VERSO LA MARCIA PERUGIA-ASSISI
SETTE DOMANDE A Franco Cambi

di Il "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo

[Franco Cambi, illustre pedagogista, e' professore ordinario di pedagogia generale all'Universita' di Firenze. Dal sito del Dipartimento di scienze dell'educazione e dei processi culturali e formativi dell'Universita' di Firenze riprendiamo la seguente scheda (aggiornata al 2007): "Franco Cambi, professore ordinario di pedagogia generale, direttore del Dipartimento di Scienze dell'educazione (poi anche dei Processi culturali e formativi) dal 1994 al 2000 e dal 2003 al 2006. Presidente dell'Irre-Toscana dal 2002 al 2005, poi Commissario straordinario e rieletto presidente nel 2006. Dirige la rivista "Studi sulla formazione" e collane di studi pedagogici presso Armando, Carocci, Clueb, Unicopli. I suoi campi d'indagine sono stati articolati su molti fronti e ha all'attivo la pubblicazione di circa sessanta volumi, piu' numerosissimi articoli. Sul fronte della pedagogia generale si e' impegnato in una difesa e promozione della filosofia dell'educazione, quale disciplina 'fondante' del pedagogico - si veda Manuale di filosofia dell'educazione, 2000, presso Laterza; come pure ha coltivato un'analisi-di-struttura del discorso pedagogico (Il congegno del discorso pedagogico - Clueb, 1986 - e Metateoria pedagogica - Clueb, 2006) sottolineandone la complessita', categoria alla quale ha dedicato diversi interventi; inoltre ha mantenuto costante uno studio dei classici contemporanei - Gentile, Dewey, il "marxismo pedagogico", il neopragmatismo - e un'analisi di alcune categorie del pedagogico (la formazione, la differenza, l'intenzionalita'), nonche', via via, una sempre maggiore attenzione ai problemi del soggetto e della sua formazione personale (vedi L'autobiografia come metodo formativo - Laterza, 2002 e Abitare il disincanto - Utet, 2006). Sul fronte storico-pedagogico, dopo studi su La pedagogia borghese nell'Italia moderna 1915-1970 (La Nuova Italia, 1974), su Antifascismo e pedagogia (Vallecchi, 1980), su La 'scuola di Firenze' da Codignola a Laporta (Liguori, 1982), si e' impegnato nella ricostruzione della storiografia pedagogica in Italia, dopo il 1945, e nella stesura di una Storia della pedagogia (Laterza, 1995) oltre che di molti saggi su vari autori e argomenti. Ha coltivato anche la letteratura per l'infanzia e gli studi filosofici. Gli studi della prima sono rivolti ai classici (a cominciare da Collodi), ai classici contemporanei (Rodari) e alla fiaba, analizzata sotto vari aspetti. Gli studi filosofici sono stati relativi al razionalismo critico (di Banfi e della sua scuola), all'empirismo critico di Preti e a figure e modelli del neostoricismo". Precedentemente, dal sito della Facolta' di scienze della formazione dell'Universita' di Firenze avevamo gia' ripreso la seguente scheda che anch'essa riproponiamo: "Dal 1987 Franco Cambi e' professore ordinario di Pedagogia generale; ha svolto il suo insegnamento presso gli Atenei di Lecce, di Siena e di Firenze. La sua formazione scientifica si e' compiuta a Firenze sotto la guida di Giulio Preti, per la filosofia, e di Lamberto Borghi, per la pedagogia (con quest'ultimo si e' laureato con una tesi sull'evoluzione del "discorso pedagogico" in Italia dal Risorgimento agli anni Sessanta del XX secolo), cosi' come quella didattica, lavorando sia alla Facolta' di Lettere sia a quella di Magistero. E' stato ed e' tuttora direttore del Dipartimento di scienze dell'educazione e dei processi culturali