All’assemblea è importante che partecipino tutte le reti e le organizzazioni che hanno dato vita alla manifestazione del 9 giugno contro la visita di Bush e la politica militarista del governo Prodi. Le proposte per la discussione riguardano:
1) Lavvio di un tavolo permanente contro la guerra adeguato a fronteggiare lescalation della guerra permanente. Un tavolo che preveda assemblee nazionali periodiche di resoconto, discussione e decisione sulle iniziative e un gruppo di lavoro che operi concretamente tra una iniziativa e laltra. A questo gruppo è importante che partecipino sia le reti nazionali che le reti locali impegnate contro le missioni, le basi e le spese militari.
2) La preparazione di due scadenze importanti: la giornata internazionale contro la guerra e il liberismo del 26 gennaio promossa dal Forum Sociale Mondiale e la manifestazione di Vicenza del 15 dicembre prossimo.
C’è necessità di un confronto sugli scenari di guerra che si delineano con sempre maggiore intensità nel quadrante mediorientale. In tutto questo le responsabilità e le complicità del governo italiano ci sono tutte, basta pensare ai maggiori finanziamenti alle forze armate, alle missioni militari e al complesso militare-industriale previsti dalla Legge Finanziaria.
Contrastare la politica di guerra significa non solo manifestare contro il Dal Molin, ma prendere di petto il rinnovo delle missioni militari che verrà votato alla fine di gennaio, laccordo militare Italia-Israele e lembargo alla Palestina, lacquisto dei cacciabombardieri F35, lampliamento di tutte le basi militari, ladesione italiana allo scudo missilistico USA.
Facciamo appello allorganizzazione ed allautonomia del movimento contro la guerra per non dover convivere nuovamente con la tesi della "riduzione del danno" e le logiche compromissorie che non hanno portato a inversioni di rotta nella politica militarista del governo.
Le reti e le organizzazioni No War
9giugnonobush@libero.it
Sabato, 17 novembre 2007
|