4 ottobre a Roma
Grande riuscita della manifestazione antirazzista

Oltre 20.000 in corteo


di Partito Umanista

A TUTTI I FRONTI UMANISTI

GRAZIE!
Grazie a tutti noi, a tutti gli umanisti che il 4 ottobre hanno partecipato alla manifestazione nazionale antirazzista a Roma.
All’inizio, 3 mesi fa, non eravamo in molti a crederci, eppure la tenacia e la permanente determinazione nei tre mesi che hanno preceduto questo giorno hanno pagato.
Gli umanisti ieri a Roma erano alcune centinaia. Non sono bravo a contare i partecipanti ad un corteo, scusate l’approssimazione. Oltre che da Roma, siamo giunti da tutte le città: Milano, Firenze, Napoli, Torino, Palermo, ecc.
La manifestazione, nonostante il freddo e la pioggia, è stata un successo di
partecipazione: 20mila persone. Con questa manifestazione abbiamo iniziato un percorso di lotta per la liberazione di questo paese dalla sua preistoria. Non sarà un percorso breve e neanche facile. Ma ieri gli umanisti hanno contribuito in modo decisivo all’inizio di questo cammino. Da oggi in poi le vittime del razzismo sanno che avranno a fianco loro anche gli umanisti.
E sotto una pioggia torrenziale, Giorgio ha espresso magistralmente tutti i nostri sentimenti al riguardo.

Si poteva fare ancora meglio, ne sono sicuro, ne saremmo capaci, ma sta di fatto che una grande forza, una grande energia arancione si è vista oggi a Roma. Cerchiamo di farla crescere, perché ancora non è sufficiente. Dipende tutto da noi.

Un forte abbraccio a tutti, Carlo

P.S.: in allegato c’è il messaggio del Partito Umanista letto dal palco durante la manifestazione.



Comunicato del Partito Umanista
dal palco della manifestazione del 4 0ttobre 2008


12 anni fa, il 3 febbraio 1996, ci fu una grande manifestazione antirazzista qui a Roma. Fu promossa dalle stesse organizzazioni che hanno promosso la manifestazione di oggi.
Dicemmo tante cose 12 anni fa. Dicemmo anche che se l’Italia, come tutta l’Europa, avesse preso la strada della chiusura nei confronti dei migranti dai paesi più poveri, avrebbe intrapreso un percorso pericoloso per tutti, il percorso del razzismo.
Avremmo voluto essere nel torto. Ma ciò che sta accadendo oggi in questo paese, come in tutta Europa, purtroppo ci dice che avevamo ragione.
Non hanno voluto ascoltarci. Hanno fatto finta di niente. Ci hanno accusato di essere i soliti fanatici che volevano mettere in pericolo l’ordine pubblico.
Hanno voluto costruire i lager di permanenza temporanea.
Con leggi sempre più discriminatorie, fino alla legge razzista Bossi-Fini, hanno costretto centinaia di migliaia di migranti alla clandestinità.
Hanno partorito decreti sempre più repressivi, arrivando a prendersela anche con gli ambulanti e con chi chiede l’elemosina.
Hanno trasformato questo paese, che è stato protagonista di una durissima lotta di liberazione dal nazifascismo, in un campo sperimentale per la nascita di un nuovo fascismo.
Non avremmo voluto trovarci in questa situazione. Ma non possiamo volgere lo sguardo dall’altra parte, mentre Abdul viene ucciso a Milano, mentre un ragazzo cinese viene picchiato a Roma, mentre una donna africana viene lasciata nuda per 4 ore all’aeroporto di Ciampino, mentre sappiamo che centinaia di atti di puro razzismo vengono compiuti ma non denunciati.

Non possiamo volgere lo sguardo dall’altra parte.
Dobbiamo capovolgere la situazione.
Per ogni atto di razzismo devono esserci 10, 100, 1000 atti di liberazione dalla discriminazione e dalla violenza.
Per ogni preistorico imbecille che vorrebbe separare tra loro gli esseri umani, devono esserci 10, 100, 1000 persone che si uniscono.
Per ogni stupido egoista che tratta gli altri come non vorrebbe mai essere trattato, devono esserci 10, 100, 1000 persone che vivono nella solidarietà e nella reciprocità.

Oggi noi non vogliamo parlare di libertà. Oggi noi vogliamo parlare di Liberazione. La libertà può essere qualcosa di quieto, ma noi oggi non siamo quieti.
La Liberazione non è quiete, è movimento. Il movimento del progresso dell’essere umano.
Vogliono farci credere che la storia è finita. Vogliono fermare la storia.
Non è vero, la storia è appena iniziata.
E sarà una storia di Liberazione, parola di umanista.



Domenica, 05 ottobre 2008