Una riflessione
Dopo il successo del corteo il 4 ottobre continua ….

di Comitato Promotore Nazionale

Riportiamo, per dovere di informazione, il testo del documento approvato dal Comitato Promotore Nazionale della manifestazione antirazzista del 4 ottobre a Roma.


La manifestazione nazionale antirazzista del 4 ottobre è stata un nitido successo. In una giornata piovosa (che quindi non favoriva la partecipazione specie da Roma) migliaia di persone, di cui moltissimi fratelli e sorelle immigrate provenienti da tanti paesi del mondo, hanno dato vita ad un corteo pacifico, determinato, accogliente e radicale nei contenuti. Nonostante la censura che abbiamo subito nei giorni precedenti al 4 da parte dei mass- media (testate di sinistra comprese), la manifestazione è riuscita grazie al coraggio e alla determinazione di migliaia di persone che differentemente ne hanno garantito la preparazione e la riuscita. A tutti va il sentito ringraziamento del comitato promotore della manifestazione: il metodo con cui è stata preparata è un segno di diversità da comprendere, un bene prezioso da coltivare e sviluppare oltre il 4 ottobre che può essere l’inizio di una nuova fase della lotta antirazzista. Il 5 ottobre, dopo il vergognoso silenzio dei giorni precedenti, la stampa e le televisioni sono state costrette ad ammettere il successo della manifestazione. E’ grazie al nostro impegno che il 4 ottobre è diventata una giornata in cui si è reso evidente che esiste una reazione antirazzista, non dimentichiamo che anche le manifestazioni di Caserta, Parma e Ancona sono state convocate sfruttando la scia dell’appello del comitato promotore. E’ grazie al nostro impegno che si è posta la questione dell’antirazzismo come uno dei temi cruciali del paese. La manifestazione di Roma suggerisce molteplici lezioni e motivi di riflessione. Ci sono migliaia di persone che possono essere pioniere di un antirazzismo basato sul protagonismo diretto, sull’idea di una comune umanità che si riconosce e per questo si batte per l’accoglienza, la solidarietà, la libera circolazione, “ una sola identità, la nostra comune umanità” è stato uno degli slogan più ripresi e connotanti della manifestazione.

La manifestazione di Roma è stata diversa nel metodo e nei contenuti da quella di Caserta, convocata dalla Cgil, non casualmente sponsorizzata sproporzionatamente dai media e da forze come Rifondazione Comunista che pure avevano formalmente aderito anche al 4 ottobre. L’idea d’antirazzismo che emerge dalla manifestazione di Roma è radicale perché propone come fondamento il protagonismo dal basso, quella di Caserta esprime un antirazzismo integrazionista ed istituzionale che chiede allo Stato di risolvere i problemi integrando gli immigrati alla realtà così com’è e chiedendo il rispetto di regole statali che sono di per sé ingiuste ed escludenti. Non casualmente a Caserta hanno aderito e partecipato istituzioni locali come il Comune di Napoli, lo stesso che è protagonista d’attacchi e provvedimenti razzisti nei confronti degli immigrati.

Nella manifestazione va sottolineata la partecipazione numerosa, combattiva e coraggiosa d’immigrati di tantissime etnie e comunità, tra cui va segnalata quella cinese che solo il giorno prima aveva subito a Roma un’aggressione razzista. I fratelli e le sorelle immigrate hanno dimostrato un grande coraggio superando insieme la paura e i ricatti di diverso tipo che hanno dovuto subire per essere presenti. Come i fratelli di Castelvolturno che non si sono piegati al ricatto tipico delle burocrazie che se fossero stati in piazza a Roma sarebbero state bloccate le loro pratiche per ottenere il permesso di soggiorno. Come gli amici di Abba che hanno scelto d’essere presenti ed hanno contribuito alla costruzione e caratterizzazione della manifestazione. Come gli amici e i colleghi di Said di Saronno, ucciso dal figlio del datore di lavoro, anch’essi presenti numerosi alla testa del corteo. Va quindi sottolineato l’impegno dell’Associazione Antirazzista e Interetnica “ 3 febbraio” nel preparare questa mobilitazione. Così come l’impegno straordinario di Socialismo Rivoluzionario non solo nella preparazione della mobilitazione, ma nel garantire la possibilità del suo svolgimento e realizzazione nelle modalità comunemente decise. Il corteo ha svelato chiaramente che insieme a queste forze le prime organizzazioni che hanno promosso il corteo, innanzi tutto l’Unicobas, il Partito Umanista, il Centro delle Culture e ancora diversamente l’Usi- Ait, Utopia Rossa e i tanti comitati e associazioni si sono impegnate seriamente per la sua realizzazione e per il suo successo. La consapevolezza chiara di questo impegno comune, la chiarezza sulle forze che hanno promosso contribuendo differentemente a questo successo, non può che rafforzare il processo unitario che abbiamo appena cominciato a costruire assumendo come criterio quello della ricerca e dell’espressione della verità. Va segnalata la presenza qualificata di Emergency che si è impegnata con i suoi volontari per pubblicizzare e preparare la manifestazione.

