Se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo

di Mario Mariotti

La realtà che ci circonda è un mistero. Presso i popoli primitivi era un mistero ancora più misterioso. Siccome tale realtà aveva delle manifestazioni di serenità e di pace, ma anche di quelle includenti minacce, pericoli, violenza e catastrofi, gli uomini pensarono di riempire il mistero di Una o più Entità, pensarono che esse avessero il potere di pilotare gli eventi, pensarono che fosse opportuno tenersi buone tali Entità per non venire travolti dal negativo mandato da Loro come punizione per coloro che avevano fatto agli altri ciò che non avrebbero voluto ricevere da loro, cioè ingiustizia e violenza.
Così, probabilmente, sortirono le religioni: se Dio c’è, gli diciamo che è bravo, cosi Lui é buono con chi glielo dice, che è il più bravo e il più buono di tutti. Parlando della religione a noi più vicina, quella che ha come riferimento la Bibbia, è ipotizzabile che si possa pensare quanto segue: da una parte si pensava a questa Entità, a questo Dio, come un essere onnipotente; poi si sperava che Egli fosse anche buono. Però…però non poteva sfuggire a nessuno che nel creato, opera di Dio portata a termine in sei giorni, fossero presenti molti aspetti crudeli, violen­ti, terribili, ingiusti, negativi in generale.
Come conciliare Onnipotenza e Bontà con la presenza del negativo? Col dogma del peccato originale. Il negativo era colpa non di Dio creatore, ma dell’uomo, della sua creatura, che aveva disobbedito a Lui. Con questo marchingegno si ottenevano due risultati determinanti: si riusciva a tener buono il Creatore deviando sulla creatura il negativo della creazione; e, in più, acquisiva enorme potere la casta sacerdotale, che si poneva quale mediatrice fra Dio e l’uomo, e si autoattribuiva il potere della purificazione dell’uomo sia dal peccato originale, che dagli altri peccati che seguivano lo stesso, dato che l’egoismo, la cattiveria, la crudeltà e la violenza accompagnavano ed accompagnano l’uomo stesso da molto prima che gli ingegneri egizi mettessero a punto il progetto delle piramidi.
Ecco il peccato originale, ecco il Battesimo che lo cancella, ecco che il sacramento ci promuove a figli di Dio, ecco che ci fa entrare nel popolo eletto dei battezzati, membri di quella Santa Romana Chiesa che è, per ogni uomo, l’unico luogo che rende possibile la sua salvezza eterna.
Ecco il potere delle chiavi, ecco l’enorme potere di chi le detiene, di chi, usando dei meriti dell’Agnello (non suicidatosi, ma assassinato dai sacerdoti, iene della Verità) può concedere o negare il paradiso a coloro che sperano in esso.
Poi sortì la necessità dell’invenzione del Purgatorio: bisognava tenersi buoni i ricchi, anche se erano dei violenti, delle carogne, dei prevaricatori. Dato che il popolo vedeva e pagava questa crudeltà sulla propria pelle, i sacerdoti non potevano, non dovevano apparire così faziosi e così servili da spedire le ricche carogne direttamente in Paradiso. Ecco allora l’altro marchingegno, il Purgatorio. I ricchi passavano per di li, ma ci rimanevano poco, perchè avevano i sesterzi necessari per accorciare la permanenza: i ricchi si mettevano tranquilli, e i sacerdoti entravano nelle garanzie del "socialismo reale": ognuno aveva il necessario per vivere, ed anche "un poco" di più.
C’erano però i piccini che morivano senza essere stati battezzati; avevano la scalogna di rimanere col peccato originale ereditato, non potevano accedere al Paradiso. Ecco, allora, inventato il Limbo. Ma poi ecco una complicazione: si vede che il Limbo aveva dei problemi di stabilità e non sopportava ristrutturazioni per essere messo a norma, (forse avrebbe dovuto pagare l’ ICI), e quindi é stato evaquato dalle anime dei piccini original-peccatori, ed é stato dismesso. (Tenere i piccini lontani dal Padre per colpa di Adamo ed Eva: era una­ cavolata troppo grossa anche per i più ingenui e semplici fra i fedeli). Ma ecco, a questo punto, la complicazione della complicazione: in Paradiso entrano anche quelli che non sono stati battezzati e quindi sono portatori del peccato originale, che prima serviva, ed ora é di inciampo: questa é una inaudita prevaricazione, una ingiustizia blasfema!
I battezzati minacciano lo sciopero, se ai non-battezzati non viene messo un contrassegno che li distingua da loro, dagli eletti-doc, dai purificati sia per l’al di qua che per l’al di là.
E, a proposito, avete notato se la testa dei teologi dava segni di surriscaldamento quando avete sottoposto alla loro analisi l’evento di Giovanni Battista, che battezza il Signore nonostante Lui fosse nato privo del peccato originale, proprio come la sua Mamma?
Devo andare avanti cari lettori, o qualcuno incomincia ad avere più chiaro il perché Nostro Signore era venuto, é venuto fra noi proprio per liberarci dalla religione, per comunicarci non solo che fra Dio e l’uomo non deve esserci mediazione, ma che Dio é interno alla persona, all’uomo stesso, e che lui è Sua mano, laica, per costruire il Regno, il futuro di questo nostro mondo secondo Dio?
Quando capiremo che noi siamo di Dio, che siamo "corpus Domini" e Lui sta portando a compimento la creazione attraverso di noi se e quando, solo se e quando amiamo ed impariamo a condividere?
Quando capiremo che non hanno credibilità coloro che, a forza di peccati originali, sacramenti e purificazioni, é dal quarto secolo che sono diventati religione, aiutano qualche povero, strumentalizzando Dio e i Santi e cementando e lubrificando la macchina che li produce?
Quando capiremo che il progetto per noi é Gesù, laico-fratello per amore?

11 marzo 2008



Domenica, 16 marzo 2008