Le Omelie di Padre Aldo Bergamaschi
Gesù Cristo non ci insegna più nulla

Matteo 9,36-10,8


di Aldo Bergamaschi

15 giugno 2008-06-09
Pronunciata il 16 giugno 2002

In quel tempo, Gesù vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore. Allora disse ai suoi discepoli: “La messe è molta, ma gli operai sono pochi! Pregate dunque il padrone della messe che mandi operai nella sua messe”. E strada facendo ammaestrava i dodici dicendo: “ Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demoni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.

Matteo 9,36-10,8


In Verità questo Vangelo dovrebbe essere per la classe sacerdotale e non per voi. Suonano un po’ strani questi precetti: “…predicate il regno dei cieli che è vicino (d’accordo); guarite gli infermi (d’accordo); risuscitate i morti…”, quando mai l’abbiamo fatto?; “…sanate i lebbrosi…”, quando l’abbiamo fatto? Lo ha fatto s. Francesco, il quale baciò il lebbroso. La civiltà cristiana aveva isolato i lebbrosi, ed erano abbandonati a se stessi, S. Francesco con questo gesto ricostruisce un legame fraterno. (Faccio notare che s. Francesco non era né sacerdote né diacono).
I demoni dove sono? Nel popolo più religioso del mondo! Ma Gesù - in un passo che qui non cito - ha sconfitto Satana in maniera definitiva. Ora, in Italia e in Europa ci sono tanti esorcisti e il demonio è anche in casa cristiana. Questo non vi fa pensare?
Ci sono anche tanti maghi che contrastano l’opera degli esorcisti e pare che abbiano grande udienza; a mio giudizio, non cacciano dei demoni, ma creano delle situazioni demoniache all’interno della psiche umana. Il fatto che si debbano cacciare dei demoni in una civiltà cristiana, significa che si deve rivedere il concetto di civiltà cristiana: non siamo caduti solo al rango di religione, ma a un livello più basso, questa è l’obiezione che faccio.
Il passo di Matteo mi crea problemi e ho qualche dubbio che tutto sia proprio di nostro Signore Gesù Cristo. Esempio: “La messe è molta e gli operai sono pochi, le folle erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore”. In questo testo temo che Matteo abbia già trasformato Gesù, non nel figlio di Dio che mette alla base della sua sequela la conversione, ma che lo concepisca come un fondatore di religioni.
Ecco il movimento mentale: questi poveri disgraziati, sono vittime di tutto l’apparato gerarchico. (Per fare un paragone tenete presente la situazione della chiesa attuale, dove è accaduto il medesimo fenomeno).
Seguitemi in quello che vi dirò, perché è della massima importanza e verrebbe ad eliminare la specificità del messaggio cristiano che, per essere tale, esige solo la conversione degli uomini. Si prospetta una situazione in cui i cristiani sarebbero un po’ come i factotum del partito guida, che dovrà sostituirsi alle guide del vecchio testamento, agli scribi, ai farisei e ai sommi sacerdoti e così via.
Questa è purtroppo una lettura sbagliata, e credo che sia un errore mentale di s. Matteo che tra l’altro apparteneva ai pubblicani, penso che non abbia capito bene in che cosa consista la rivoluzione cristiana.
La rivoluzione francese si propone di aiutare queste pecore senza pastori; e il comunismo cosa si propone? Qui a Reggio Emilia, i seguaci di Prampolini andavano alla domenica davanti alle chiese per dire: “Guardate che costoro vi ingannano, - infatti i preti praticavano anche loro la mezzadria - non vedete che vi ingannano e vi portano via tutto? Sono dei falsi pastori che ingannano le pecore”.
Il problema come vedete si riproduce sempre e si riprodurrà ancora, finché noi saremo dei religiosi, bisogna meditare molto su questa impostazione che non è propria di Gesù.
Matteo racconta che Gesù prima di andarsene dice: “Andate, predicate la buona novella agli uomini, battezzandoli nel nome del Padre…”, questa frase conterrebbe lo stimolo alla missionarietà, infatti, quando parliamo delle missioni, si dice che il cristiano è nativamente missionario. Purtroppo io ho messo in contestazione quelle parole, perché il vero messaggio di Gesù è quello che vi ripeto continuamente. Prima di tutto dovete amarvi tra di voi “Amatevi come io ho amato voi”: senza profitto. Dopo non ci sarà bisogno di andare in giro, poiché la Verità che avete attuato convertendovi si spanderà da sola nel mondo. Tutti i movimenti missionari sono uguali in tutte le religioni e appartengono - dal punto di vista laico - a quella forma di colonialismo che tutti noi conosciamo e di cui restano residui in questo bell’Occidente.
