Reazioni evangeliche alla tragica uccisione di Giovanna Reggiani

di Agenzia NEV del 7-11-2007

Battisti, metodisti e valdesi: “No al razzismo. No alle campagne di intolleranza”


Roma (NEV), 7 novembre 2007 - "C’è un tempo per ogni cosa. Ora deve venire il tempo della giustizia che dovrà fare il suo corso perché Giovanna è stata uccisa" ha detto la moderatora della Tavola valdese, Maria Bonafede, prendendo la parola durante i funerali di Giovanna Reggiani, monitrice della comunità valdese di piazza Cavour a Roma, deceduta lo scorso 1° novembre dopo essere stata aggredita lo scorso 30 ottobre a Tor di Quinto, del cui delitto è accusato un romeno. Le esequie si sono svolte sabato 3 novembre con rito valdese, a partecipazione ecumenica, nell’affollatissima basilica del Cristo Re a viale Mazzini nel quartiere Prati, come chiesto dalla famiglia per rispettare il culto valdese della donna e quello cattolico del marito. "La giustizia punisce i colpevoli, non cerca capri espiatori - ha proseguito Bonafede -. Oggi sentiamo forte il rischio che il gesto sciagurato e brutale di un uomo squalifichi e penalizzi un’intera comunità, così come temiamo che il dolore di oggi venga utilizzato per promuovere campagne di discriminazione, di intolleranza e persino di odio nei confronti degli immigrati. Siamo cristiani perché siamo convinti della forza dell’amore di Dio. Un amore che Giovanna ha vissuto ed ha saputo trasmettere”.
In questi giorni il presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), il pastore Domenico Maselli, ha espresso la sua "solidarietà fraterna alla famiglia così colpita nel dolore, fidando nella presenza e nelle consolazioni del Signore. Per onorare la memoria di Giovanna invitiamo ad azioni di pacificazione, dialogo e accoglienza. Allo stesso tempo chiediamo di tutelare la sicurezza dei cittadini attraverso la certezza della pena per chi delinque".
Anche il Sinodo delle chiese valdesi e metodiste e l’Assemblea generale dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (UCEBI), che in quei giorni tenevano a Roma la loro quarta sessione congiunta (vedi notizia precedente), hanno voluto esprimere il proprio profondo cordoglio per la tragica morte di Giovanna Reggiani. I circa 250 delegati di chiese, pastori e pastore battisti, metodisti e valdesi hanno manifestato “la propria vicinanza alla sua famiglia, alla comunità e in particolare ai bambini della ’scuola domenicale’ cui lei insegnava”. L’Assemblea-Sinodo “nel chiedere giustizia per questo delitto, respinge ogni spirito di vendetta e di odio” e “si dichiara fortemente preoccupata per le strumentalizzazioni politiche seguite a questa tragica morte, che hanno già prodotto drammatiche conseguenze di violenza xenofoba e di razzismo”.
Antonio Adamo, pastore della chiesa valdese di piazza Cavour così ha ricordato Giovanna Reggiani: “Era una donna che partecipava alla vita della chiesa con serenità e rispetto, lasciando sempre agli altri il loro spazio. È sempre stata presente al culto e infatti, anche domenica scorsa, era in chiesa”. Era entrata in contatto con la comunità circa tre anni fa ed era anche impegnata con il gruppo delle donne della comunità, oltre a ricoprire un ruolo nella segreteria della chiesa. “Dopo la sua confermazione - ha spiegato Adamo - alla chiesa evangelica di Siena, Giovanna ha iniziato a collaborare con noi frequentando il gruppo di studio biblico nel rione Prati. Poi, lo scorso anno, è diventata responsabile della scuola domenicale facendo da monitrice a una decina di bambini in età scolare”.



Giovedì, 08 novembre 2007