[Ringraziamo il nostro buon amico Pasquale Marfori per questo scabro intervento]
Ad essere vecchi del mestiere non si ha piu voglia di fingersi ingenui. Cosi, con tutto il rispetto per talune iniziative e campagne su temi pacifisti e umanitari caldamente e callidamente appoggiate da taluni partiti di governo, ministri e sottosegretari, non possiamo fingere di non sapere che esse hanno corso e da essi sostegno in quanto diversivi, per distrarre lattenzione e comprare il silenzio sulla guerra in atto, sulla guerra terrorista e stragista cui lItalia partecipa in violazione del diritto internazionale e della legalita costituzionale.
Non dubito che molti a quelle iniziative - in se appunto apprezzabili - aderiscano in buonissima fede, e bene ha fatto questo foglio a segnalarle e ad esprimere ad esse attenzione e quindi appoggio. Ma non dubito neppure che alcuni - non pochi, e forse la totalita - dei promotori di esse sappiano benissimo a quale operazione si stanno prestando.
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Non sappiamo se il governo italiano arreso al fascismo planetario della guerra cadra adesso o tra qualche anno, sappiamo che - ceteris paribus - essendosi esso arreso al fascismo planetario, e allideologia e alla prassi della corruzione che questa scelta accompagna - gli succedera il ritorno dei fascisti al potere anche in Italia.
Alle prossime elezioni politiche sara quindi necessario che si presenti almeno una lista che al fascismo planetario della guerra si opponga. Una lista, una lista di liste, che faccia la scelta della nonviolenza. Che ponga la scelta della nonviolenza come criterio decisivo. Come politica prima, come fondamento che non vacilla, come impegno morale oltre che come progetto politico e programma amministrativo.
Una lista che naturalmente si collochi nello schieramento che si oppone al fascismo, e ne sia il nucleo nitido ed intransigente - e che esso schieramento sia composto da tutto il cosiddetto centrosinistra (se avra un moto di pentimento e sapra far pulizia al suo interno di quanto di marcio e scellerato oggi vi domina) o solo dalla lista della nonviolenza poco importa. Conta che si possa votare per la Costituzione e per la democrazia, contro la guerra e contro il fascismo, contro la mafia e contro il regime della corruzione, per il bene comune e per lumanita, per la nonviolenza.
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A coloro che, arresisi allo status quo e di esso ridottisi quindi a complici, vorrebbero traviarci col penoso sofisma secondo cui si deve votare Mussolini contro Hitler, non abbiamo esitazione alcuna a rispondere che noi non votiamo ne luno ne laltro. Noi votiamo per la Resistenza. Tratto da Notizie minime de La nonviolenza è in cammino
proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it
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Numero 260 del primo novembre 2007
Domenica, 04 novembre 2007
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