Napoli, ultime notizie sullassedio razziale che stringe i Rom
di Roberto Malini e Laura Todisco
La persecuzione dei Rom in Italia ha raggiunto punte di efferatezza, disumanità e abuso ormai intollerabili per i
democratici, gli antirazzisti e le persone che hanno mantenuto un barlume di coscienza umana e civile. Il Gruppo EveryOne
sollecita da tempo, con il sostegno dei Radicali e altre organizzazioni politiche/attivistiche, linvio da parte dellUe di
una commissione di ispezione in Italia, per verificare le condizioni dei campi Rom, a partire dal Casilino 900, simbolo
delloppressione razziale. La Commissione europea ha scelto leuroparlamentare Rom ungherese Viktoria Mohacsi, che a
sorpresa ha visitato oggi, guidata da una delegazione di Radicali italiani, linsediamento romano e domani sarà a Napoli
per effettuare una serie di ispezioni e verificare le reali dinamiche degli eventi che hanno condotto al pogrom di via
Malibran e a una sequenza impressionante di aggressioni, violenze e minacce nei confronti dei Rom. Uno degli episodi su cui
intende far chiarezza è il presunto rapimento di cui è accusata (ingiustamente, come il Gruppo EveryOne ha dimostrato) la
giovane Rom Angelica, attualmente detenuta presso il carcere di Nisida. La Mohacsi, dopo la visita al Casilino 900, ha
pronunciato un giudizio molto severo: "La situazione dei Rom in Italia è orribile. È incredibile che in un paese
democratico ci siano persone che vivono senza diritti e senza documenti anche se sono qui da 40 anni. Sono venuta qui in
seguito allassalto del campo nomadi di Ponticelli a Napoli," ha continuato Viktoria Mohacsi, "e per vedere la situazione
con i miei occhi. Sono preoccupata per ciò che avviene in Italia, dove bambini appartenenti alla terza generazione di
immigrati non hanno ancora i diritti fondamentali di cittadinanza. E urgente che si attui un programma di integrazione,
specialmente per le persone che arrivano dai nuovi stati membri dellUe. Lunedì sera riferirò a Strasburgo ciò che ho visto
in Italia". Intanto a Napoli la caccia al Rom continua, nonostante i media locali celino i più recenti episodi dietro una
cortina di silenzio, che per alcuni è omertà, per altri vergogna. Sono passati solo pochi giorni dallatrocità del pogrom
di Ponticelli e adesso sono gli abitanti di Soccavo a intraprendere azioni violente e intimidatorie per cacciare via i Rom.
La montatura del rapimento di Ponticelli e le più atroci calunnie contro i Rom sono stati il pretesto per nuovi incendi e a
raid che hanno causato la fuga disperata di tutti i Rom che abitavano i campi della zona. Stamattina si sparsa la voce che
due Rom avrebbero tentato di rapire un bambino in via dellEpomeo. A mezzogiorno si è vociferato di altri due tentati
rapimenti di neonati. Dicerie che si sono diffuse a macchia dolio, provocando nuovi atti violenti, inseguimenti,
aggressioni, terrore. A distanza di poche ore, quattro donne si sono presentate ripetutamente allingresso dellex scuola
Deledda dove sono ospitati alcuni Rom, tra cui gli scampati di Ponticelli, minacciando di dar fuoco a tutto se non se ne
fossero andati. Intanto, ronde formate da decine di energumeni a bordo di scooter pattugliano la zona e, contemporaneamente, altri
quartieri di Napoli in cui vivono comunità Rom. Le pattuglie passano ripetutamente davanti allex scuola, si fermano e i
razzisti levano alte grida: "Ve ne dovete andare, se no bruciamo tutto!" Lunedì, 09 giugno 2008 |