi settimanali per bambini, fanciulli, adolescenti e giovani e centri di canto, musica e ricreazione giovanile e non (ritrovi cristiani), biblioteche ben fornite (a Battipaglia e presso le varie Delegazioni) e missioni localizzate in tutto il territorio specifico della Valle del Sele, ed, ove esiste, per motivi di lavoro, presenza evangelica di nostra provenienza, anche in altre regioni d’Italia.

Siamo collegati per affinità dottrinale alle Chiese Pentecostali Italiane del Nord-America e Canada, quelle dell’Argentina e, tramite la Consultazione Ministeriale Evangelica, al Patto di Losanna per l’Evangelizzazione del Mondo e, tramite l’Alleanza Evangelica Italiana, all’Alleanza Evangelica Europea ed a quella Mondiale. Abbiamo parte, come “l’evangelo per tutti” s.c.r.l., della Consulta Evangelica di Napoli e, come Chiese Cristiane Evangeliche nella Valle del Sele, dell’Alleanza di Chiese Cristiane Evangeliche in Italia con sede a Bellizzi (Salerno);

Ciascuna chiesa, sotto la cura di un Pastore principale e di co-pastori, predicatori liberi, anziani e ministri vari, è amministrata dal suo Consiglio di Chiesa, eletto dall’Assemblea dei membri rappresentativi della stessa e, completamente libera nel suo interno, conserva comunione dottrinale per mezzo di un Coordinatore apostolico in base al principio del Congregazionalismo con le Chiese Cristiane Evangeliche nella Valle del Sele.

Le Chiese della “Valle del Sele” sono presenti in una trentina di Comuni delle province di Avellino, Salerno e Potenza, con una popolazione evangelica complessiva superiore alle duemila unità. Sono 20 le Comunità regolari, di cui n.6 in locali di proprietà delle medesime, n.5 in locali presi in fitto ed il resto in locali di proprietà di credenti, concessi in uso gratuito.

Tutto il movimento è gestito da un Coordinatore apostolico coadiuvato da n.3 Pastori principali (Caposele, Oliveto C. e Battipaglia), n.3 altri Pastori ordinati (Campagna, Eboli e Bellizzi), n.3 Pastori incaricati (Calabritto, Contursi Terme e Olevano sul Tusciano) e vari anziani e/o predicatori nelle rimanenti Comunità (Valva, Serradarce, Senerchia, ecc.) e/o nella responsabilità di almeno 10 Missioni o Delegazioni, pure aperte al pubblico, in altrettanti Centri e varie cellule. La struttura amministrativa di tipo apostolico (iniziale) è diventata di tipo presbiteriano essendo attualmente il Coordinatore apostolico coadiuvato da tutti i Pastori (principali, ordinati ed incaricati) facenti parte del Collegio dei Pastori della “Valle del Sele”, il quale Collegio si raduna mensilmente e decide con deleghe, per l’esecuzione, alle varie Commissioni (Pastorale-Interni, Evangelistico-Missionaria, di Istruzione-Cultura e dei Rapporti Ecumenici e/o Inter-religiosi).

Tutte le Comunità regolari sono completamente autonome sotto il profilo amministrativo e verso la stessa autonomia camminano anche le Missioni o Delegazioni.

Battipaglia, lì 30 luglio 2002



Martedì, 30 luglio 2002