IMMIGRAZIONE
Le chiese protestanti europee scrivono al ministro Maroni

di Agenzia NEV del 20-5-2008

“I provvedimenti annunciati nei confronti degli immigrati e dei rom sono sproporzionati”


Roma, 20 maggio 2008 (NEV-CS28) - La segretaria generale della Commissione delle chiese per i migranti in Europa (CCME), Doris Peschke, ha inviato una lettera al ministro dell’Interno del governo italiano, Roberto Maroni, in merito al pacchetto sicurezza che dovrebbe essere varato nella riunione del Consiglio dei ministri che avrà luogo domani a Napoli.
“Affermiamo che ogni persona merita dignità ed eguaglianza di fronte alla legge”, si afferma nella lettera, inviata per conoscenza anche all’Alto Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa. Il CCME esprime infatti la sua preoccupazione per una indiscriminata azione repressiva nei confronti delle comunità romene e rom, giustificata sulla base di alcuni gravi fatti di cronaca degli ultimi mesi: “E’ la corte competente di un paese europeo come l’Italia - scrive Doris Peschke - che deve stabilire se una persona è un criminale o meno. Non si può tollerare che un gruppo di persone si faccia scudo della legge e compia delle incursioni in un insediamento e distrugga le abitazioni. Ci saremmo aspettati una chiara posizione contro le devastazioni piuttosto che un discorso generale sulle ’immigrazioni illegali’. Naturalmente siamo consapevoli che negli anni l’Italia ha ricevuto un grande numero di immigrati romeni e, tra di essi, molti rom. Ed è possibile che tra di essi ci siano anche dei criminali, ma questo non fa di tutti i rom dei criminali. Può darsi che alcuni siano entrati illegalmente, tuttavia sono persone titolari di diritti fondamentali. Possono anche aver commesso una irregolarità, per la quale sarebbe giusto comminare una sanzione. Ma l’attuale discussione sull’irrigidimento delle leggi sull’immigrazione e sulla detenzione amministrativa a nostro avviso è sproporzionata. Soprattutto perché questa impostazione lascia sottintendere che ogni romeno e ogni rom sia un potenziale criminale”.
Nella sua lettera al ministro Maroni, la segretaria generale del CCME auspica che nell’affrontare la situazione dei rom, il governo italiano prenda in considerazione le raccomandazioni del Consiglio d’Europa; infine esprime la sua speranza che i responsabili delle violenze contro le minoranze etniche registrate nelle scorse settimane, siano portati in tribunale e che il governo italiano risponda con la determinazione necessaria a dimostrare che tali atti non sono tollerati”.

La CCME è un organismo ecumenico, fondato nel 1964 con sede a Bruxelles, per promuovere il coordinamento dell’azione delle chiese protestanti europee sulle politiche migratorie.



Martedì, 20 maggio 2008