Riflessione
Non opprimete lo straniero

di Pierpaolo Loi

“Non opprimete lo straniero: anche voi sapete cosa prova un forestiero, perché siete stati stranieri in Egitto” (Esodo 23, 9).

Ho ascoltato con costernazione la decisione del ministro degli interni, il leghista Maroni, di prendere le impronte digitali ai rom, anche ai bambini rom. Motivo: fare il censimento, identificare, togliere i bambini dall’accattonaggio e togliere la patria podestà ai genitori non adempienti…
Non basta più indignarsi, bisogna manifestare tutta la nostra contrarietà a questa politica razzista e xenofoba…«Dunque, non abbiate paura degli uomini. Tutto ciò che è nascosto sarà messo in luce, tutto ciò che è segreto sarà conosciuto…Quel che io vi dico nel buio, voi ripetetelo alla luce del giorno; quel che ascoltate sottovoce, gridatelo dalle terrazze” (Vangelo di Matteo: cap. 10, vv. 26-27). Nella nostra cattolicissima Italia si introducono leggi e pratiche che contraddicono il cuore stesso del messaggio ebraico-cristiano.
Forse il ministro Maroni non sa che i bambini rom frequentano scuole materne, elementari e medie, che sono identificabili in qualunque momento…Forse il ministro ha dimenticato la sua prima esperienza di scuola: i bambini (tutti i bambini) le impronte le lasciano sui cartelloni dopo aver immerso le proprie mani nei colori, in un gioco personale e collettivo di identificazione…
Io, che insegno da trent’anni e ne ho trascorso 25 insieme ai bambini, inviterei il ministro a tornare sui banchi di scuola per riprendere in mano dizionario e libro di storia; basterebbe un buon libro sul Novecento, secolo di tirannie, di guerre, di leggi razziali: studi un po’ di storia e si accorgerà che anche Hitler, seguito poi da Mussolini, ha cominciato con il censimento di ebrei e zingari, con l’obbligo di identificazione (stella gialla per gli ebrei e triangolo marrone per sinti e rom, altri colori differenziavamo gli omosessuali, i testimoni di Geova, i prigionieri politici), per motivi razziali e igienici (ripuliamo la città dagli accattoni!); man mano si è arrivati alla deportazione e infine alla soluzione finale nei campi di sterminio..
Il monaco Enzo Bianchi in un bell’articolo su “la Repubblica” de10 giugno 2008 riportava un versetto della Bibbia in cui si dice: “«Vi sarà una sola legge per tutta la comunità, per voi e per lo straniero che soggiorna in mezzo a voi; sarà una legge perenne, di generazione in generazione; come siete voi, così sarà lo straniero davanti al Signore» (Libro dei Numeri, cap. 15, v. 15).
Consiglio all’onorevole ministro di leggere anche la Bibbia, magari non da solo ma con l’aiuto di qualche buon maestro. A mettere in pratica quel precetto biblico dovrebbe prendere le impronte digitali, insieme ai rom a tutti gli stranieri (compresi i soldati americani presenti nelle basi militari) e ai cittadini italiani, amorevole premuroso ministro…
Del resto, per voi che sedete sugli scranni del parlamento e sulle poltrone del potere la scuola è l’ultima preoccupazione (al contrario delle società più civili, dove l’educazione dei giovani viene messa al primo posto), ma l’infanzia si salvaguarda offrendo servizi, non sevizie…E che cosa sarebbe prendere le impronte digitali di un bambino da parte di un carabiniere, se non una sevizia?…Purché non si trovi la connivenza di qualche “buon” insegnante disposto a giocare con i bambini rom.
Siamo nel 2008 a sessant’anni dalla promulgazione della Costituzione italiana e della Carta dei diritti universali dell’uomo dell’ONU (rilegga i principi di queste carte, e anche la Carta dei diritti dell’infanzia, signor ministro!): l’Italia è stata terra di grande pensiero, ingegno e arte. Oggi la state riducendo a luogo inospitale e degradato culturalmente. Si dimetta signor ministro e faccia pubblica ammenda.

Pierpaolo Loi
Monserrato




Sabato, 05 luglio 2008