e formativi dell'Ateneo fiorentino ed e' tuttora coordinatore del Dottorato in "Metodologie della ricerca pedagogica. Teoria e storia". Dal 1997 e' membro del Consiglio Direttivo dell'Irrsae-Toscana e attualmente e' presidente dell'Irre-Toscana. Da piu' di dieci anni fa parte del consiglio direttivo del Cirse; inoltre dirige l'Unelg-Toscana. Ha svolto ricerche a livello nazionale finanziate a piu' riprese dal Mpi, poi dal Murst; ha diretto una ricerca - per conto della Regione Toscana - su "La Toscana e l'educazione dal Settecento ad oggi", con altri colleghi, su "L'educazione professionale in Toscana"; ha coordinato una ricerca, finanziata dal Murst, su "Neopragmatismo americano e teoria pedagogica", e ne coordina un'altra, sempre finanziata dal Miur, su "Intenzionalita' e ricerca educativa: tra teoria pedagogica e pratica formativa". Dal 1998 dirige la rivista semestrale "Studi sulla formazione". E' direttore scientifico dell'Archivio della pedagogia italiana del Novecento. Inoltre, dirige diverse collane editoriali: presso Le Lettere, La Nuova Italia, Carocci, Unicopli, ed altre case editrici. Dal punto di vista scientifico i suoi ambiti di ricerca sono stati i seguenti, svolti in contemporanea e tuttora in corso: studio di modelli teorici della pedagogia e loro tipologia attuale; epistemologia pedagogica contemporanea; storia della pedagogia italiana, europea, occidentale; problemi emergenti di pedagogia sociale; storia dell'educazione, delle istituzioni educative e storia dell'infanzia; metodologia della ricerca storico-educativa; letteratura dell'infanzia; storia della filosofia contemporanea in Italia; aspetti della teoreticita' filosofica attuale. Tra le opere di Franco Cambi pubblicate in volume: La pedagogia borghese nell'Italia moderna, Firenze, La Nuova Italia, 1974; La ricerca in pedagogia, Firenze, Le Monnier, 1976; Metodo e storia. Biografia filosofica di G. Preti, Firenze, Grafistampa, 1978; Antifascismo e pedagogia 1930-1945, Firenze, Vallecchi, 1980; La "scuola di Firenze" da Codignola a Laporta, Napoli, Liguori, 1982; Razionalismo e praxis a Milano,  Milano, Cisalpino-Goliardica, 1983; Collodi, De Amicis, Rodari, Bari, Dedalo, 1985; Il congegno del discorso pedagogico, Bologna, Clueb, 1986; La sfida della differenza, Bologna, Clueb, 1987; Storia dell'infanzia nell'Italia liberale, (con S. Ulivieri), Firenze, La Nuova Italia, 1988; L'educazione tra ragione e ideologia, Milano, Mursia, 1989; L'infanzia nella societa' moderna, (con L. Trisciuzzi), Roma, Editori Riuniti, 1989; Infanzia e violenza, (con S. Ulivieri), Firenze, La Nuova Italia, 1990; Rodari pedagogista, Roma, Editori Riuniti, 1990; La ricerca storico-educativa in Italia, Milano, Mursia, 1992; I silenzi dell'educazione, (a cura, con S. Ulivieri), Firenze, La Nuova Italia, 1994; Tra scienza e storia, Milano, Unicopli, 1994; La formazione. Studi di pedagogia critica, (a cura con E. Frauenfelder), Milano, Unicopli, 1994; Liberta' da... L'eredita' del marxismo pedagogico, Firenze, La Nuova Italia, 1994; Storia della pedagogia, Bari, Laterza, 1995; Vito Fazio Allmayer: dall'attualismo allo storicismo critico, Palermo, Fondazione Fazio Allmayer, 1996; Il bambino e la lettura, (con G. Cives), Pisa, Ets, 1996; Mente e affetti nell'educazione contemporanea, Roma, Armando, 1996; I saperi dell'educazione, (a cura, con P. Orefice, D. Ragazzini), Firenze, La Nuova Italia, 1996; Fondamenti teorici del processo formativo, (a cura, con P. Orefice), Napoli, Liguori, 1997; Il processo formativo tra storia