Gesù dice: “guarite gli infermi”, e passi; “risuscitate i morti”, alcuni interpreti dicono che questo non sia mai stato attuato, a meno che non si voglia interpretare con: risuscitare i morti spiritualmente, e sarei perfettamente d’accordo.
Sono solito dire che nella Chiesa cattolica mancano due ordini. Nascono continuamente degli ordini religiosi, ma anche questi non risolvono il problema. Non è nato ancora un ordine religioso che risolva il problema del rapporto fra capitale e lavoro. Non vado nel difficile, ma capite che tutti i nostri danni, le nostre afflizioni derivano dai rapporti fra noi nell’ambito del lavoro. Lo vogliamo capire che non è cristiano che i dislivelli salariali siano da un milione e mezzo fino a cento milioni? Queste cose creano uno scandalo soprattutto da parte di chi dice di essere cristiano. Se poi andiamo alle pensioni - tanto per fare il riflesso immediato - domando a voi se ci devono essere pensioni al di sotto di un milione e altre fino a cento milioni.
L’altro ordine è quello che riguarda le malattie. Abbiamo sì tanti ospedali e anche l’Università Cattolica ne ha diversi, bene, l’ospedale è una conquista civile, ma quello che voglio dire è che non è ancora nato un ordine religioso che si applichi alla ricerca scientifica, in maniera religiosa e cristiana. Vorrei fare questo discorso soprattutto all’ordine religioso femminile: non accetto che delle persone debbano consumare la loro vita a leggere salmi e a dire preghiere - tra l’altro sono preghiere che pagano dazio, perché sono del Vecchio Testamento dove c’è una concezione di Dio sbagliata - non lo accetto. Concepisco, invece, un concetto di preghiera in cui queste donne si applichino alla ricerca scientifica, soprattutto quelle che hanno dei cervelli con talenti come la Montalcini. Un ordine religioso che praticasse questo tipo di preghiera, praticherebbe la ricerca della volontà di Dio.
Non mi si dica che voglio confondere la preghiera. La preghiera, è la ricerca del pensiero di Dio sì o no? Poi, la ricerca della sua volontà: chi lo ha fatto il creato? Lo andate dicendo voi che è Dio che ha fatto tutto: una vipera, uno scarafaggio, una zanzara, può darsi che abbiano un succo col quale domani si possa guarire il cancro, ecco perché preferirei una preghiera intesa in questo senso. È vero che il pensiero di Dio è dentro alla creazione, nessun credente potrà negarlo, ed è stato Galileo a chiarirlo ai teologi, i quali dicevano che il pensiero di Dio è nella scrittura. Per me è nella creazione più che nelle scritture, nelle quali troviamo anche degli errori.
Forse, quando un gruppo di religiosi, si applicheranno alla ricerca scientifica per trovare il pensiero di Dio nella creazione, riusciremo a guarire il 90% delle malattie.
Il problema fu agitato all’epoca di Platone. Ad Atene nel 430 a. C. scoppia una peste di cui parlano tutti i libri di storia, con riflessi teologici in alcuni autori. Subito i maggiorenti di Atene accorrono al santuario di Delfi a interrogare la Pizia per sapere cosa bisogna fare per debellare la peste. La Pizia risponde: “La peste sparirà quando i matematici riusciranno a duplicare il cubo che è nell’altare di Apollo”. Si convocano i più grandi matematici dell’epoca, con una settimana di tempo. Infine dicevano: “noi non riusciamo, è operazione difficile”. I maggiorenti allora, si rivolgono a Platone che si informa dei risultati raggiunti e dice loro: “no, la peste non si vincerà andando a lustrare gli altari delle divinità, voi greci avete un difetto: non volete piegare il vostro cervello a studiare la realtà che è composta di cubi e quadretti…”, e questo lo dirà poi anche Galileo.
Se qualche disordine è avvenuto, voi ricercando fino in fondo la struttura della realtà, troverete finalmente quel microbo e riuscirete ad estirparlo. Volete vincere la peste? Allo studio, lavorare di gomito, perché soltanto così riuscirete a liberarvi dalla malattia.
Questa è la lezione che ci viene da un filosofo che visse 400 anni prima di Gesù.
E Gesù Cristo? Non ci insegna più nulla, perché lo abbiamo fatto fondatore di una religione.



Domenica, 15 giugno 2008