Purtroppo la mancanza di autodisciplina che avevamo chiesto, da parte di alcune forze partecipanti, nel rispettare sulla base delle decisioni comuni il posizionamento nel corteo, ha fatto sì che Emergency abbia dovuto subire degli scavalcamenti che non ci dovevano essere. Certamente è anche l’espressione di un limite del comitato promotore, di cui ci scusiamo sinceramente con i volontari di Emergency. Così come va sottolineato l’impegno da parte del Partito di Alternativa Comunista nel preparare la mobilitazione e la partecipazione della Federazione dei Comunisti Anarchici. Differentemente, rifuggendo da una logica diplomatica e politicista, va esplicitamente riconosciuto che una parte delle adesioni pervenute all’ultimo momento da parte delle forze politiche come Rifondazione Comunista, Partito dei Comunisti Italiani e Partito Comunista dei Lavoratori sono state sostanzialmente formali. La loro presenza è stata scarsa e non hanno garantito l’impegno preso nella riunione del 1 ottobre di garantire la sicurezza alla coda del corteo. Questa mancanza di responsabilità e serietà ha avuto ha significato un raddoppiare l’impegno, non previsto, del servizio di vigilanza e ha indubbiamente facilitato l’errore commesso nei confronti di Emergency. Abbiamo, inoltre, constatato l’assenza della Confederazione Cobas, della Cub, di Rdb e della stragrande maggioranza dei Centri Sociali che non hanno né aderito, né partecipato anzi in diverse città hanno nei fatti osteggiato la manifestazione organizzando altre iniziative antirazziste in concomitanza.

Va sottolineato inoltre di come il corteo ha visto la partecipazione di tante persone comuni, non organizzate che hanno sentito l’esigenza di schierarsi attivamente e vedono il comitato promotore come un punto di riferimento. Un ringraziamento particolare lo vogliamo rivolgere inoltre a quelle testate e televisioni che si sono impegnate per pubblicizzare la manifestazione, una citazione speciale meritano Donna Tv per i servizi che ha garantito e la speciale solidarietà e sensibilità che ci ha trasmesso, Arcoiris tv e il giornale “ La Comune”. Inoltre vogliamo ringraziare i tantissimi siti e bloog che hanno pubblicizzato la manifestazione svolgendo un’attiva opera di controinformazione.

Insieme al corteo il concerto è stato parte integrante della manifestazione. È stato purtroppo penalizzato dalla pioggia e dal freddo e si è realizzato grazie all’impegno, all’inventiva e creatività della commissione concerto e degli artisti che hanno dimostrato grande sensibilità nell’affrontare insieme le difficoltà climatiche. Il concerto totalmente autofinanziato e autorganizzato è un fatto unico nel panorama italiano, la sua realizzazione è stata molto importante ed è stato un successo significativo. Ricordiamo che tutti i musicisti si sono esibiti gratuitamente, ci sono pochi precedenti al riguardo. Ringraziamo sentitamente tutti gli artisti solidali le persone che si sono impegnate per la sua realizzazione compiendo un autentico miracolo nel garantirne lo svolgimento nonostante le difficoltà climatiche e tecniche. Ci auguriamo che questo sia l’inizio di un percorso comune con i tanti artisti che hanno aderito.

Infine la manifestazione del 4 ottobre ci consegna tante responsabilità in primo luogo nei confronti delle migliaia di persone che stanno condividendo con noi questo processo. Il 4 ci dice della possibilità di proseguire questo percorso conformando un coordinamento “ Stop razzismo” che sulla base di chiari principi e contenuti comuni già richiamati nella piattaforma di convocazione del corteo, possa dare vita ad un coordinamento unitario utile per lo sviluppo dell’iniziativa e della lotta antirazzista su vari piani (solidali, legali, di assistenza elementare, controinformazione ecc.) contribuendo a rendere permanente questo impegno. Eravamo convinti fin dall’inizio che di per sé una manifestazione non risolveva niente, ora dopo il 4 diciamo con più forza continuiamo questo impegno con ancora più forza, determinazione, convinzione e coraggio sapendo precisamente su quali forze si può contare. Per questo rivolgiamo un caloroso appello per preparare al meglio l’assemblea nazionale del 25 ottobre dove discuteremo insieme delle prospettive del comitato promotore nazionale.


Approvato all’unanimità dal Comitato Promotore Nazionale svoltosi Mercoledì 8 ottobre


Venerdì, 10 ottobre 2008