e prassi, (a cura, con P. Orefice), Napoli, Liguori, 1997; Nel conflitto delle emozioni, (a cura di), Roma, Armando, 1997; Cesare Beccaria, Dei delitti e delle pene, Roma, Armando, 1998; La Toscana e l'educazione, (a cura di), Firenze, Le Lettere, 1998; Itinerari nella fiaba, (a cura di), Pisa, Ets, 1999; Manuale di filosofia dell'educazione, Bari, Laterza, 2000; Erasmo da Rotterdam, Le buone maniere dei ragazzi, Roma, Armando, 2000; L'arcipelago dei saperi, (a cura di), Firenze, Le Monnier, 2000 e 2001 (6 voll.); Pedagogia generale (con E. Colicchi, M. Muzi, G. Spadafora), Firenze, La Nuova Italia, 2001; La questione del soggetto tra filosofia e scienze umane, (a cura di), Firenze, Le Monnier, 2001; Mostri e paure nella letteratura per l'infanzia di ieri e di oggi, (a cura di), Firenze, Le Monnier, 2001; Intercultura: fondamenti pedagogici, Roma, Carocci, 2001; (a cura di), La progettazione curricolare nella scuola contemporanea, Roma, Carocci, 2001; L'autobiografia come metodo formativo, Roma-Bari, Laterza, 2002; Formare alla complessita', (con M. Callari Galli e M. Ceruti), Roma, Carocci, 2003; Saperi e competenze, Roma-Bari, Laterza, 2004. Lavori in preparazione: Lo storicismo critico. Modelli e figure; Cultura e pedagogia nell'Italia liberale. Dal positivismo al nazionalismo; Capire la politica". Tra i libri e le riedizioni recenti: con Firrao Francesco P.; Rossi Gaetana, Discontinuita' storiche. Dal Medioevo al Novecento, Armando, 2004; Manuale di filosofia dell'educazione, Laterza, 2005; con Piscitelli Maria, Complessita' e narrazione. Paradigmi di trasversalita' nell'insegnamento, Armando, 2005; L'autobiografia come metodo formativo, Laterza, 2005; Le pedagogie del Novecento, Laterza, 2006; con Rossi Gaetana, Paesaggi della fiaba. Luoghi, scenari, percorsi, Armando, 2006; Metateoria pedagogica. Struttura, funzione, modelli, Clueb, 2006; Incontro e dialogo. Prospettive della pedagogia interculturale, Carocci, 2006; con Tamburini Fabio, Educazione e musica in Toscana, Armando, 2006; con Toschi Luca, La comunicazione formativa. Strutture, percorsi, frontiere, Apogeo, 2006; Abitare il disincanto. Una pedagogia per il postmoderno, Utet, 2006; con Gattini Franca, La scienza nella scuola e nel museo, Armando, 2007; con Bugliani Adriano, Mariani Alessandro, Ortega Y Gasset e la "Bildung", Unicopli, 2007; con Staccioli Gianfranco, Il gioco in Occidente. Storia, teorie, pratiche, Armando, 2007; con Barsantini Leonardo, Polverini Daniele, Formare alla scienza nella scuola secondaria di secondo grado, Armando, 2007; Pensiero e tempo. Ricerche sullo storicismo critico: figure, modelli, attualita', Firenze University Press, 2008; Odissea scuola. Un cammino ancora incompiuto, Loffredo, 2008; Introduzione alla filosofia dell'educazione, Laterza, 2008; con Landi Sandra, Rossi Gaetana, L'immagine della societa' nella fiaba, Armando, 2008; con Dell'Orfanello M. Grazia, Landi Stefano, Il disagio giovanile nella scuola del terzo millennio, Armando, 2008; Manuale di storia della pedagogia, Laterza, 2009; con Landi Sandra, Rossi Gaetana, La magia nella fiaba. Itinerari e riflessioni, Armando, 2010; con Certini Rossella, Nesta Romina, Dimensioni della pedagogia sociale, Carocci, 2010; La cura di se' come processo formativo, Laterza 2010; Cultura e pedagogia nell'Italia liberale (1860-1921). Dal positivismo al nazionalismo, Unicopli, 2010]

- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' stato il significato piu' rilevante della marcia Perugia-Assisi in questi cinquanta anni?
