Attacco ai rom a Ponticelli
NAPOLI: DIOCESI, "PREOCCUPAZIONE E DOLORE"

di Agenzia SIR del 15-5-2008

Riprendiamo questa notizia dall’Agenzia Sir di oggi 15 maggio 2008 alle ore 13:56


"Preoccupazione e dolore": è quello che manifesta, in un comunicato stampa diffuso oggi, la Curia arcivescovile di Napoli "per i gravi episodi che stanno rendendo molto difficile la vita quotidiana e la convivenza civile in alcune parti della nostra area metropolitana", come la crisi dei rifiuti e le sue conseguenze, gli incendi dei campi rom a Ponticelli, la micro e macro criminalità. "Probabilmente - si legge nella nota - le generali condizioni ambientali acuiscono il clima di esasperazione e di tensione per i possibili danni di carattere igienico-sanitario". Ma "questo non può assolutamente portare a comportamenti che compromettono o annullano la civiltà e la correttezza dei rapporti umani". Infatti, "nessuno può pensare di agire impunemente violando, con atti gravissimi e talvolta anche delittuosi, l’ambito personale e familiare altrui. La particolarità del proprio stato e la difficile realtà abitativa non autorizzano né legittimano fatti che attentano alla sicurezza, alla libertà e ai diritti di ciascun uomo".
Per la Curia arcivescovile di Napoli, "la violenza, comunque manifestata, non può trovare alcuna giustificazione, anzi trova ferma condanna. Non si può abusare della solidarietà e dell’accoglienza così come non si può assolutamente venire meno al dovere di rispettare le leggi e le regole esistenti, né si può deflettere dal rispetto della persona e della dignità umana". La Chiesa "è da sempre al fianco dei più deboli, che non sono soltanto gli indigenti ma anche coloro che vengono offesi e colpiti nei loro diritti e nei loro affetti personali per questo vanno condannati e lottati fermamente ogni reato e tutte le violenze contro la persona e contro ciascun uomo".
Tutti, pertanto, è il richiamo della Curia, "sono chiamati a comportamenti corretti e responsabili, mentre risulta naturale aspettarsi che le istituzioni diano a tutti le necessarie garanzie in termini di sicurezza personale e di civiltà del vivere". "Da parte della comunità ecclesiale - conclude il comunicato - attraverso le attività di carità, non mancherà certamente, come sempre, ogni possibile forma di collaborazione e di sostegno".



Giovedì, 15 maggio 2008