EVERYONE A FRATTINI: "DOVE SONO FINITI I FONDI UE PER I ROM?"

di Gruppo EveryOne

ROM, UE: SPIDLA RISPONDE A INTERROGAZIONE DEI RADICALI CAPPATO E PANNELLA SU CONDIZIONE ROM IN ITALIA


COMUNICATO STAMPA
13 luglio2008
Il commissario europeo per l’occupazione, gli affari sociali e le pari opportunità Vladimir Spidla ha risposto all’interrogazione presentata dagli eurodeputati radicali Marco Cappato e Marco Pannella, che chiedevano quali provvedimenti la Commissione europea intendesse intraprendere per vigilare affinché le istituzioni italiane si impegnino per la lotta contro l’antiziganismo, per la promozione dell’inserimento dei rom nella società e per il miglioramento della loro qualità di vita. Cappato e Pannella chiedevano anche come la Commissione UE intendesse intervenire per porre rimedio alla grave emergenza umanitaria presso il campo rom del Casilino 900 a Roma segnalata dal Gruppo EveryOne, sia in sede italiana che europea, e in genere presso tutti gli insediamenti di fortuna dislocati nel territorio italiano.
Spidla, a nome della Commissione europea, sottolinea come "nella sua dichiarazione del 20 maggio 2008 al Parlamento, la Commissione ha espresso viva preoccupazione per la situazione dei Rom in Italia" e che "non appena il governo italiano le avrà notificato la legge adottata (decreto legislativo 32/2008), la Commissione esaminerà se la direttiva 2004/38/CE è stata recepita correttamente". La direttiva prevede infatti la protezione giuridica dalla discriminazione per motivi di origine etnica nei settori dell’occupazione, dell’istruzione, della protezione sociale e dell’accesso a beni e servizi. La Commissione UE ricorda che "gli Stati membri sono tenuti a garantire l’attuazione corretta ed efficace della normativa comunitaria tramite leggi nazionali. Quest’obbligo vale per tutte le autorità nazionali e locali. Tranne nel caso di questioni di competenza comunitaria," puntualizza Spidla "spetta gli Stati membri garantire il pieno rispetto dei diritti fondamentali mediante l’applicazione della legislazione nazionale e l’adempimento dei propri obblighi internazionali". Relativamente alla situazione del casilino 900, abitato da 748 rom censiti e assistiti dal Gruppo EveryOne – campo privato fino a poche settimane or sono di corrente elettrica e acqua potabile, senza strutture sanitarie e tuttora infestato da parassiti, ratti e malattie infettive –, la Commissione europea ha chiarito che "questioni come la salute pubblica, l’alloggio e il miglioramento dell’infrastruttura rientrano nella competenza degli Stati membri" e che "le soluzioni pratiche per le comunità Rom in Italia devono essere trovate dalle autorità nazionali, regionali e locali italiane". Vladimir Spidla ha concluso affermando che a sostegno di programmi di integrazione di persone socialmente svantaggiate come i Rom, sono disponibili i fondi strutturali.
"Fondi" dichiarano i leader del Gruppo EveryOne Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau "che il ministro degli Esteri Franco Frattini ha dichiarato il 27 maggio scorso di aver ottenuto dall’Unione Europea, e che ammonterebbero a ’decine di milioni di euro’. Ebbene, visto che i fondi sono stati incassati dal Governo Italiano, sarebbe il caso che il Ministro riferisse anche che utilizzo intendono farne le istituzioni italiane, oltre che impiegarli per le ronde dell’Esercito nelle città, per sgomberi iniqui, per l’attuazione di decreti incostituzionali ed espulsioni illecite. Chiediamo pertanto" concludono gli attivisti "agli amici Radicali italiani, sempre attivi sul fronte dei diritti umani e unica forza politica in grado di rappresentare una vera opposizione in Parlamento, di chiedere chiarimenti al Governo Berlusconi, invitandolo a rispettare le direttive europee e le disposizioni internazionali in materia di diritti umani".

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Domenica, 13 luglio 2008