- Franco Cambi: Un significato sia simbolico sia operativo. E in entrambi casi in modo molto alto. Come simbolo la marcia ha fatto epoca, si e' collocata in un luogo di forte significato morale oltre che religioso e ne ha rilanciato i valori. Come operazione concreta e' stata una mobilitazione di massa, che ha nutrito ed esaltato "stati d'animo" di collaborazione, di stare-insieme, di agire e per la pace e nella pace.
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- "La nonviolenza e' in cammino": E cosa caratterizzera' maggiormente la marcia che si terra' il 25 settembre di quest'anno?
- Franco Cambi: Vorrei che fosse una marcia di etica sì della nonviolenza ma anche di cittadinanza, dove la nonviolenza si fa discorso, dialogo, scambio, accordo. La nonviolenza ha anche un valore politico, come sapeva bene Capitini. E come sappiamo noi suoi lettori attuali e attenti.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' lo "stato dell'arte" della nonviolenza oggi in Italia?
- Franco Cambi: In Italia la nonviolenza non gode di buona ricezione. Siamo il paese di Machiavelli. Ma siamo anche il paese della retorica. E spesso, da noi, salvo minoranze, la nonviolenza (come la pace) finiscono in ombra. Ad entrambe e' mancata una vera formazione collettiva e personale insieme.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Quale ruolo puo' svolgere il Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini, e gli altri movimenti, associazioni e gruppi nonviolenti presenti in Italia?
- Franco Cambi: Quei movimenti devono farsi e pedagogici e politici sempre di piu'. Agire sulla formazione dei singoli: a scuola, nei gruppi giovanili, nell'associazionismo. Agire anche sul fronte della collettivita'. E  internet oggi e' (e puo' essere) un mezzo efficace, come ben testimoniano i movimenti di liberazione di popoli oggi in atto.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Quali i fatti piu' significativi degli ultimi mesi in Italia e nel mondo dal punto di vista della nonviolenza?
- Franco Cambi: Ne vedo pochi, purtroppo. Forse qualche appello di Obama. In Italia poco o nulla tra cultura e politica. Il nostro rischia di essere sempre piu' un tempo di realpolitik da un lato e di realkultur dall'altro. Purtroppo. Per questo va alzata la voce.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Su quali iniziative concentrare maggiormente l'impegno nei prossimi mesi?
- Franco Cambi: Che fare? Chiedere spazio (e volerlo) su stampa e media. Fara un programma articolato per le scuole. Parlare ai soggetti adulti, attraverso pratiche di "cura di se'".
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- "La nonviolenza e' in cammino": Se una persona del tutto ignara le chiedesse "Cosa e' la nonviolenza, e come accostarsi ad essa?", cosa risponderebbe?
- Franco Cambi: Direi: la nonviolenza e' una risposta a tensioni/conflitti/problemi che pone al centro della comunicazione il discorso come dialogo; da li' poi nasce un "sentire" che vede l'altro (uomo, animale, cosa) come valore e, quindi, da rispettare nel suo in-se'; da qui poi emerge una convinzione "filosofica" della nonviolenza come valore massimo incunabolo della pace (nell'io, tra i soggetti, tra i popoli), come diceva Gandhi.

Mittente: "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo
strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo
e-mail: nbawac@tin.it
web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/



Giovedì 01 Settembre,2011 Ore: 16:18