Alla vigilia del Corteo Rom, pestaggio a Rimini di una giovane ’zingara’ incinta

di Gruppo EveryOne

Domenica 8 giugno, corteo Rom per aiutare l’Italia a uscire dalla deriva razzista. Dedicato anche alla giovane romnì Nela, prossima mamma e vittima a Rimini di un pestaggio razzista


Domenica 8 giugno si terrà a Roma il Corteo dei Rom, organizzato da Thèm Romanò in collaborazione con il Gruppo EveryOne, il Comitato del Casilino 900 e decine di organizzazioni per i diritti del popolo Rom. La manifestazione, che inizierà con il raduno (dalle 12 alle 16 in piazza del Colosseo, lato Fori Imperiali) e si concluderà con il "summit" delle organizzazioni per i Diritti Umani al Villaggio Globale del Foro Boario, vede per la prima volta una nutrita rappresentanza di famiglie Rom manifestare contro l’esclusione, la discriminazione razziale, la persecuzione e gli abusi istituzionali che colpiscono i Rom in Italia. "E’ in corso una campagna razzista che presenta la gente Rom come una razza dedita ad attività malavitose," dichiarano i leader el Gruppo EveryOne Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau, "mentre si tratta, in realtà, di insediamenti composti da famiglie colpite da un pregiudizio razzista così radicato da causarne l’emarginazione totale dalla società italiana. Negli ultimi mesi si sono verificate decine di aggressioni nei confronti dei Rom, che hanno provocato una serie di tragici eventi, fra cui la morte di bambini in fasce. Inoltre atti violenti, stupri di ragazze ’zingare’ senza rifugio, epidemie, tentati suicidi. La persecuzione ha posto le basi di una catastrofe umanitaria. Il nostro Gruppo ha denunciato al Parlamento europeo e alle Nazioni unite una sequenza impressionante di abusi istituzionali nei confronti dei Rom, sollevando l’allarme riguardo a 70 mila Rom, fra cui 40 mila bambini, che il prossimo inverno si troveranno in pericolo di vita, quando la temperatura scenderà sotto lo zero e non avranno riparo". Il Corteo dei Rom è sostenuto da decine di personalità della politica, della cultura, dello spettacolo, da testimoni dell’Olocausto ed ex-partigiani. "Il motto con cui parteciperemo all’evento," commentano i leader del Gruppo EveryOne, "è: ’Siamo tutti Rom’. Sfileremo fianco a fianco con Santino Spinelli e centinaia di Rom che chiedono giustizia e rispetto delle leggi internazionali che tutelano il loro popolo. L’8 giugno è un anniversario importante: l’istituzione a Monaco dell’Ufficio Centrale contro la Piaga Zingara, nel 1936. L’Ufficio Centrale istituì un censimento del popolo Rom nel territorio del Reich, avviò sgomberi e una politica di ’tolleranza zero’. La stampa propagandistica sollevò un grande allarme popolare, presentando i Rom come malavitosi, truffatori, ladri e rapitori di bambini. Nonostante l’indignazione di sopravvissuti all’Olocausto come Piero Terracina, Nedo Fiano e Tamara Deuel, che hanno paragonato l’attuale persecuzione dei Rom agli anni delle leggi razziali, l’Italia prosegue sulla via di una purga etnica di inaudita ferocia". Contemporaneamente all’iniziativa di Roma, a Parigi, Londra e in altre città europee si formano comitati di attivisti che si preparano a dare vita a sit-in e a partecipare alla campagna per i diritti dei Rom perseguitati in Italia. "Poco prima di scrivere questa nota per la stampa," conclude Roberto Malini di EveryOne, "abbiamo assistito Neli S., una ragazza Rom che vive a Pesaro. La giovane, che ha sedici anni ed è al sesto mese di gravidanza, è stata aggredita ieri sera, venerdì 6 giugno, a Rimini, nei pressi di un bar sul lungomare, da un italiano. Chiedeva l’elemosina ai turisti seduti ai tavoli, quando un uomo sui quarant’anni si è alzato, le ha rivolto insulti razzisti e l’ha colpita sulla schiena con poderosi calci. Nessuno dei turisti né dei passanti ha protestato e l’aggressore è tornato a sedersi al tavolino come se niente fosse. La giovane, dolorante e sotto shock, è tornata a Pesaro. Ha passato la notte con il marito e la famiglia sdraiata su una coperta, in una fabbrica abbandonata. Al mattino, però, le sue condizioni si sono aggravate. Fortunatamente il Gruppo EveryOne segue con attenzione la piccola comunità Rom di Pesaro e il marito, Nico G., mi ha telefonato. La ragazza è stata visitata presso l’ospedale San Salvatore di Pesaro, dove le sono stati riscontrati i segni del pestaggio. Fortunatamente la gravidanza non ha subito conseguenze e Neli, a parte i forti dolori e lo shock, sta bene. Questo ennesimo episodio di intolleranza e violenza contro i Rom in Italia, però, è sintomatico della condizione cui sono costretti. La stampa, con la sua irresponsabile campagna improntata all’odio razziale, è in gran parte colpevole dell’indifferenza del popolo italiano di fronte ad atti di criminale pregiudizio, che vedono persone Rom considerate alla stregua di animali, come avvenne ad ebrei, ’zingari’ e gay durante l’Olocausto".

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Sabato, 07 giugno 2008