Le religioni manifestino insieme contro il razzismo italiano

di Enrico Peyretti

CON la montata di razzismo disumano, che è in corso in Italia, mossa e incoraggiata dal governo, non solo le chiese cristiane, ma tutte le religioni serie, insieme, dovrebbero esporsi totalmente contro questa negazione sia dell’umanità sia di ogni pur differente concezione di Dio e delle realtà essenziali.

Questo veleno sta contaminando la povera gente ingannata, sottomessa all’artificiale ingrandimento delle paure, perché si affidi a chi vuole dominare e nasconde le proprie malefatte scaricando ogni colpa sui più deboli.

Le religioni che hanno fatto e fanno discriminazioni tra le persone per sesso, per casta, per dignità sacra, riconoscano le loro colpe e si impegnino a rinnegare i loro razzismi.

E’ necessario chiedere e sperare e volere che gruppi religiosi e interreligiosi, con o senza i loro rappresentanti ufficiali, (che dovrebbero sentire per primi la responsabilità), ma come persone che sanno di essere umanità comune e non razza di nemici che odia nemici, scendano sotto i palazzi governativi, senza alcuna violenza, neppure verbale, senza sentimenti di odio, ma di angosciata preoccupazione per l’offesa dilagante e legalizzata che viene inflitta alla giustizia essenziale.

E’ necessario che chi ha sentimento umano dica con chiarezza a chi governa, a chi semina odio, a chi minaccia e scaccia esseri umani, a chi colpisce e uccide una persona perché "diversa", che tutto questo non è umano, è pessimo atto disumano, che ci distrugge tutti, anzitutto chi crede stoltamente di difendersi. Italiani o stranieri, tutti i gruppi religiosi, di ogni religione, e chiunque ha l’universale religione della dignità umana, nei centri piccoli e nelle grandi città, e a Roma, manifestino per la conversione profonda del popolo italiano a sentimenti e regole di umanità.

A Torino, dove ora si svolgono incontri e riflessioni di spiritualità, sul tema della speranza, balzi in primo piano questo dovere di sperare, pregare e operare per la giustizia. Senza di ciò ogni spirito è morto e ogni parola suona falsa.

Chi ha voce sufficiente convochi in luogo e ora dati e chi ha coscienza partecipi.



Lunedì, 15 settembre 2008