Viva gli stranieri

di Aldo Antonelli


Prima di tutti vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perchè mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere i comunisti ed io non dissi niente perchè non ero comunista.
Un giorno vennero a prendermi e non c’era rimasto nessuno a protestare.
(Bertold Brecht)

Così, con questi versi, Brecht descriveva la nascita del nazismo.
Contro l’ondata melmosa che, da destra e da sinistra, ci travolge, una tavola di salvataggio è pur necessaria.
Nel fetore stantìo di paure alimentate ad arte, una boccata di ossigeno pur ci necessita.
Nel coro assonante e monocorde di improperi e invettive, tipo dagli all’untore, una musica "altra" è dovere civico e morale ascoltare e diffondere.

Queste, le spigolature, che vi offro.




STRANIERO!
Per me è straniero l’egoista mascalzone che respinge l’affamato lontano dalla propria tavola, l’assetato lontano dal proprio pozzo, la miseria del mondo lontano dal proprio confort.
Mi è estraneo l’uomo capace, per servire il proprio interesse, di trattare gli esseri umani come bestiame, come attrezzi o merci.
Per me è straniero chi, per calcolo economico o per strategia politica, raccoglie gli uomini, gli infermi, gli asserviti, e li respinge verso una sorte crudele, verso la miseria, l’umiliazione, la paura, il dolore, la morte.
Mi è estraneo colui che serve, come una macchina, questa politica; colui che “amministra”, raccoglie le informazioni, redige le schedature, timbra, arresta, ammanetta, malmena ed espelle.
Per me è straniero chi, per sostenere questa politica, punta sulla paura e l’ignoranza, sull’invidia e sulla vigliaccheria; chi incita all’odio contro uomini che hanno un colore, una lingua e delle maniere di vivere differenti.
Mi è estraneo chi inventa e diffonde le menzogne che alimentano questo odio.
Le uniche frontiere che riconosco necessarie sono quelle che proteggono gli uomini dai pescecani e dalle iene che indossano una faccia da uomo, dall’avvoltoio e dal robot, dallo sfruttatore e dal mascalzone.
Frontiere che sono determinato a difendere con fermezza, respingendo gli assalti di questi barbari stranieri.
[Da un breve intervento di Gérard De Mai sul tema dello “straniero” e delle politiche contro l’immigrazione, apparso in molti blog francesi.]
da www.carmillaonline.com

Luciano Marmocchia da Pescara scrive:
Dilagano fenomeni non inediti di razzismo a seguito di spiacevoli fatti criminosi, non inediti, perchè gli spiacevoli avvenimenti che stanno caratterizzando la cronaca di questi giorni assomigliano molto agli avvenimenti che caratterizzarono la nascita del nazifascimo in Germania negli anni ’30.
Amplificare al massimo ogni episodio di crimine commesso da uno straniero immigrato, costruirci sopra una campagna d’odio contro tutti i connazionali del malfattore, contro le classi socialmente più discriminate, come i rom, i neri, i musulmani ecc., la logorroica strumentalizzazione mediatica dei neo fascisti nostrani e dei politici più in vista come Berlusconi e Fini, attraverso i loro giornali e le televisioni di loro proprietà, porta a fare simili paralleli. Per loro è solo squallido tentativo di cavalcare emozioni popolari all’indomani di tragici fatti di sangue, puro tentativo di sciacallaggio politico, ma comunque non bisogna affatto sottovalutare il fenomeno e ricondurlo a semplice manovra elettoralistica.
Io sono stato sempre molto diffidente verso allarmismi che spesso venivano proposti da molte parti della sinistra in passato, ma questa volta un minimo di riflessioni va fatto.
Perchè in Italia trovano consenso ormai queste campagne di criminalizzazione verso i rom, i lavavetri, i musulmani, i rumeni, i cinesi, ecc,?
Come mai assistiamo che queste campagne non vengono ormai più condotte da esponenti della destra estrema, ma vengono fatte proprie anche da sindaci di centro sinistra delle più importanti città quali Bologna, Torino, ecc. e come mai vengono amplificate dagli editoriali pubblicati da giornalisti di primo piano, come quello di alberto Ronkey sul Corriere della Sera, di qualche tempo fa, "L’invasione dei romeni"?
Ronkey addirittura a sostegno delle sue tesi si mette a citare Indro Montanelli in un commento scritto durante il periodo dell’emanazione delle leggi razziali nel 1938.
Un appello alla difesa dei valori occidentali contro l’invasione dei barbari ( i cinesi , gli zingari e i rumeni) nasconde invece la ormai deflaiance del sistema capitalistico globalizzato mondiale, un nuovo makkartismo che detta regole ad un’economia asfittica che deve attingere alle scarse risorse rimaste all’occidente per via dei tassi d’incremento del PIL che s’è imposto per sopravvivere , con un modello di sviluppo logoro basato ormai sulla corsa agli armamenti ed alle invasioni di stati ricchi di materie prime.
L’occidente oggi ha paura di perdere la sua egemonia su un nuovo mondo emergente e strano , diverso, ritenuto barbarico e questa paura fa proliferare appelli alla cristianità dell’Europa , incrementa la deriva nazionalistica, facendo dilagare il razzismo.
RicordiaMoci che la paura è stata la causa principale della nascita del nazismo e la paura degli agrari ed industriali italiani del 1919-20 che temevano il dilagare degli ideali della Rivoluzione d’ottobre in Russia e la paura delle nascenti organizzazioni sindacali operaie hanno permesso la nascita del fascismo in Italia.


