Congresso Movimento Nonviolento
Messaggi di saluto al Congresso del Movimento nonviolento (2)

Messaggi di Sandro Canestrini e Diego Cipriani


SANDRO CANESTRINI



[Ringraziamo Mao Valpiana (per contatti: mao@sis.it) per averci messo a disposizione i messaggi di saluto al XXII congresso del Movimento Nonviolento svoltosi dal primo al 4 novembre 2007 a Verona; pubblichiamo di seguito una seconda serie di essi; gli altri pubblicheremo via via che saranno trascritti e ci saranno messi a disposizione.

Sandro Canestrini, avvocato, particolarmente impegnato per i diritti civili, la pace, la nonviolenza, una delle figure piu’ prestigiose del Movimento Nonviolento. Tra le opere di Sandro Canestrini: segnaliamo L’ingiustizia militare (con A. Paladini), Feltrinelli, Milano 1973; il suo contributo in AA. VV., Le istituzioni in Italia, Savelli, Roma 1976; quello in AA. VV., I diritti del soldato, Feltrinelli, Milano 1978]



Amici carissimi,

sono impedito dalle mie negative condizioni fisiche dal partecipare al Congresso, per la prima volta in tutti questi anni.

Vi auguro di tutto cuore ottimo successo nei lavori, accompagnandovi come sempre con il mio fraterno augurio.

Vostro,

Sandro Canestrini


DIEGO CIPRIANI


[Diego Cipriani e’ direttore generale dell’Ufficio nazionale per il servizio civile; da sempre impegnato per la pace, la solidarieta’, la nonviolenza, e’ stato responsabile nazionale del servizio civile della Caritas Italiana, e dal 1991 segretario e poi presidente della Consulta nazionale enti servizio civile. Tra le opere di Diego Cipriani: con Guglielmo Minervini, L’abecedario dell’obiettore (1991); ancora con Guglielmo Minervini, L’antologia dell’obiettore (1992); In difesa della patria (1999); tutti presso La meridiana, Molfetta]


Caro presidente del Movimento Nonviolento,

Caro direttore di "Azione nonviolenta", e’ con molto piacere che saluto voi e tutti i presenti al XXII Congresso del Movimento Nonviolento.

Come sapete, da piu’ di un anno dirigo l’ufficio nazionale per il servizio civile, ma di servizio civile mi occupo da molto tempo, da quando, cioe’, ho fatto obiezione di coscienza e ho svolto venti mesi di servizio civile, esperienza che poi ho trasfuso nella mia vita lavorativa proprio nel campo del servizio civile.

Nel corso di questa mia esperienza ho avuto modo di verificare come il servizio civile sia uno strumento particolarmente efficace per diffondere tra i giovani la cultura della cittadinanza e della partecipazione alla vita democratica del Paese, attraverso le attivita’ prestate nei vari settori in cui esso si esplica. Ma sono convinto che, anche ora che la leva obbligatoria nel nostro Paese e’ stata sospesa, la mission principale che il legislatore ha voluto assegnare al servizio civile nazionale sia quella del contributo che esso e’ chiamato a dare alla "difesa della Patria" con mezzi e attivita’ non militari. Dunque, la "cifra" che caratterizza il "nuovo" servizio civile non e’ molto diversa da quella del "vecchio" e cioe’ la nonviolenza.

In quest’ottica, il servizio civile costituisce un contributo alla costruzione di una societa’ piu’ giusta e solidale, alla costante ricerca di una pace duratura, una societa’ che rispetta i diritti di tutti e tutela i piu’ deboli, ed e’ molto importante che siano proprio i giovani a dire questo "si’" alla pace e alla solidarieta’.

Infatti, l’esperienza del servizio civile nella vita di un giovane costituisce un’importante occasione formativa, in cui si sperimenta la propria capacita’ di relazionarsi con gli altri, con i bisogni di chi ci sta accanto e della comunita’ in generale, e si impara a spendere le proprie capacita’ professionali, culturali ed umane per qualcosa di utile per se’ e per gli altri. So bene che anche voi, nella vostra lunga esperienza di ente "convenzionato", prima, e "accreditato", ora, avete potuto sperimentare tutto cio’.

Un’esperienza, quella del servizio civile nel nostro Paese, che e’ oggettivamente unica in Europa e che puo’ "fare scuola", soprattutto se riusciremo sempre piu’ a coniugare l’impegno dei giovani con l’educazione alla pace, il servizio solidale con lo spirito nonviolento, in Italia e all’estero.

In questo, come sapete, ci ha aiutato in passato il Comitato di consulenza per la difesa civile non armata e nonviolenta che ha operato nell’ambito dell’Ufficio nazionale per il servizio civile, e al quale io stesso ho partecipato come esperto. In particolare, prima del termine del proprio mandato, il Comitato ha approvato un documento di analisi per la definizione del concetto di "Difesa civile non armata e nonviolenta", che costituisce il primo contributo istituzionale relativo alla definizione di una difesa alternativa.

Nella convinzione dell’importanza del ruolo che il Comitato ha svolto, il Ministro della Solidarieta’ Sociale, succeduto nella responsabilita’ politica in materia di servizio civile, ha ritenuto utile e necessario ricostituirlo. Ritengo che nei prossimi giorni sara’ possibile annunciare la prima convocazione del nuovo Comitato.

Dal programma del vostro Congresso, vedo che il lavoro delle commissioni affrontera’ anche il tema del servizio civile nazionale. E’ per questo che, mentre formulo a tutto voi i migliori auguri per la buona riuscita dei lavori, auspico che da essi possa venire un contributo alla riflessione generale che stiamo conducendo per un servizio civile che risponda sempre meglio alle sfide del nostro tempo. Un cordiale saluto.

Tratto da
Notizie minime de
La nonviolenza è in cammino


proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini.
Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it

Arretrati in:
http://lists.peacelink.it/

Numero 268 del 9 novembre 2007



Venerd́, 09 novembre 2007