Immigrazione/1
Di Lecce: «No a ogni forma di violenza o discriminazione»

di Agenzia NEV del 28-5-2008

Gli evangelici impegnati a fianco dell’associazionismo


Roma (NEV), 28 maggio 2008 - Un’assemblea pubblica, da tenere la terza settimana di giugno, per parlare dei problemi connessi con l’immigrazione e discutere delle iniziative da intraprendere in seguito al pacchetto sicurezza e all’emergenza rom. E’ la proposta avanzata da numerose associazioni tra cui il Servizio rifugiti e migranti (SRM) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), nel corso di un incontro dal titolo “Il razzismo ci rende insicuri”, tenutosi a Roma presso la Città dell’altra economia. Tra i partecipanti - che hanno espresso seria preoccupazione per il dilagante razzismo nelle città - anche esponenti delle associazioni ARCI, ACLI, CGIL, Libera, Antigone, Lunaria, Magistratura Democratica, Federazione Rom e Sinti insieme.
“Riteniamo che le misure sull’immigrazione contenute nel pacchetto sicurezza appena approvato dal Consiglio dei ministri, introducano il concetto di disuguaglianza dei cittadini, in violazione dell’articolo 3 della nostra Costituzione e della Dichiarazione dei diritti dell’uomo”, ha dichiarato Franca Di Lecce, direttore dell’SRM, intervenuta nella mattinata di ieri. “Di fronte alla criminalizzazione della fame e della povertà - ha continuato -, le chiese hanno il diritto/dovere di intervenire nel dibattito pubblico richiamandosi ai propri valori. In quanto tale abbiamo il compito di testimoniare con le nostre azioni e la nostra prassi che una società inclusiva e rispettosa è possibile, la dignità di ogni persona è inviolabile e i diritti umani non sono un esercizio retorico di cui andare fieri, ma una pratica quotidiana”. Di Lecce ritiene che “in un contesto che vede uno scivolamento pericoloso dallo stato sociale allo stato penale”, sia necessario “dire no a ogni forma di violenza, discriminazione o stigmatizzazione di intere comunità”.



Venerdì, 30 maggio 2008