Antonella, sempre da Pescara scrive:
Di solito evito di intervenire in discussioni in rete di questo tipo, perchè spesso si innesca un giro infinito di batti e ribatti che non giova a nessuno.
Questa volta, però, non riesco ad evitare di dire la mia. Sono davvero sconcertata dal discorso di Paolo: ma è lo stesso Paolo attivista di Amnesty che conosco, o la sua controfigura? Certi luoghi comuni così triti e ritriti posso aspettarmeli dal cittadino qualunquista che mette insieme il pranzo con la cena e tira oggi per arrivare a domani, non da uno che dovrebbe mangiare pane e diritti umani, visto il suo impegno nel sociale.
I flussi migratori di disperati non li fermeremo mettendo lucchetti ai confini. Non li fermeremo fin quando il 20% dell’umanità consumerà l’80% delle risorse mondiali avremo sempre più gente che cercherà in tutti i modi di sfuggire alla miseria che, credo sia lapalissiano, abbrutisce chiunque.
Oggi apriamo la caccia al rumeno; c’è stata quella all’albanese, al senegalese, al musulmano, al marocchino.....come se noi italiani fossimo tutti un campo di mammole innocenti. Sbaglio, o abbiamo esportato in tutto il mondo la criminalità organizzata ed i delitti più efferati nel nostro Paese negli ultimi anni sono avvenuti per mano di italiani? Sono molto preoccupata dal clima xenofobo che ci circonda, si respirano nell’aria intolleranza e prevaricazione. Sono molto preoccupata dai discorsi che sento fare da persone che conosco, e so essere aperte, lungimiranti, serene...da bocche insospettabili qualche sera fa ho sentito parole che ritengo raccapriccianti. Cito testualmente:" IL problema si risolve con un controllo attento e serrato: bisogna lasciar entrare solo quelli che ci servono. Esempio: ci servono 10 badanti, lasciamo entrare 10 badanti, non uno di più". Non so voi, ma io mi preoccupo quando questi discorsi non li fa Borghezio, ma uno di noi: stiamo dando spazio alla visione utilitaristica dell’essere umano, e questo porta alla rupe Tarpea ed al nazismo. Quando le 10 badanti non servono più perchè i vecchietti sono morti cosa facciamo? un calcio in culo e via? quando non ci sono più pomodori da raccogliere a salari da fame prendiamo quei quattro senegalesi e li buttiamo a mare da dove son venuti? Ma poi, perchè mai riteniamo che queste persone possano vivere nel nostro Paese solo se fanno il lavoro sporco che nessuno di noi vuole più fare, compresa l’assistenza ad una persona cara divenuta un peso? Tra l’altro, pretendiamo che vivano qui solo per lavorare, guai se pretendono di avere uno straccio di vita sociale, anche se minima! Dico questo perchè vivo in una zona di Montesilvano sulla strada parco dove la sera di solito si radunano un pò di rumeni che si fanno la partitella a pallone, e noto come le persone li osservano scocciati: non è bene che si divertano, devono solo crepare nei cantieri mentre le loro donne ci puliscono le case quasi a costo zero.
Proprio nella villetta di fianco a me vivono da anni due famiglie di rumeni: i migliori vicini che io abbia mai avuto, ma un dirimpettaio li ha denunciati perchè avevano ammucchiato della mobilia spicciola su un balcone coprendola con un telo. La casa è affittata mobiliata ma loro avevano bisogno di un pò di spazio in più perchè, per poter pagare l’affitto esorbitante che un italianissimo proprietario pretende hanno dovuto mettersi insieme due famiglie. Una domenica pomeriggio c’era uno dei due uomini che curava il giardino, l’altro che lavava la macchina, la bimba che giocava e le donne che stendevano i panni, mentre un mangianastri vecchio stampo mandava la loro tipica musica. E’ passata un’altra vicina e, rivolta a me che stavo uscendo, ha detto :" questi credono di venire qua a fare quello che gli pare!" Io l’ho guardata e le ho chiesto " perchè, che stanno facendo di così grave? magari non le piace quella musica, ma neanche a me piace Eros Ramazzotti per cui va pazza sua nipote".
Siamo sicuri che questa sia la giusta accoglienza di cui ci riempiamo la bocca?

A me, il grido, si strozza sulla gola, e non trova parole per essere tradotto in termini decenti e dicibili!

Aldo Antonelli




Mercoledě, 07 novembre 2007