327o ora in silenzio per la pace

di Rete controg8 per la globalizzazione dei diritti

Mercoledì 3 settembre, dalle 18 alle 19 sui gradini del palazzo ducale di Genova, 327° ora in silenzio per la pace. Incollo di seguito il volantino che verrà distribuito

RIPARTITE LE NAVI DEI PACIFISTI CONTRO L’ASSEDIO ISRAELIANO

"Le navi stanno partendo in questo momento. Porteranno con loro sette palestinesi, tra cui una madre e i suoi quattro figli che da anni non vedono il padre, a cui Israele impedisce di rientrare a Gaza": lo ha detto alla MISNA, Vittorio Arrigoni, attivista per i diritti umani, giunto nella Striscia a bordo delle due navi ’Free Gaza’ e ’Liberty’ che hanno sfidato e rotto il blocco imposto da Israele sul territorio palestinese. La partenza segue la consegna da parte del primo ministro di Hamas, Ismail Haniyeh, di passaporti diplomatici palestinesi agli attivisti internazionali a cui è stato rivolto un invito a tornare presto. Sulle due navi in partenza però, non ci saranno, contrariamente a quanto annunciato ieri, alcuni degli studenti vincitori di borse di studio straniere, ai quali le autorità israeliane non consentono di lasciare Gaza. "Alcuni di noi resteranno qui ancora per qualche settimana, lavorando come volontari in associazioni e in strutture mediche e assistenziali" ha detto Arrigoni, aggiungendo che "l’accoglienza all’arrivo delle navi, da parte della popolazione, è stata incredibile. La gente ci ha ringraziato per aver dimostrato che i palestinesi non sono stati dimenticati da tutti". La frustrazione generata dall’assedio "unita alla mancanza di iniziative concrete da parte della comunità internazionale - ha detto ancora Arrigoni - e dei paesi arabi, rende le condizioni di sopravvivenza a Gaza ancora più miserabili". Proprio oggi l’Egitto ha annunciato che tra sabato e domenica aprirà il valico di Rafah, che collega Gaza con il Sinai, per consentire il passaggio nei due sensi a un limitato numero di persone. Un gesto di disponibilità in occasione dell’inizio del mese sacro di Ramadan, che non basta a lavare le critiche di quanti - soprattutto negli ultimi tempi - hanno denunciato il contributo egiziano nella politica di assedio israeliana sui palestinesi.(Fonte http://www.misna.org/)

Durante la missione Le navi della marina militare israeliana hanno sparato sui pescherecci palestinesi disarmati e sugli operatori internazionali dei diritti dell’uomo fuori dal litorale della striscia di Gaza. I pescherecci erano parecchie miglia fuori dal litorale di Gaza, in acque territoriali palestinesi quando una delle navi israeliane ha aperto il fuoco. Fortunatamente i colpi non sono andati a segno ma le navi hanno tentato di passare sopra le reti da pesca per danneggiarle. Sei operatori internazionali dei diritti dell’uomo provenienti da cinque paesi differenti hanno accompagnato i pescatori nelle speranza che la loro presenza avrebbe trattenuto i militari israeliani dall’infierire sui pescatori. Nel passato i militari israeliani hanno sparato e ucciso pescatori palestinesi disarmati Sfortunatamente non avevano con loro né le macchine fotografiche né le videocamere né i megafoni, da usare proprio come fanno loro Nonostante le intimidazioni la pesca è stata ricca e vantaggiosa ed è stata portata a terra una quantità di pesce dieci volte superiore rispetto agli standar dei pescatori palestinesi.

Questa è la lista dei pacifisti a bordo: Vittorio Arrigoni, Italy Georgios Karatzas, Greece Adam Qvist, Denmark Andrew Muncie, Scotland Donna Wallach, USA Darlene Wallach, USA



Giovedì, 04 settembre 2008