Lopposizione al razzismo non puo consistere solo di belle parole e di gesti meramente simbolici, ininfluenti le une come gli altri. Anzi, come scrisse quel medico latinoamericano, esse ed essi appaiono come analoghi allapplauso della plebe ai morituri nellarena del Colosseo.
Lopposizione al razzismo deve diventare una campagna di resistenza nonviolenta in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
E questa campagna di resistenza nonviolenta deve avere un programma costruttivo.
Non basta dire no agli infami provvedimenti governativi - odierni e pregressi -, occorre ottenerne la revoca, ed insieme e subito occorre anche realizzare le alternative possibili e necessarie nel vivo stesso della lotta; alternative pubbliche, anche e soprattutto valorizzando il ruolo e i poteri dei servizi pubblici e delle amministrazioni locali, tali da contrastare praticamente, effettualmente, quegli infami provvedimenti; alternative attraverso cui uscire dalla subalternita, e dallapatia.
Alternative attraverso cui agire una politica pubblica dellaccoglienza fondata sulla legalita costituzionale, sul riconoscimento della dignita e dei diritti di ogni essere umano, sulla consapevolezza che la sicurezza va garantita a tutti, ed in primo luogo a chi ne ha piu bisogno.
E ad esempio:
a) Per tutti i migranti il diritto alla mobilita nellunico pianeta che e la casa di tutti. Cessi lapartheid planetario. Vi e una sola Terra e vi e una sola umanita.
b) Per tutti i migranti che non hanno commesso alcun reato labolizione della detenzione amministrativa, e quindi labolizione dei campi di concentramento.
c) Il diritto di voto (elettorato attivo e passivo) in tutte le istituzioni, e il riconoscimento pieno di tutti i diritti civili, per tutte le persone che in un territorio effettualmente risiedono.
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d) Per le persone e le comunita comunque viaggianti realizzare anche campi di sosta e campi di transito con strutture e servizi adeguati e regole condivise e responsabilizzanti: campi di sosta e di transito da realizzare in tutti i Comuni o consorzi di Comuni cosi da poter avere dimensioni limitate ed autogestibili, con adeguata capacita di carico e con rapporti trasparenti e democratici con la pubblica amministrazione erogatrice dei servizi.
e) Difesa intransigente dei diritti dei bambini attraverso il diritto allo studio e allassistenza e la garanzia di servizi pubblici atti a rendere le condizioni esistenziali, abitative e di socializzazione realmente vivibili. f) Contrasto di ogni forma di discriminazione e persecuzione, difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
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g) Lotta alla schiavitu ed ai poteri mafiosi.
h) Lotta al razzismo e al femminicidio.
i) Una politica locale inclusiva e partecipata, fondata sul riconoscimento e lincontro delle persone e delle culture ed insieme sulle pratiche che inverano i diritti umani fondamentali per tutte e tutti.
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Tutti gli enti locali potrebbero attuare politiche efficaci, e sarebbe ora che lo facessero. Non e affatto necessario attendere le elezioni politiche per rovesciare i rapporti di forza parlamentari: le politiche razziste e mafiose possono essere contrastate e sconfitte dal basso, con lazione amministrativa degli enti locali fedeli alla Costituzione della Repubblica Italiana. Il quadro normativo di riferimento ce gia. Le esperienze pratiche di rifermento ci sono gia. Le riflessioni teoriche di riferimento ci sono gia. Si tratta di piantarla con lantirazzismo solo a chiacchiere e passare allantirazzismo concreto. Tratto da Notizie minime de La nonviolenza è in cammino
proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it
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Numero 517 del 15 luglio 2008
Marted́, 15 luglio 2008
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