ROM: INDAGINE MIGRANTES SU RAPIMENTO DEI MINORI
NESSUN CASO IN ITALIA

di Agenzia SIR del 10-11-2008

10/11/2008 12:43

Lo stereotipo “gli zingari rubano i bambini” risulta essere molto più potente di qualsiasi altro. E che si tratti di uno stereotipo lo dimostra una ricerca commissionata dalla Fondazione Migrantes al Dipartimento di psicologia e antropologia culturale dell’Università degli Studi di Verona sui presunti tentati rapimenti, addebitati ai rom nell’arco di tempo che va dal 1986 (caso avvenuto in Costa Smeralda) al 2007 (Isola delle Femmine, vicino a Palermo). Presentata questa mattina a Roma nel corso di una conferenza stampa, l’indagine ha preso in esame 29 casi di sottrazione dei minori, oltre a 11 casi di sparizione di bambini (quindi 40 in tutto) nella maggioranza molto noti all’opinione pubblica (come quelli di Angela Celentano e Denise Pipitone). “E’ da subito opportuno indicare il risultato principale della ricerca – precisano i ricercatori -, e cioè che non esiste nessun caso in cui sia avvenuta una sottrazione del bambino: nessun esito, infatti, corrisponde ad una sottrazione dell’infante effettivamente avvenuta, ma si è sempre di fronte ad un tentato rapimento o meglio ad un racconto di un tentato rapimento”. Spesso l’opinione pubblica è vittima anche della “confusione che generano i media al momento della denuncia del fatto, dando come provato e vero il tentato rapimento”.

Ma – si legge nella ricerca – “laddove le Forze dell’ordine tramite le proprie indagini verificano che è stato solo un equivoco o una percezione errata della situazione, la stampa dà poca o nessuna notizia”. Dei 29 casi presi in esame, solo 6 hanno portato all’apertura del procedimento e dell’azione penale. Questi 6 casi rappresentano “il cuore del lavoro di ricerca” che vengono presentati discussi uno ad uno attraverso lo studio dei fascicoli processali. Per quanto riguarda invece gli episodi di sparizione, la ricerca ha ricostruito i vari momenti in cui i rom e sinti entravano tra i soggetti sospetti e gli esiti degli accertamenti che derivavano dall’attività investigativa, sono stati sempre “sempre negativi”: “la drammaticità delle vicende di queste sparizioni si rende ancora più acuta in quelle narrazioni di cui si conosce l’epilogo: l’opposizione fra ciò che è accaduto realmente a questi bambini e l’immaginario stereotipico del rapimento da parte dei rom emerge con una forza squassante”. Nella ricerca gli operatori pastorali dei rom e sinti della Fondazione Migrantes si augurano che questi dati “giungano al pubblico”, in “un momento in cui c’è grande bisogno di razionalità e ragionevolezza che contrastino l’intolleranza, il fanatismo e i pregiudizi”.



Mercoledì, 12 novembre 2008