Cappellani militari
Una lettera del Rev. Anthony F. Flaherty

Il Rev. Anthony F. Flaherty, South Boston MA, in una lettera agli editori del National Catholic Reporter, 06.06.07, scrive:



"Riguardo alla dottrina della rivista gesuita "America", sarebbe più opportuno iniziare a trattare seriamente della guerra. Da quando è iniziata, il ritorno editoriale ha beneficiato notevolmente di questa guerra immorale e illegale attraverso intere pagine, che scandalosamente reclutavano cappellani. In qualità di cappellano di marina ho constatato un grosso sfavore rispetto agli altri cappellani in Vietnam, quando ho iniziato ad interrogarmi: "Quali gradi pensi che avrebbe avuto Cristo sulla sua uniforme?". Nella mia esperienza i cappellani sono per la maggior parte dei grandi estimatori della guerra, ad un livello, a dir poco, da lasciare imbarazzati perfino i più convinti generali di armata. Di recente, la nostra campagna criminale di reclutamento in tutto il paese sta arruolando dei delinquenti disadattati. Infatti nella comunità cattolica a sud di Boston è stata aperta una stazione di reclutamento vicino al palazzo di giustizia dove, per un reato minore di droga, il giudice rilascia i colpevoli e li manda a ritrovare la sobrietà e la morte in Iraq, dove, presumibilmente, i nostri cappellani benedicono questa attività".



Mercoledì, 25 luglio 2007