La Verità contro Sé stessa

di Mario Mariotti

Dio col corpo, Dio incarnato, è Gesù. Lo Spirito-Amore che prende corpo é Gesù. Gesù é ateo perché è, Lui stesso, Dio, dato che Uno é lo Spirito, e si pone ad amare-servire le proprie creature. Esse sono il suo dio, sono le destinatarie dell’ esercizio del servizio-amore-condivisione da parte di Gesù stesso. Essendo Dio Uno-Spirito-Amore, se e quando l’uomo ama e condivide, in quel luogo e in quel momento é lo Spirito che opera col corpo dell’uomo. L’uomo che ama é ateo perché Dio, perché Gesù lui stesso, col proprio corpo, corpo che sta rendendo presente, efficace ed operativo Dio-Spirito-Amore nella concretezza storica.
É probabile che la gratuità si possa esplicare solo alla precedente condizione; il fare perché si crede, la mette a rischio. Questo poi è un meccanismo strutturale, avviene in ogni caso, sia che l’uomo si senta credente e sia che si senta agnostico o ateo.
Per questo, soprattutto per questo, per la gratuità, é necessario superare le religioni, e soprattutto quelle che interpongono una casta, cioè dei mediatori, fra il Creatore e la creatura. La monarchia assoluta, la gerarchia, la casta sacerdotale, che sarebbero le depositarie delle Chiavi del Regno dei cieli, sono tutte concretizzazioni maligne di un messaggio che, al contrario, pone nella laicità fraterna, conviviale e condivisionista la condizione necessaria per portare a compimento la creazione nel Regno.
La messa tridentina, col Santissimo sull’altare, il sacerdote ai suoi piedi, e il popolo alle spalle del sacerdote, formalizza questa. condizione maligna della mediazione. La Verità é assoluta, cristallizzata, formalizzata in modo preciso dalla casta, che la custodisce e, la definisce come Rivelazione. La casta si autoattribuisce il potere di rendere presente Dio stesso, rimane nella logica veterotestamentaria dell’Agnello che si suicida per togliere i peccati del mondo, si appropria dei meriti infiniti dell’Agnello e li amministra per la salvezza delle anime dei fedeli e per foraggiare sé stessa, il proprio corpo, di prestigio, ricchezza e potere.
Questa operazione ha come effetto di transustanziare la tolleranza, la dolcezza, la semplicità, l’accoglienza la mansuetudine, la convivialità, l’amore, la condivisione di cui il Signore é paradigma nella superbia, nell’ipocrisia, nella crudeltà, nella violenza, nell’inganno, nella strumentalizzazione degli umili e dei semplici di cui il cristianesimo reale, storico, dà testimonianza soprattutto dopo il Concilio di Trento, con l’istituzione e l’esercizio di quella Santa Inquisizione che io penso sia il punto più alto dell’operazione blasfema della trasformazione dell’Amore in potere, e dell’uso blasfemo di Dio stesso contro l’uomo; uomo che, secondo la logica che sottende al meccanismo dell’Incarnazione, si rivela come il dio di Dio. Questo fenomeno micidiale, la dolcezza dell’amore trasformata nella violenza del potere, é una realtà talmente negativa che rischia di mettere in crisi di identità lo stesso Maligno, che manifesta più ingenuità e più trasparenza di coloro che, con il Vangelo in mano, pregando e cantando, torturavano, straziavano ed arrostivano tutti quelli che mettevano in pericolo la struttura del potere maligno mascherato con i dogmi della Vera Fede. E, d’altra parte questo uso blasfemo della Verità contro la Verità é un fenomeno che arriva fin dentro alla nostra giornata.
Quale era lo strumento che i lavoratori avevano creato per difendere sé stessi e i propri cari dallo sfruttamento e dalla violenza esercitata dal capitalismo, il quale, senza antagonista, non pone limiti al proprio appetito di profitto e di potere? Questo strumento era ed é il sindacato. Bene, perfetto! Il vertice della Chiesa, d’accordo con il vertice dell’Impero, ha scelto proprio il sindacato, Solidarnosc, per demolire l’utopia della fratellanza e reintrodurre in Polonia, e poi, nel resto dei Paesi del socialismo reale, proprio quel capitalismo, quella cultura del Beati i ricchi, che avrebbe dovuto essere il Maligno sia per il cristianesimo che per il sindacato. E venendo ai giorni nostri, non si pongono forse sotto la protezione del Cupolone i principali difensori della trinità maligna, capitalismo, mercato e competizione, che violentano l’orfano, la vedova e lo straniero lasciando morirei ogni giorno, migliaia di piccini per mancanza di uno spicciolo? E il far passare per un perseguitato colui che ha perseguitato e perseguita la Verità, vivendo in simbiosi con l’Impero e portando avanti la controriforma del Concilio Vaticano II, non rientra forse nel suddetto fenomeno dell’uso della Verità contro la stessa Verità? E mentre i cattolici spendono soldi per andare a Roma a consolare la vittima e fanno le veglie di preghiera per gli inquisiti, e festeggiano e confermano la fiducia ai condannati perché costoro non hanno mai favorito la mafia, bensì solo dei singoli mafiosi, e mentre gode della fiducia della Gerarchia proprio colui che aggrega il prossimo proponendo la paura del comunismo, la libertà di sfruttamento, l’odio per le tasse, la paura dello straniero e il progetto maligno del Beati gli indefinitamente ricchi, dove può andare Nostro Signore, per non vomitare davanti a simili spettacoli, che bestemmiano, oltre la giustizia ed il buon senso, anche il principio aristotelico d’identità, dato che la mafia sarebbe un’entità disincarnata e separata dai mafiosi che la pongono in essere? Dove può andare Nostro Signore, in attesa di chiedere conto a coloro che si spacciano per Suoi vicari e sostituti, di quella Verità che avrebbe dovuto unificare gli uomini nella grande famiglia umana, e portare tutti alla fruizione dei diritti umani fondamentali, e invece é stata svenduta ai mercanti del Tempio e ai galoppini dell’Impero, portando il mondo di oggi alla situazione di ingiustizia planetaria e a rischio di collasso ecologico, per servire il vero principe di questo mondo, sua santità Mammona?
Come é possibile sperare nel futuro, se non riusciamo a togliere la Verità dalle mani dei ricchi, e a riconsegnarla a coloro per i quali si era incarnata coloro che fanno agli altri ciò che vorrebbero ricevere da loro, vivendo in questo modo la condizione di strumenti, di mani di quello Spirito-Amore che ha bisogno di noi per togliere l’ingiustizia e la sofferenza, e portare a tutti i viventi il necessario e la gioia?
Quando capiremo che la Verità, in bocca ai ricchi, é privata della sua sostanza e mantiene solo la forma, l’apparenza, e quest’ultima riesce a nascondere, a coprire proprio l’opposto di Sé stessa? Quando capiremo che il sabato é per l’Uomo, e che chi usa l’uomo per il sabato di fatto, lo usa per sé stesso, per ingrassare sé stesso? Come non capire che l’accumulo e il potere bestemmiano strutturalmente l’Amore e la Verità, e che i ricchi e potenti, pur dichiarandosi difensori di tali valori,
ne costituiscono la sostanziale contraddizione? Quando capiremo che la realtà va indagata e giudicata con gli occhi degli ultimi?


Mario Mariotti



Domenica, 08 giugno 2008