Razzismo a Firenze

di Pietro Ancona

Con l’applauso dei razzisti di tutte le tendenze di cui oramai l’Italia è strapiena, Il Comune di Firenze sta elaborando un regolamento per vietare ai mendicanti di sostare agli angoli delle strade o davanti le Chiese dove normalmente si mettono e di chiedere l’elemosina. Gli amministratori di Firenze sanno che non possono impedire ad una persona di chiedere l’elemosina e, nella migliore tradizione del leguleismo pseudo-giuridico di cui si servono i furbi che vogliono svuotare la legge o renderla inefficace stanno studiando la maniera migliore per raggiungere l’obiettivo. Esempio: non ti vieto di chiedere l’elemosina ma ti vieto di sostare per la strada perchè intralci il traffico o altri marchingegni di questo genere.

Chi sono gli amministratori di Firenze che hanno sottratto ai leghisti di Gentilini il primato della lotta ai poveri specialmente se immigrati? Sono esponenti del Partito Democratico, epigoni del PCI del quale, dopo avere cancellato accuratamente ogni traccia di solidarismo, hanno conservato il nucleo duro stalinistico della loro cultura comunista e lo hanno innestato al liberismo di cui sono neofiti. Un liberismo all’italiana che mette in primo piano il decoro della città rispetto la comprensione e la considerazione dei problemi di esseri umani che per vivere sono obbligati a stendere la mano..

Chiedere l’elemosina è un diritto riconosciuto dalla Costituzione. Chiedere l’elemosina fa parte delle libertà fondamentali ed inalienabili della persona umana. Se chiedo l’elemosina per vivere nessuno me lo può vietare perchè sarebbe come vietarmi di vivere. L’elemosina è sempre esistita e non costituisce scandalo sociale se non per le società che la provocano.

Le religioni la considerano una parte fondamentale dell’etica. Nella Chiesa esistono addirittura degli ordini mendicanti Vorrebbe forse il Sindaco di Firenze negare la questua dei frati? Dobbiamo ricordargli le famose pagine di Manzoni sul monaco che raccoglie noci per il suo convento? Vorrebbe negare la carità, la possibilità di aiutare chi ha bisogno? Vorrebbe negare ai musicisti di strada di esistere?

In una società "liquida" come viene definito il nostro tempo in cui membri di quasi tutte le classi sociali sono esposte alla possibilità di perdere tutto dopo la perdita del lavoro i mendicanti sono destinati a crescere di numero. Dobbiamo condannarli a morire di fame?

Come per tutte le cose, il migliore intervento è la prevenzione. Evitare di ridurre esseri umani a mendicanti. Questo si può fare con politiche del welfare adeguate. Con una politica che sia l’esatto contrario della precarizzazione.

Ma al Sindaco di Firenze non importa niente dei mendicanti e non si pone il problema di come aiutarli. L’unica cosa che ha in testa è cancellarli dalla città come ha fatto con i lavavetri. Chiede anche maggiori poteri per questo: Chiede di diventare una sorta di sceriffo.

Pietro Ancona


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Giovedì, 03 aprile 2008